BARI - “In Puglia il tempo sembra essersi fermato. Basta vedere il comportamento di fronte all’applicazione del contratto della sanità privata Aiop-Aris, per il triennio 2016-2018, che è stato sottoscritto presso il Ministero della Salute l’8 ottobre 2020. La realtà dice che, dopo la sentenza del Tar Regionale del 9 febbraio scorso, le istituzioni locali non possono far finta di nulla e l’accordo deve essere applicato dalle parti datoriali” dichiara Giuseppe Mesto, Segretario Regionale Puglia della UGL Salute.
“E’ quindi necessario – prosegue il sindacalista -
che tutte le strutture interessate applichino quanto prescritto dal 1.10.2022 per tutti i setting
che non sono soggetti alle pre-intese. In particolare, poiché si parla di migliaia di lavoratori, si
invitano i Presidi di riabilitazione ex art. 26 (compresi i domiciliari), come li continua a
chiamare ancora il legislatore della Regione Puglia, dimenticando che più volte il Ministero
della Salute è intervenuto a chiarire che il termine è obsoleto, a rendere operativo applicare il
CCNL per tutti gli operatori sanitari a far data almeno dal 1 ottobre 2022, escludendo quindi
qualunque forma di accordo e intesa sottoscritta al fine di aggirare l’obbligo prescritto a danno
dei lavoratori” conclude Mesto.