Bari, lo psicologo della mobilità presenta il suo libro con l’associazione aMichi
BARI - Questa mattina alle ore 11:30, nella sede del Centro di Servizio al Volontariato San Nicola – OdV (via Vitantonio Di Cagno 30, Bari), sarà presentato il libro “Cambiare mobilità cambiare mentalità. Psicologia applicata alla promozione della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale” dello psicologo e psicoterapeuta Antonio Consiglio, esperto di Mobility Management.
Questo incontro promosso dall’associazione Amichi di Michele Visaggi vuole essere un ulteriore momento di confronto e comprensione sul tema importante della sicurezza stradale che vede, ancora una volta, collaborare l’associazione e il professionista, dopo vari progetti, come il progetto finanziato dalla Federazione le Strade di San Nicola “Il teatrino dell’Automobile”, svolto negli asili di Bari.
“Parlare di comportamento alla guida insieme ad associazioni che promuovono la sicurezza stradale – spiega l’autore del libro – è un passaggio obbligato. Tra l’altro Amichi è stata una delle prime a credere in me e siamo in contatto da molto tempo”.
Il lavoro editoriale di Consiglio, pubblicato da Fabbrica dei Segni il 13 gennaio scorso, ha l’ambizione di fornire uno strumento chiaro e maneggevole per realizzare progetti scientificamente fondati, efficaci e funzionali al cambiamento culturale e di abitudini. In un modo straordinariamente divulgativo e discorsivo, arricchito di numerosi esempi, l’autore illustra gli strumenti concettuali e metodologici necessari per raggiungere un tale ambizioso obiettivo, illustrando concetti di psicologia sociale, di antropologia, di comunicazione e delle psicoterapie più evolute, al fine di redigere una vera e propria guida alla progettazione di azioni efficaci su piccola e vasta scala.
“Durante le presentazioni, ponendomi in maniera interlocutoria, cerco di generare curiosità verso un libro che si presta ad essere un manuale della promozione della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale da un punto di vista poco analizzato, visto che tanto viene fatto in termini di infrastrutture e progetti ma ci si interroga poco su come fare per cambiare le abitudini delle persone”.