Porto di Taranto, Di Cuia chiede audizione in Commissione: "A rischio Autorità portuale e posti di lavoro"


BARI - “La crisi attanaglia il porto di Taranto e sullo sfondo emerge il rischio di perdere l’Autorità Portuale e diverse centinaia di posti di lavoro per la risoluzione del contratto per opere al molo polisettoriale: una situazione potenzialmente esplosiva per il capoluogo ionico ed è per questo che ho richiesto un’audizione in seduta congiunta in IV e V Commissione del presidente dell’Autorità Portuale del Mar Ionio, il professor Sergio Prete". Così in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Massimiliano Di Cuia.

"Il costante decremento del traffico merci nel porto di Taranto - prosegue Di Cuia - potrebbe a breve determinare la perdita per il capoluogo ionico dell’Autorità di Sistema Portuale. Infatti, nel 2022 l’importante infrastruttura ha movimentato 14,6 milioni di tonnellate di merci con una flessione del 16,9% rispetto al 2021, del 7,6% rispetto al 2020 e del 19,6% in confronto ai dati del 2019. Il che significa che si potrebbe perdere l’Autorità con tutte le nefaste conseguenze economiche che ne deriverebbero. Anche i sindacati hanno espresso preoccupazione e sollecitato l’Autorità Portuale a fare chiarezza in merito alla distribuzione tra aree pubbliche, aree private ed aree in autonomia funzionale. Ma non solo: alla costante diminuzione dei traffici si aggiungono le criticità che potrebbero sorgere dopo la risoluzione del contratto, giusto decreto dell’Autorità Sistema Portuale di Taranto, per la realizzazione di una vasca di colmata e il dragaggio di 2,3 milioni di metri cubi di fanghi presso il Molo Polisettoriale del porto. Quest’ultima questione porterebbe innescare una grave crisi occupazionale con la perdita del posto di lavoro di alcune centinaia di lavoratori. È evidente che si debba, perciò, partire dall’ascolto dell’Autorità per avere un quadro chiaro e preciso dello stato delle cose. Dopo aver ricevuto lumi, mi riservo di richiedere un’altra riunione in Commissione con la partecipazione degli assessori regionali competenti: il porto è per Taranto e tutta la provincia una risorsa economia straordinaria e non basterà metterlo in sicurezza, c’è bisogno di politiche di sviluppo e di rilancio e noi, ovviamente, daremo il nostro contributo”.