ROMA - Elly Schlein è la prima donna a guidare il Partito Democratico. Il nuovo segretario dem succede così a Enrico Letta, dopo aver sconfitto alle primarie di ieri, 26 febbraio, l'avversario Stefano Bonaccini. si voterà per il Pd", ha annunciato Schlein, ringraziando l'ex primo ministro. Letta ha regalato al nuovo leader dem una melagrana di buon auspicio. Nella notte, subito dopo l'annuncio della vittoria, Schlein ha detto chiaramente che "saremo un problema per il governo Meloni".
"Penso che sia uno scenario molto interessante, ho chiamato Elly Schlein per farle anche personalmente i miei auguri, ovviamente mi aspetto una opposizione durissima, io ho fatto una opposizione durissima”, ha detto la premier Giorgia Meloni commentando l’elezione della nuova segretaria del Pd. "Il confronto delle idee non mi ha preoccupato, mai spaventato. Le ho sentito dire che Il Pd ‘sarà un problema per il governo Meloni’: per noi la democrazia non è stata un problema mai, semmai lo è stato per la sinistra per noi il confronto se è fatto sulle idee è una buona notizia. Sicuramente sono pronta al confronto e le auguro ancora lavoro".
"Il popolo democratico ha scelto per la prima volta una donna alla guida del Pd, eleggendo Elly Schlein segretaria nazionale. Siamo di fronte ad una rivoluzione, un cambio radicale utile a salvare il Pd. Il voto ha sovvertito ogni pronostico e inviato un messaggio chiaro di cambiamento ad una parte del partito impegnata a salvaguardare lo status quo”. È questo il commento del consigliere regionale Michele Mazzarano, tra i promotori della mozione Schlein in Puglia ed in particolare nel tarantino dove la candidata emiliana ha prevalso, alla luce del risultato delle primarie per l’elezione del segretario nazionale del Partito Democratico.
“Ha vinto la chiarezza del messaggio - ha continuato Mazzarano - perché la proposta di Elly ha saputo meglio interpretare la voglia di cambiamento e innovazione. In un mondo in transizione, nella morsa della guerra da un lato e della crisi economica permanente dall’altro, la nuova segretaria non si è mai nascosta dietro tatticismi ne’ convenienze correntizie. “L’auspicio ora è che la sua proposta politica - ha concluso Mazzarano - che ha tra i suoi capisaldi la costruzione di una pace giusta attraverso le vie della diplomazia, la difesa del reddito di cittadinanza, l’introduzione del salario minimo e la decarbonizzazione per una economia sostenibile, solo per citarne alcuni, diventi patrimonio comune di tutto il Partito Democratico”.
"In queste elezioni primarie ho sostenuto la candidatura di Stefano Bonaccini a segretario nazionale del PD. L’ho fatto perché è una persona per bene, onesta, determinata oltre che uno dei più capaci amministratori del nostro Paese. Ma ha vinto Elly Schlein e con lei inizia per il PD una storia nuova". Così in una nota il consigliere Maurizio Bruno (Pd).
"Da oggi le divisioni di ieri devono quindi essere messe da parte e insieme dobbiamo rimboccarci le maniche perché Elly Schlein sia messa in condizione di realizzare il suo progetto, quello voluto dal popolo del PD, che ha espresso così la sua scelta. Elly Schlein rappresenta una richiesta di novità, di cambiamento, di rinnovamento, che il PD non deve ostacolare ma anzi deve aiutare, se vogliamo sperare in una rinascita. Il popolo del PD ha lanciato un segnale chiaro. Elly Schlein, rappresenta con la sua vita e la sua storia, quel messaggio. E noi dobbiamo ascoltarlo. E’ un messaggio che parla di lotta al precariato, di lotta ai cambiamenti climatici, di diritti, di tutele, di contrasto a ogni forma di discriminazione, di femminismo. E’ una rivoluzione. O meglio può essere una rivoluzione. Dipenderà da lei, dalla storia che lei vorrà scrivere. Ma dipenderà anche da noi e dalla nostra capacità di adeguarci al cambiamento in corso. Se sapremo interpretarlo nulla sarà impossibile". E tutto potrà cambiare.
"La vittoria di Elly Schlein è un evento importante per la sinistra italiana. Lo è perché una donna, per la prima volta, assume la guida del più grande partito della sinistra rivendicando la matrice femminista del suo percorso politico e delle sue scelte personali". E' il commento di Paolo Campo, presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio regionale
"Lo è - prosegue Campo - perché figlia della militanza diffusa e attiva negli interstizi delle nostre comunità, quelli meno illuminati e più faticosi da abitare. Lo è perché ottenuta con la forza della credibilità personale, della riconoscibile e riconosciuta corrispondenza tra ciò che dice e ciò che è. Lo è perché ha il sapore della radicalità, delle leggibilità, della immediatezza di ciò che afferma e di ciò che propone. La scelta che ho fatto decidendo di sostenere Elly Schlein e la sua mozione al congresso nazionale del Partito Democratico è l’esito di un’approfondita riflessione sull’identità della comunità politica a cui, oggi, sono ancor più orgoglioso di appartenere e sulla conseguente necessità di partecipare attivamente al cambiamento tante volte dichiarato e poche volte realizzato, di assumere con passione una posizione netta su valori, idee, metodi, organizzazione. Oggi non ci sono vincitori e vinti, oggi ci sono compagne e compagni con i quali tornare nelle piazze, reali e virtuali, a rivendicare lavoro, eguaglianza, diritti contro una destra forte con i deboli e totalmente inadatta a fronteggiare le sfide politiche del nostro tempo. Con Elly Schlein alla guida del Partito Democratico sarà più facile farlo", conclude Campo.