BARI - Oggi verrà eseguita l'autopsia sul corpo carbonizzato della donna di 55 anni ritrovata giovedì scorso nelle campagne alla periferia di Santeramo in Colle (Ba). Le indagini proseguono, i Carabinieri hanno raccolto diverse testimonianze e visionato le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Si sta scavando nella vita della donna, igienista dentale sposata con un noto commercialista e madre di due figlie.
La 55enne, negli ultimi giorni prima della tragedia, era stato in una casa sicura a causa di una situazione coniugale molto complicata. Il suo caso era stato preso in carico dai servizi sociali comunali ed era stato emesso un ordine di protezione per tenerla lontana dalla casa coniugale.
La donna avrebbe lasciato la struttura dove si trovava giovedì. I suoi ultimi spostamenti sono stati in banca, per compiere alcune operazioni, e in una tabaccheria del paese.
Il fascicolo di indagine resta sempre aperto con l'ipotesi del reato di istigazione al suicidio.
Ora si tratterà di stabilire quale sia stata la causa della morte e se davvero la donna si sia data fuoco da sola.
Nel frattempo, la comunità di Santeramo è ancora incredula. Tantissimi i messaggi social postati negli ultimi giorni «Ti ricorderò sempre così. Che torni in bicicletta dal lavoro» (la donna era un’igienista dentale, ndr), col vento che ti fa svolazzare la giacca e ti scompiglia i capelli». Sulle piattaforme si legge ancora «una donna dolcissima e sempre con il sorriso». «Non vi sono parole che possano lenire il dolore e la sofferenza per aver perso un angelo». «Non riesco ad immaginare cosa abbia patito e sofferto».
«Ancora una volta - commenta invece Stella Sanseverino, consigliera di parità della Città Metropolitana di Bari - emerge come i disagi delle donne nella gestione di situazioni familiari abbiano bisogno di maggiore ascolto da parte dei soggetti pubblici e privati chiamati a intercettare situazioni di particolare gravità. La violenza si consuma alla porta a fianco e non si riesce a coglierne i segnali».
La 55enne, negli ultimi giorni prima della tragedia, era stato in una casa sicura a causa di una situazione coniugale molto complicata. Il suo caso era stato preso in carico dai servizi sociali comunali ed era stato emesso un ordine di protezione per tenerla lontana dalla casa coniugale.
La donna avrebbe lasciato la struttura dove si trovava giovedì. I suoi ultimi spostamenti sono stati in banca, per compiere alcune operazioni, e in una tabaccheria del paese.
Il fascicolo di indagine resta sempre aperto con l'ipotesi del reato di istigazione al suicidio.
Ora si tratterà di stabilire quale sia stata la causa della morte e se davvero la donna si sia data fuoco da sola.
Nel frattempo, la comunità di Santeramo è ancora incredula. Tantissimi i messaggi social postati negli ultimi giorni «Ti ricorderò sempre così. Che torni in bicicletta dal lavoro» (la donna era un’igienista dentale, ndr), col vento che ti fa svolazzare la giacca e ti scompiglia i capelli». Sulle piattaforme si legge ancora «una donna dolcissima e sempre con il sorriso». «Non vi sono parole che possano lenire il dolore e la sofferenza per aver perso un angelo». «Non riesco ad immaginare cosa abbia patito e sofferto».
«Ancora una volta - commenta invece Stella Sanseverino, consigliera di parità della Città Metropolitana di Bari - emerge come i disagi delle donne nella gestione di situazioni familiari abbiano bisogno di maggiore ascolto da parte dei soggetti pubblici e privati chiamati a intercettare situazioni di particolare gravità. La violenza si consuma alla porta a fianco e non si riesce a coglierne i segnali».