ROMA - “Il decreto approvato ieri dal Consiglio dei ministri accentuerà gravemente la crisi del settore edilizio. L’allarme lanciato dall’Associazione nazionale dei costruttori e dalle associazioni degli artigiani è del tutto condivisibile. Pensiamo alle imprese del settore ma anche ai lavoratori. Un settore che occupa quasi due milioni di persone. La verità è che il governo sta buttando il bambino con l’acqua sporca: il blocco di tutte le cessioni di credito affossa incentivi che nel 2021-2022 hanno contribuito in misura decisiva alla ripartenza economica del Paese e la mancata soluzione della questione dei crediti fiscali bloccati rischia di fare collassare 25 mila imprese e 130 mila posti di lavoro, per non parlare delle famiglie interessate dagli interventi finanziati con i bonus”. Così il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Pd.
“Il blocco della cessione colpisce anche i crediti fiscali per i consumi di energia e gas, depotenziando misure fondamentali per la sopravvivenza di moltissime aziende, a partire da quelle energivore”, prosegue Misiani.
“Il governo – è l’appello dell’esponente del Pd – torni sui suoi passi: il dialogo con tutte le parti interessate è precondizione fondamentale per mettere in atto gli interventi necessari per affrontare l’emergenza dei crediti incagliati e rilanciare la riqualificazione energetica delle abitazioni, un tema di primaria importanza alla luce delle decisioni che stanno maturando a livello europeo”.
“Il blocco della cessione colpisce anche i crediti fiscali per i consumi di energia e gas, depotenziando misure fondamentali per la sopravvivenza di moltissime aziende, a partire da quelle energivore”, prosegue Misiani.
“Il governo – è l’appello dell’esponente del Pd – torni sui suoi passi: il dialogo con tutte le parti interessate è precondizione fondamentale per mettere in atto gli interventi necessari per affrontare l’emergenza dei crediti incagliati e rilanciare la riqualificazione energetica delle abitazioni, un tema di primaria importanza alla luce delle decisioni che stanno maturando a livello europeo”.