TARANTO - Da circa due anni è stata sottoscritta una convenzione tra l’Asl Taranto e il Cest, Centro Salute Trans e gender variant, che, presieduto da Miki Formisano, si occupa dei diritti e della salute delle persone Lgbt+ e delle persone transgender.
Lo scopo è realizzare una serie di iniziative per contrastare la discriminazione nell’ambito sanitario che interessa le persone transgender, cioè quelle che hanno un’identità di genere diversa dal sesso assegnato loro alla nascita.
Grazie alla convenzione presso il consultorio dell’Asl Taranto è stato attivato uno sportello per l’accoglienza, l’ascolto e l’orientamento sull’identità di genere, una struttura presso cui, previo appuntamento, possono rivolgersi le persone che hanno necessità di informazioni sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.
Si tratta di persone, spesso molto giovani e accompagnate dalle proprie famiglie di origine, che hanno bisogno di supporto e orientamento per un eventuale percorso di affermazione di genere, che così presso lo sportello del consultorio saranno accolte da personale formato per assisterle adeguatamente.
Per aggiornare la formazione del personale rispetto a queste tematiche, che mutano con l’evoluzione della società stessa, nell’ambito della convenzione tra Asl Taranto e il Cest è stato organizzato “SALUTE sui GENERIS”, un percorso di formazione su orientamento sessuale e identità di genere.
L’evento, tenutosi presso il Padiglione Vinci dell’Ospedale SS Annunziata il 16 e il 17 febbraio scorsi, ha visto una nutrita partecipazione di medici, dirigenti e operatori consultoriali, sanitari e di comparto della Asl Taranto, a dimostrazione della grande sensibilità e attenzione maturate verso questo argomento.
Diverse le tematiche affrontante nelle due giornate in cui lezioni teoriche e interventi in aula sono state alternati a esercitazioni di gruppi, i cosiddetti case studies, e discussioni interattive, nonché alla somministrazione di questionari; relatori del corso sono stati importanti psicologi, psicoterapeuti, sessuologi, assistenti sociali e avvocati specializzati nelle tematiche di contrasto alle discriminazioni
Sono state due giornate di relazioni, dibattiti ed esercitazioni per riconoscere stereotipi e tabù e approfondire il tema dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, con l’obiettivo di fornire agli operatori gli strumenti per approcciarsi alle persone e poter fornire una presa in carico adatta alla identità di ognuno.
Lo scopo è realizzare una serie di iniziative per contrastare la discriminazione nell’ambito sanitario che interessa le persone transgender, cioè quelle che hanno un’identità di genere diversa dal sesso assegnato loro alla nascita.
Grazie alla convenzione presso il consultorio dell’Asl Taranto è stato attivato uno sportello per l’accoglienza, l’ascolto e l’orientamento sull’identità di genere, una struttura presso cui, previo appuntamento, possono rivolgersi le persone che hanno necessità di informazioni sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.
Si tratta di persone, spesso molto giovani e accompagnate dalle proprie famiglie di origine, che hanno bisogno di supporto e orientamento per un eventuale percorso di affermazione di genere, che così presso lo sportello del consultorio saranno accolte da personale formato per assisterle adeguatamente.
Per aggiornare la formazione del personale rispetto a queste tematiche, che mutano con l’evoluzione della società stessa, nell’ambito della convenzione tra Asl Taranto e il Cest è stato organizzato “SALUTE sui GENERIS”, un percorso di formazione su orientamento sessuale e identità di genere.
L’evento, tenutosi presso il Padiglione Vinci dell’Ospedale SS Annunziata il 16 e il 17 febbraio scorsi, ha visto una nutrita partecipazione di medici, dirigenti e operatori consultoriali, sanitari e di comparto della Asl Taranto, a dimostrazione della grande sensibilità e attenzione maturate verso questo argomento.
Diverse le tematiche affrontante nelle due giornate in cui lezioni teoriche e interventi in aula sono state alternati a esercitazioni di gruppi, i cosiddetti case studies, e discussioni interattive, nonché alla somministrazione di questionari; relatori del corso sono stati importanti psicologi, psicoterapeuti, sessuologi, assistenti sociali e avvocati specializzati nelle tematiche di contrasto alle discriminazioni
Sono state due giornate di relazioni, dibattiti ed esercitazioni per riconoscere stereotipi e tabù e approfondire il tema dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, con l’obiettivo di fornire agli operatori gli strumenti per approcciarsi alle persone e poter fornire una presa in carico adatta alla identità di ognuno.