Ex Ilva, Pagano (Pd): "Destra calpesta diritti, ignora enti locali, zittisce i sindacati"

ROMA - “L’Onorevole Iaia, come qualsiasi esponente di Fratelli d’Italia, dovrebbe evitare di chiedere di non soffiare sul fuoco della crisi sociale. Almeno per due motivi: il primo è che il suo partito è campione iridato di questa disciplina da almeno 10 anni. Tutti ci ricordiamo Giorgia Meloni & Co. sostenere qualsiasi protesta politicamente strumentalizzabile, fino ad arrivare a strizzare l’occhio ai NoVax durante la pandemia. In secondo luogo, perché la crisi sociale a Taranto si aggrava per colpa loro e delle loro scellerate decisioni. Poi potrebbero anche farla finita con la solita litania per cui la destra è al Governo solo da pochi mesi, visto che il precedente Ministro dello Sviluppo economico era Giorgetti, attuale Ministro dell’economia della Lega, ed il suo Vice Pichetto Fratin, attuale ministro dell’Ambiente di Forza Italia. Inutile, poi, disinnescare il tentativo di far passare la mia denuncia come un’accusa ai sindacati. Non ho mai detto che i sindacati sono stati zitti. Al contrario, ho detto (e lo ribadisco) che voi, il Governo, il Ministro Urso, il Presidente Meloni, li avete “zittiti”. Sono certo che Iaia sappia distinguere il significato di due parole diverse”. Così Ubaldo Pagano, Capogruppo PD in Commissione Bilancio a Montecitorio.

“Dov’era Iaia quando grazie a noi sono state stanziate le risorse per avviare la sperimentazione su preridotto? Quanti soldi ha messo il suo Governo per la decarbonizzazione? Cos’ha fatto concretamente per quella salute e quel lavoro che il loro programma di governo dice di voler difendere? La risposta è semplice: nulla. Solo rimettere ed estendere lo scudo penale e continuare a regalare soldi pubblici ad AM per “coprire i buchi” di bilancio. Altro che tutela dei tarantini, finora ad essere tutelati sono stati solo i vertici del partner privato”.

“Quando parla del PD pugliese, poi – continua Pagano – dovrebbe avere la decenza di conoscere le cose, oppure tacere. Da lunghissimo tempo proponiamo un accordo di programma che contenga un piano pluriennale di riconversione ambientale e di supporto sociale dei lavoratori. Abbiamo sempre detto che senza la chiusura delle fonti altamente inquinanti nessuna produzione può essere ritenuta accettabile perché il prezzo sarebbe stato troppo alto per la salute dei tarantini. Quello stesso accordo di programma di cui il Ministro Urso si è riempito la bocca qualche settimana dopo l’incontro con Emiliano e Melucci, era una delle proposte emendative che voi avete bocciato e su cui Urso ha dato parere contrario. Ecco perché, bisognerebbe ricordare a Iaia, possiamo parlare a pieno titolo di diritti calpestati, enti locali ignorati e sindacati zittiti. Perché questo è quello che la destra ha fatto da quando è al Governo”.

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