Strage di Cutro: oltre 60 vittime. Polemiche su parole Piantedosi


CROTONE - Continuano le ricerche dei dispersi dopo il naufragio del barcone dei migranti avvenuto domenica mattina davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro, nel crotonese. Al momento i morti accertati sono 64, mentre non è ancora noto il numero dei dispersi. 

Ieri è stato eseguito un nuovo fermo nei confronti di un altro dei presunti scafisti: in totale tre persone arrestate, un cittadino turco e due pakistani sospettati di aver chiesto a ciascun migrante circa ottomila euro per il viaggio.

E secondo il rapporto annuale di intelligence al Parlamento, si registra un aumento dei flussi migratori dal Mediterraneo orientale, soprattutto in partenza dalla Turchia verso le coste calabresi, pugliesi e siciliane.

Intanto il ministro dell'Interno Piantedosi è al centro delle polemiche per alcune sue frasi ma chiarisce il senso delle sue parole: "Fermatevi, verremo noi a prendervi. Questo è il senso dei corridoi umanitari".

L'aumento dei flussi migratori, spiega l'intelligence, "trova una sponda importante nell'attivismo di organizzazioni criminali dedite al favoreggiamento dell'immigrazione irregolare, principalmente curde e pakistane, con basi di supporto logistico nei principali Paesi di origine e transito dei migranti, la cui natura transnazionale rende complessa l'attività di contrasto, così come nell'utilizzo, divenuto prassi, del web e dei social network da parte degli stessi sodalizi per pubblicizzare i viaggi e i relativi servizi". Inoltre, dice la relazione, le attività delle Ong "vengono spesso pubblicizzate sui social network dai facilitatori dell'immigrazione irregolare quale garanzia di maggiore sicurezza del viaggio verso l'Europa".

In questo contesto, la presenza di navi umanitarie rappresenta "un vantaggio logistico per le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico dei migranti, permettendo loro di adeguare il modus operandi in funzione della possibilità di ridurre la qualità delle imbarcazioni utilizzate, aumentando correlativamente i profitti illeciti, ma esponendo a più concreto rischio di naufragio le persone imbarcate".

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