LECCE - Grande successo alla Bit di Milano per Piano City Lecce, festival pianistico internazionale organizzato dall’Icon Radio Visual Group aps diretto da Alessandro Maria Polito.
Tre gli annunci importanti, ieri - con lo stand quanto mai gremito di gente e un passaggio del ministro del Turismo Daniela Santanché - dagli organizzatori e dal direttore artistico Andrea Mariano: appuntamento con la seconda edizione del festival il 15, 16 e 17 settembre 2023, una prossima collaborazione con Piano City Atene, un invito alla pianista salentina Beatrice Rana, famosa ormai nel mondo e organizzatrice di un altro festival pianistico, ad esibirsi anche con Piano City Lecce, che prende le mosse dal format inventato nel 2010 dal pianista Andreas Kern e capace di portare la magia del pianoforte nel cuore delle città, inondando di note non solo i luoghi urbani naturalmente preposti agli spettacoli, ma anche location insolite e in genere estranee ad eventi artistici e musicali.
Questi gli interventi di Polito e Mariano ieri, presenti l’assessore regionale al Turismo Gianfranco Lopane, la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, in direttore del Dipartimento turismo della Regione Aldo Patruno, l’assessore comunale al Turismo di Lecce Paolo Foresio. “Un successo determinato da mesi di lavoro corale”, ha spiegato il presidente dell’Icon Radio Visual Group aps Alessandro Maria Polito. “Quello del comitato scientifico guidato dal professor Giacomo Fronzi, e da quest’anno dal rigoroso lavoro di selezione dei maestri pianisti Maria Grazia Lioy, Giuseppe Magagnino e Scipione Sangiovanni, che hanno esaminato domande di ammissione arrivate da ogni parte del mondo: 180 in tutto. Ma anche la collaborazione con il Comune di Lecce e Yamaha Make Waves, e con la Soprintendenza ai beni culturali di Lecce e Brindisi, guidata da Francesco Riccio, per la scelta delle location più prestigiose. Che hanno visto l’esibizione di cinquanta pianisti, tra professionisti e studenti, e tra questi Serena Brancale, Artem Yasynskyy e Cesare Picco; diciannove diverse location tra City concert, Street concert e House concert”.
Molti infatti i partner che hanno messo a disposizione di Piano City Lecce i luoghi di riferimento per l’edizione 2022. Concerti si sono tenuti infatti al Castello Carlo V (evento speciale), al Giardino Giaconia e al Teatro romano - che ha ospitato il concerto finale, il 18 sera, di Giovanni Caccamo - ma anche presso la Scuola Ufficiali Cavalleria, al serbatoio dell’Acquedotto Pugliese, presso la Fondazione Biscozzi-Rimbaud, presso la linea M1 del Piano City Terminal del Foro Boario, nella Sala degli Specchi del Circolo cittadino, nella Riserva naturale delle Cesine, presso l’ospedale “Vito Fazzi”, al Conservatorio “Tito Schipa”, presso la Galleria Art&Co, a Villa Mellone, al rione Santa Rosa e presso l’ex Ospedale dello Spirito Santo. Anche la Basilica di Santa Croce è stata teatro di un appuntamento speciale di Piano City Lecce, mentre per gli House concert sono state prescelte tre dimore private.
Anche i patrocini sono stati tanti e prestigiosi: quello del Ministero della Cultura, della Regione Puglia - e saluto e ringrazio il presidente Michele Emiliano - del Comune di Lecce - e saluto e ringrazio allo stesso modo l’assessore comunale allo Spettacolo Paolo Foresio, della Provincia e dell’Arcidiocesi di Lecce, del Conservatorio “Tito Schipa”, dell’Acquedotto pugliese, di Confindustria, Università del Salento, Ordine degli Architetti di Lecce. Prestigiose anche le istituzioni musicali leccesi coinvolte nella manifestazione: il Conservatorio “Tito Schipa”, il liceo classico e musicale “Giuseppe Palmieri” e le scuole secondarie di primo grado a indirizzo musicale “Ascanio Grandi” e “Antonio Galateo”, protagoniste con i loro studenti della sezione Educational, dedicata ai pianisti in erba.
Un lavoro che ha ispirato anche la città di Firenze. Tra i fruitori della rassegna, infatti, una delegazione di Firenze Fiera Spa, e la possibilità di una collaborazione strutturale con PCL. E poi tanta, tanta visibilità per la città e il territorio: “Piano City Lecce ha mobilitato centinaia di visitatori ad appuntamento, ben oltre i posti disponibili e ben oltre le nostre più rosee previsioni: ed è stato quanto mai appagante scorgere la meraviglia sul volto dei visitatori arrivati a Lecce per ammirare un barocco “classico”, normale nel suo modo di presentarsi alla vista, ed invece sorpresi dallo spettacolo fantasmagorico di tanti luoghi cittadini, anche insoliti, incastonati in un profluvio di musica e luci che ha certamente reso l’esperienza della visita a Lecce ancor più indimenticabile del previsto”, ha aggiunto Andrea Mariano. “I riscontri sono stati unanimi, anche dagli artisti e sui social del Festival e della Città, il che ha consentito alla bellezza della Lecce di varcare ulteriormente i suoi confini territoriali e di moltiplicarsi anche negli occhi di chi non c’era, ma magari deciderà appunto di esserci nelle prossime edizioni per non perdersi lo spettacolo, per mettere insieme una vacanza appagante e uno spettacolo unico come quello offerto dell’osmosi tra musica e arte”.