BARI - Proseguono senza sosta le aggressioni nei pronto soccorso di Bari. Questa volta è successo all'ospedale San Paolo, nel pomeriggio del 19 marzo, ai danni di un medico di turno. Ad aggredire la dottoressa, sia verbalmente che fisicamente, la parente di un paziente.
La donna, una volta arrivata al pronto soccorso, ha prima schiaffeggiato la dottoressa e poi si è scagliata contro i medici e gli operatori sanitari presenti, minacciandoli di morte e costringendoli a rifugiarsi in una stanza.
La donna avrebbe anche tentato di sfondare la porta della sala rossa. A fermarla è stata una guardia giurata e poi i carabinieri che l'hanno identificata. La motivazione di questo attacco non sarebbe dovuta ai tempi di attesa, ma a ragioni prettamente mediche.
La direzione generale della ASL di Bari sta procedendo alla denuncia penale nei confronti della donna.
“Ancora una volta registriamo episodi di violenza fisica e verbale ai danni di personale sanitario dalla gravità inaudita – ha commentato Sanguedolce – ancora una volta siamo chiamati ad intervenire per proteggere chi cura, chi è in prima linea per aiutare gli altri e riceve in cambio insulti e botte. Ma non ci arrendiamo – ha proseguito Sanguedolce - a quanti usano i metodi della sopraffazione e non rispettano i nostri operatori in servizio, non possono restare impuniti e per questo, come da procedura interna e come per tutti gli altri casi, procederemo alla denuncia per lesioni e per interruzione di pubblico servizio e garantiremo l’assistenza legale alla nostra operatrice, insieme alla solidarietà per quello che è successo”.
La dottoressa ha riportato un trauma cervicale con una prognosi di quindici giorni. Stando ad una prima ricostruzione dell’accaduto, la dottoressa è stata aggredita, domenica pomeriggio, dalla parente di un paziente che era stato visitato il giorno prima, in pronto soccorso dalla stessa dottoressa e rimandato al domicilio, per una patologia priva di carattere di urgenza e che non richiedeva per questo il ricovero.