Bari, presentata la 35° edizione di Vivicittà: la storica corsa organizzata dalla Uisp in programma il 2 aprile
BARI - È stata presentata questa mattina, nella sala giunta di Palazzo di Città, la 35esima edizione di Vivicittà - la Corsa dei diritti, la tradizionale manifestazione podistica internazionale organizzata dalla Uisp Bari in collaborazione con l’asd Runners Club, che prenderà il via domenica 2 aprile da largo 2 Giugno, con partenza alle ore 9.
Alla presentazione sono intervenuti il sindaco di Bari Antonio Decaro, l’assessore allo Sport Pietro Petruzzelli, la presidente della UISP Bari Veronica D’Auria, il presidente onorario Uisp Bari Elio Di Summa, il presidente del Coni Puglia Angelo Giliberto, il presidente del Road Runners Club Rino Piepoli, il comandante della Polizia locale Michele Palumbo, la responsabile del dipartimento Welfare della Regione Puglia Valentina Romano e Ninni Perchiazzi, giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno che è media partner dell’evento.
La manifestazione prevede due percorsi: uno da 10 chilometri aperto agli atleti professionisti, ai tesserati Fidal e ai possessori della Runcard, e una passeggiata ludico-motoria su 4 chilometri dedicata agli appassionati.
Il sottotitolo scelto per questa edizione dell’evento, La Corsa dei diritti, intende focalizzare l’attenzione sui temi del diritto alla pace nel mondo e del diritto a vivere in un ambiente sano.
Vivicittà è anche uno degli eventi sportivi brandizzati “Allenati contro la violenza”, fortemente voluti dagli assessorati regionali al Welfare e allo Sport con l’obiettivo di promuovere il contrasto alla violenza sulle donne.
“L’amministrazione - ha spiegato il sindaco Decaro - da sempre considera Vivicittà la vera corsa dei baresi, caratterizzata da un percorso unico, e cioè dalla presenza dei tre ponti cittadini. È una manifestazione che, da anni, avvicina le persone alla pratica sportiva, in una città che sta diventando sempre più appassionata. Da parte nostra, stiamo lavorando per dare risposte alle nuove esigenze espresse dai cittadini, una delle quali è proprio il benessere fisico, con la possibilità di praticare attività all’aperto: per questo motivo, negli ultimi anni sono stati realizzati diversi playground e spazi di aggregazione un po’ in tutti i quartieri cittadini, compresi parchi e spiagge”.
“Vivicittà si può definire la corsa per antonomasia, da 35 anni rappresenta la storia del podismo in città ed esprime un concetto di attività motoria lontana dai riflettori e dalle medaglie olimpiche - ha detto Veronica D’Auria -. Abbiamo voluto dedicare questa corsa ai diritti perché, in particolare quelli alla salute e alla partecipazione, sono una bandiera della Uisp ed incarnano al meglio i principi nell’ambito dei quali ci muoviamo. Non dimentichiamo nemmeno il diritto alla pace: Vivicittà è vicina alle popolazioni che stanno soffrendo e piangendo a un anno dall’inizio della guerra in Ucraina. E poi, questione particolarmente importante, i diritti delle donne: durante l’evento saranno presenti operatori qualificati dei Centri antiviolenza con il compito di sensibilizzare i partecipanti al rispetto di questi diritti fondamentali”.
“Vivicittà nasce in un’epoca ormai lontana - ha raccontato Pietro Petruzzelli - nella quale in città non si respirava particolare simpatia per i runner e per chi in genere volesse praticare sport all’aria aperta negli spazi cittadini. Oggi, per fortuna, la situazione è cambiata, possiamo finalmente occupare gli spazi pubblici con tante manifestazioni sportive. Vivicittà, quest’anno, ribadisce e accentua il proprio carattere inclusivo, come dimostra la campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Da sottolineare anche l’aspetto della sostenibilità ambientale: durante la corsa saranno infatti raccolte calzature sportive usate, che verranno avviate al corretto riciclo”.
“Usando una metafora sportiva - ha sottolineato Elio Di Summa - posso dire che Vivicittà ha ‘marcato la meta’, il traguardo più ambito di chi pratica il rugby. Attraverso il gioco di squadra tra istituzioni e federazioni sportive, cioè, si vince la partita, quella sportiva ma anche quella legata ai diritti, dei quali questa meravigliosa manifestazione si fa portavoce”.
“Questa - ha proseguito Angelo Giliberto - è una gara di libertà, una manifestazione aperta a tutti, capace di coinvolgere chiunque, sportivi e non. Si tratta di un’iniziativa che cresce di anno in anno, insieme all’intera città: nonostante le difficoltà quotidiane, possiamo affermare con certezza che a Bari vi è più pulizia, più ordine e che la città sta dimostrando di avere le giuste competenze e capacità organizzative per manifestazioni del genere”.
“Agli albori di Vivicittà - ha concluso Piepoli - eravamo davvero in pochi coraggiosi ad avventurarci a correre per le strade cittadine. Poi la città è cresciuta, noi siamo cresciuti, grazie all’appoggio delle istituzioni. Per noi Vivicittà è una festa popolare. Dal parco Due giugno al Lungomare, e poi di ritorno al parco, saranno 10 chilometri di vero piacere, da condividere tutti assieme”.
Il costo per l’iscrizione è di 15 euro (compreso il kit di gara): le iscrizioni resteranno aperte fino alle ore 20 del 29 marzo.
Tutte le informazioni utili sono disponibili su www.vivicitta.run e www.icron.it.
Contatti: 080 6926346.
Alla presentazione sono intervenuti il sindaco di Bari Antonio Decaro, l’assessore allo Sport Pietro Petruzzelli, la presidente della UISP Bari Veronica D’Auria, il presidente onorario Uisp Bari Elio Di Summa, il presidente del Coni Puglia Angelo Giliberto, il presidente del Road Runners Club Rino Piepoli, il comandante della Polizia locale Michele Palumbo, la responsabile del dipartimento Welfare della Regione Puglia Valentina Romano e Ninni Perchiazzi, giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno che è media partner dell’evento.
La manifestazione prevede due percorsi: uno da 10 chilometri aperto agli atleti professionisti, ai tesserati Fidal e ai possessori della Runcard, e una passeggiata ludico-motoria su 4 chilometri dedicata agli appassionati.
Il sottotitolo scelto per questa edizione dell’evento, La Corsa dei diritti, intende focalizzare l’attenzione sui temi del diritto alla pace nel mondo e del diritto a vivere in un ambiente sano.
Vivicittà è anche uno degli eventi sportivi brandizzati “Allenati contro la violenza”, fortemente voluti dagli assessorati regionali al Welfare e allo Sport con l’obiettivo di promuovere il contrasto alla violenza sulle donne.
“L’amministrazione - ha spiegato il sindaco Decaro - da sempre considera Vivicittà la vera corsa dei baresi, caratterizzata da un percorso unico, e cioè dalla presenza dei tre ponti cittadini. È una manifestazione che, da anni, avvicina le persone alla pratica sportiva, in una città che sta diventando sempre più appassionata. Da parte nostra, stiamo lavorando per dare risposte alle nuove esigenze espresse dai cittadini, una delle quali è proprio il benessere fisico, con la possibilità di praticare attività all’aperto: per questo motivo, negli ultimi anni sono stati realizzati diversi playground e spazi di aggregazione un po’ in tutti i quartieri cittadini, compresi parchi e spiagge”.
“Vivicittà si può definire la corsa per antonomasia, da 35 anni rappresenta la storia del podismo in città ed esprime un concetto di attività motoria lontana dai riflettori e dalle medaglie olimpiche - ha detto Veronica D’Auria -. Abbiamo voluto dedicare questa corsa ai diritti perché, in particolare quelli alla salute e alla partecipazione, sono una bandiera della Uisp ed incarnano al meglio i principi nell’ambito dei quali ci muoviamo. Non dimentichiamo nemmeno il diritto alla pace: Vivicittà è vicina alle popolazioni che stanno soffrendo e piangendo a un anno dall’inizio della guerra in Ucraina. E poi, questione particolarmente importante, i diritti delle donne: durante l’evento saranno presenti operatori qualificati dei Centri antiviolenza con il compito di sensibilizzare i partecipanti al rispetto di questi diritti fondamentali”.
“Vivicittà nasce in un’epoca ormai lontana - ha raccontato Pietro Petruzzelli - nella quale in città non si respirava particolare simpatia per i runner e per chi in genere volesse praticare sport all’aria aperta negli spazi cittadini. Oggi, per fortuna, la situazione è cambiata, possiamo finalmente occupare gli spazi pubblici con tante manifestazioni sportive. Vivicittà, quest’anno, ribadisce e accentua il proprio carattere inclusivo, come dimostra la campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Da sottolineare anche l’aspetto della sostenibilità ambientale: durante la corsa saranno infatti raccolte calzature sportive usate, che verranno avviate al corretto riciclo”.
“Usando una metafora sportiva - ha sottolineato Elio Di Summa - posso dire che Vivicittà ha ‘marcato la meta’, il traguardo più ambito di chi pratica il rugby. Attraverso il gioco di squadra tra istituzioni e federazioni sportive, cioè, si vince la partita, quella sportiva ma anche quella legata ai diritti, dei quali questa meravigliosa manifestazione si fa portavoce”.
“Questa - ha proseguito Angelo Giliberto - è una gara di libertà, una manifestazione aperta a tutti, capace di coinvolgere chiunque, sportivi e non. Si tratta di un’iniziativa che cresce di anno in anno, insieme all’intera città: nonostante le difficoltà quotidiane, possiamo affermare con certezza che a Bari vi è più pulizia, più ordine e che la città sta dimostrando di avere le giuste competenze e capacità organizzative per manifestazioni del genere”.
“Agli albori di Vivicittà - ha concluso Piepoli - eravamo davvero in pochi coraggiosi ad avventurarci a correre per le strade cittadine. Poi la città è cresciuta, noi siamo cresciuti, grazie all’appoggio delle istituzioni. Per noi Vivicittà è una festa popolare. Dal parco Due giugno al Lungomare, e poi di ritorno al parco, saranno 10 chilometri di vero piacere, da condividere tutti assieme”.
Il costo per l’iscrizione è di 15 euro (compreso il kit di gara): le iscrizioni resteranno aperte fino alle ore 20 del 29 marzo.
Tutte le informazioni utili sono disponibili su www.vivicitta.run e www.icron.it.
Contatti: 080 6926346.