OSTUNI (BR) - "Gli assegnatari degli Orti storici periurbani di Ostuni, oltre che molte associazioni e cittadini, chiedono che il Comune di Ostuni voglia accelerare l’iter per consentire l’emungimento dell’acqua dal pozzo artesiano realizzato dal Comune medesimo, fondamentale al fine di coltivare tutti gli orti assegnati" si legge in una nota stampa a cura dell'avvocato Alessandro Nacci, Patrocinante in Cassazione.
"Chiedono, inoltre, che il Comune voglia procedere al più presto a un sopralluogo congiunto con gli Uffici comunali competenti presso gli orti periurbani, al fine di verificare lo stato delle opere eseguite e di quelle in corso di esecuzione e relative agli obblighi assunti dal Comune di Ostuni nel Patto di collaborazione sottoscritto con gli assegnatari. Chiedono, ancora, che gli Uffici Ambiente e Patrimonio vogliano convocare tutti gli assegnatari ai sensi e per gli effetti dell’art. 8 del Disciplinare d’uso degli orti periurbani, anche al fine di verificare quali siano gli orti per cui occorrerà procedere a nuova assegnazione e per procedere a) alla nomina dei componenti del Comitato degli assegnatari previsto e stabilito dall’art. 8 del Disciplinare citato; b) alla discussione e valutazione delle urgenti iniziative da adottare congiuntamente presso le aree oggetto di assegnazione; c) alla disciplina delle aree comuni. Rammentano che più volte hanno sollecitato il Comune a dare seguito agli impegni assunti con la sottoscrizione del Patto di collaborazione e del Disciplinare di uso degli orti, risalente ormai al lontano anno 2017. Di recente, con comunicazione a mezzo p.e.c. dell’aprile 2022, la Solequo Soc. Cooperativa a r.l., quale conduttrice di alcuni orti comunali, aveva richiesto di dare seguito agli obblighi assunti dal Comune di Ostuni, senza ottenere alcun riscontro. Successivamente, con p.e.c. del 28.06.2022, 67 persone tra cittadini, assegnatari e conduttori, chiedevano di procedere sollecitamente al fine di garantire la possibilità dell’emungimento dell’acqua dal pozzo artesiano, senza ottenere alcun riscontro. Da ultimo, con p.e.c. del 20.02.2023, 21 sottoscrittori hanno nuovamente chiesto al Comune di dar seguito agli impegni assunti, precisando che, se dovesse perdurare l’inerzia degli Uffici preposti, la Commissione Straordinaria ben potrebbe esercitare il potere sostituivo previsto dall’art. 2 della Legge n. 241/1990. E’ interesse della collettività che il lodevole progetto di salvaguardia e rilancio degli orti periurbani veda finalmente la luce, nella convinzione dell’importanza, storica, culturale, identitaria e finanche economica degli orti storici periurbani e della loro riqualificazione e utilizzo" si legge ancora nella nota stampa a cura dell'avvocato Alessandro Nacci.