Lecce: la dichiarazione del sindaco Salvemini su Milleproroghe e concessioni balneari
LECCE - Riportiamo qui di seguito la dichiarazione del sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, in merito a Milleproroghe e concessioni balneari.
"La lettera del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai presidenti delle Camere e alla Presidente del Consiglio chiarisce inequivocabilmente l’illegittimità di ogni ulteriore proroga delle concessioni demaniali marittime. Sono, scrive il Presidente 'indispensabili, a breve, ulteriori iniziative di Governo e Parlamento' per correggere il decreto Milleproroghe su disposizioni che 'oltre a contrastare con le ricordate definitive sentenze del Consiglio di Stato, sono difformi dal diritto dell’Unione europea, anche in considerazione degli impegni in termini di apertura al mercato assunti dall’Italia nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza'. La firma del decreto da parte del Presidente è avvenuta solo per l’alto senso di responsabilità istituzionale che esso incarna, perché un rinvio alla Camere avrebbe avuto conseguenze anche su tutte le altre disposizioni contenute nel Milleproroghe. Ma il messaggio è chiaro. Mi chiedo fino a che punto la maggioranza di governo sia disposta a spingersi per preservare la posizione degli attuali concessionari, a danno degli stessi e dell’interesse generale del Paese, contro le pronunce delle massime autorità giurisdizionali e il diritto dell’UE. In ogni caso, come saggiamente ha ricordato il Presidente, 'gli enti concedenti potrebbero ritenersi comunque legittimati a disapplicare le norme in contrasto con il diritto europeo e a indire le gare'. I Comuni, in altri termini, sui quali il Governo e la maggioranza parlamentare hanno scaricato la responsabilità di concedere l’eventuale proroga al 2024, possono legittimamente trarre le proprie conclusioni in merito alla legittimità delle stesse. Mi auguro che 'attenzione e approfondimento' annunciati da Palazzo Chigi rispetto ai richiami del Colle possano produrre il dovuto passo indietro sulla norma e il recupero di una azione di governo in linea con quanto stabilito dalla Legge delega approvata dal Governo Draghi. Il demanio marittimo è proprietà di tutti, sulla sua gestione occorre entrare quanto prima in un tempo nuovo fatto di pari opportunità, concorrenza, diritti per tutti".