BARI - Si terrà il 9 e il 10 marzo la quarta edizione delle competizioni regionali di robotica che quest’anno torneranno a svolgersi in presenza nell’auditorium del plesso scolastico Verga.
L’appuntamento è stato presentato oggi a Palazzo di Città , alla presenza del sindaco Decaro e dell’assessora alle Politiche educative Paola Romano, da Patrizia Rossini, dirigente scolastica della scuola capofila Japigia - Verga, Giuseppina Lotito, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Bari, e Paolo Lino, docente del Politecnico di Bari.
“La città è molto orgogliosa del percorso intrapreso dalla scuola e dai ragazzi - ha detto Antonio Decaro - che ormai da qualche anno ci rappresentano sia a livello regionale sia a livello nazionale nelle gare di robotica. Faccio i complimenti ai ragazzi e alla dirigente Rossini perché rappresentano un’eccellenza formativa e innovativa della nostra città . Mi fa piacere accogliere nuovamente questa iniziativa a Palazzo di Città e che le gare possano tornare a svolgersi in presenza così da offrire a tutti i partecipanti un momento di crescita non solo didattica ma anche personale e sociale. Le comunità scolastiche, infatti, sono le migliori alleate che la città è il sindaco possano avere per sostenere la crescita dei cittadini del futuro. Anche in questo caso la città di Bari fa il tifo per voi e vi auguro che quella che oggi è per voi una passione domani possa diventare un talento e una vera e propria esperienza lavorativa”.
“Teniamo particolarmente a questa iniziativa, che ci vede insieme sin dal primo anno del primo mandato - ha continuato Paola Romano -. Crediamo che l’inserimento della robotica all’interno della didattica sia fondamentale per due motivi: avvicinare i ragazzi e le ragazze alle materie Stem per far conoscere la bellezza delle discipline scientifiche e aumentare le loro competenze. Sul punto in questi anni, come amministrazione, abbiamo avviato numerosi progetti per avvicinare i bambini e le bambine alla conoscenza di queste materie, fondamentali per il futuro non solo loro ma dell’intero Paese. La robotica insegna la cooperazione, fondamentale per lo sviluppo di una comunità civile, e ad affrontare l’errore senza paura, considerandolo invece un’opportunità per inventare qualcosa di nuovo. Dall’andamento delle scorse edizioni abbiamo compreso che le scuole baresi che partecipano a questa rete sono veramente competitive, tanto da arrivare anche ai campionati mondiali: per questo ci auguriamo di poterle sostenere anche quest’anno, perché rappresentano un bellissimo spaccato della scuola e dell’intera città ”.
“La robotica educativa va ben oltre l’idea comune, che la vede esclusivamente come programmazione di un robottino - ha dichiarato Patrizia Rossini -: applicandosi i ragazzi acquisiscono un insieme di competenze trasversali che difficilmente apprendono con altre strategie. La robotica permette ai ragazzi di essere consapevoli in ogni momento perché, per raggiungere l’obiettivo dopo averlo individuato, devono socializzarlo e pensare a quale debbano essere la programmazione e il percorso per raggiungerlo. In questo contesto se sbagliano, devono tornare indietro, e quindi imparano a leggere l’errore in modo diverso, lavorando in squadra per il raggiungimento dell’obiettivo comune, consapevoli dell’intero percorso. Così facendo acquisiscono una serie di competenze disciplinari, personali e sociali grazie ai valori aggiunti di cui la robotica educativa è portatrice”.
“La robotica ha visto un’evoluzione rispetto a quando muoveva i primi passi dodici anni fa - ha affermato Giuseppina Lotito -: oggi è soprattutto una pratica didattica, è la tecnologia al servizio della didattica. I ragazzi hanno la possibilità di formarsi a 360° gradi e di comprendere, sin da piccoli, i percorsi di logica e apprendimento, acquisendo importanti competenze nel problem solving. L’Ufficio scolastico provinciale non può che essere di supporto alle scuole che scelgono di praticare un’innovazione didattica di questo tipo”.
“L’importanza di queste iniziative, dal punto di visto dell’università , è quella del recruiting, che avviene soprattutto nelle scuole superiori - ha concluso Paolo Lino - ma è importante che si cominci a parlare di materie scientifiche sin dalle scuole primarie, che sia fatta formazione e che ci si approcci a un utilizzo consapevole delle tecnologie, specie in un periodo storico come il nostro in cui se ne fa un uso pervasivo.”
Questi gli appuntamenti previsti nella due giorni:
Giovedì 9 marzo
ore 16.30
Auditorium plesso Verga
Tavola rotonda “La robotica educativa: finalità e risultati”
Venerdì 10 marzo
ore 9
competizioni regionali plesso Verga
Ogni scuola può partecipare alle seguenti competizioni: • OnStage Preliminary (9-19 anni) valevole per qualificazione alle gare nazionali; • OnStage Advanced (13-19 anni) valevole per qualificazione alle gare nazionali; • OnStage First Steps (5-9 anni) valevole per qualificazione alle gare nazionali; • Rescue Line (fino a 19 anni) valevole per qualificazione alle gare nazionali; • Rescue Line Entry (fino a 14 anni) valevole per qualificazione alle gare nazionali;
Durante le gare, si svolgerà la manifestazione non competitiva Robottando, la cui partecipazione è aperta ad alunni di tutte le età , compresi i bambini di scuola dell’infanzia.
L’appuntamento è stato presentato oggi a Palazzo di Città , alla presenza del sindaco Decaro e dell’assessora alle Politiche educative Paola Romano, da Patrizia Rossini, dirigente scolastica della scuola capofila Japigia - Verga, Giuseppina Lotito, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Bari, e Paolo Lino, docente del Politecnico di Bari.
“La città è molto orgogliosa del percorso intrapreso dalla scuola e dai ragazzi - ha detto Antonio Decaro - che ormai da qualche anno ci rappresentano sia a livello regionale sia a livello nazionale nelle gare di robotica. Faccio i complimenti ai ragazzi e alla dirigente Rossini perché rappresentano un’eccellenza formativa e innovativa della nostra città . Mi fa piacere accogliere nuovamente questa iniziativa a Palazzo di Città e che le gare possano tornare a svolgersi in presenza così da offrire a tutti i partecipanti un momento di crescita non solo didattica ma anche personale e sociale. Le comunità scolastiche, infatti, sono le migliori alleate che la città è il sindaco possano avere per sostenere la crescita dei cittadini del futuro. Anche in questo caso la città di Bari fa il tifo per voi e vi auguro che quella che oggi è per voi una passione domani possa diventare un talento e una vera e propria esperienza lavorativa”.
“Teniamo particolarmente a questa iniziativa, che ci vede insieme sin dal primo anno del primo mandato - ha continuato Paola Romano -. Crediamo che l’inserimento della robotica all’interno della didattica sia fondamentale per due motivi: avvicinare i ragazzi e le ragazze alle materie Stem per far conoscere la bellezza delle discipline scientifiche e aumentare le loro competenze. Sul punto in questi anni, come amministrazione, abbiamo avviato numerosi progetti per avvicinare i bambini e le bambine alla conoscenza di queste materie, fondamentali per il futuro non solo loro ma dell’intero Paese. La robotica insegna la cooperazione, fondamentale per lo sviluppo di una comunità civile, e ad affrontare l’errore senza paura, considerandolo invece un’opportunità per inventare qualcosa di nuovo. Dall’andamento delle scorse edizioni abbiamo compreso che le scuole baresi che partecipano a questa rete sono veramente competitive, tanto da arrivare anche ai campionati mondiali: per questo ci auguriamo di poterle sostenere anche quest’anno, perché rappresentano un bellissimo spaccato della scuola e dell’intera città ”.
“La robotica educativa va ben oltre l’idea comune, che la vede esclusivamente come programmazione di un robottino - ha dichiarato Patrizia Rossini -: applicandosi i ragazzi acquisiscono un insieme di competenze trasversali che difficilmente apprendono con altre strategie. La robotica permette ai ragazzi di essere consapevoli in ogni momento perché, per raggiungere l’obiettivo dopo averlo individuato, devono socializzarlo e pensare a quale debbano essere la programmazione e il percorso per raggiungerlo. In questo contesto se sbagliano, devono tornare indietro, e quindi imparano a leggere l’errore in modo diverso, lavorando in squadra per il raggiungimento dell’obiettivo comune, consapevoli dell’intero percorso. Così facendo acquisiscono una serie di competenze disciplinari, personali e sociali grazie ai valori aggiunti di cui la robotica educativa è portatrice”.
“La robotica ha visto un’evoluzione rispetto a quando muoveva i primi passi dodici anni fa - ha affermato Giuseppina Lotito -: oggi è soprattutto una pratica didattica, è la tecnologia al servizio della didattica. I ragazzi hanno la possibilità di formarsi a 360° gradi e di comprendere, sin da piccoli, i percorsi di logica e apprendimento, acquisendo importanti competenze nel problem solving. L’Ufficio scolastico provinciale non può che essere di supporto alle scuole che scelgono di praticare un’innovazione didattica di questo tipo”.
“L’importanza di queste iniziative, dal punto di visto dell’università , è quella del recruiting, che avviene soprattutto nelle scuole superiori - ha concluso Paolo Lino - ma è importante che si cominci a parlare di materie scientifiche sin dalle scuole primarie, che sia fatta formazione e che ci si approcci a un utilizzo consapevole delle tecnologie, specie in un periodo storico come il nostro in cui se ne fa un uso pervasivo.”
Questi gli appuntamenti previsti nella due giorni:
Giovedì 9 marzo
ore 16.30
Auditorium plesso Verga
Tavola rotonda “La robotica educativa: finalità e risultati”
Venerdì 10 marzo
ore 9
competizioni regionali plesso Verga
Ogni scuola può partecipare alle seguenti competizioni: • OnStage Preliminary (9-19 anni) valevole per qualificazione alle gare nazionali; • OnStage Advanced (13-19 anni) valevole per qualificazione alle gare nazionali; • OnStage First Steps (5-9 anni) valevole per qualificazione alle gare nazionali; • Rescue Line (fino a 19 anni) valevole per qualificazione alle gare nazionali; • Rescue Line Entry (fino a 14 anni) valevole per qualificazione alle gare nazionali;
Durante le gare, si svolgerà la manifestazione non competitiva Robottando, la cui partecipazione è aperta ad alunni di tutte le età , compresi i bambini di scuola dell’infanzia.