BRINDISI - La Polizia di Stato ha individuato e denunciato all’Autorità Giudiziaria 7 soggetti che erano detenuti presso la Casa Circondariale di Brindisi, per il reato di cui all’art. 391/ter, nuovo reato introdotto nel codice penale a partire dal 22 ottobre 2020. I predetti, durante lo stato di detenzione, dapprima ricevevano e poi utilizzavano dei cellulari per effettuare conversazioni con persone esterne.
Le indagini, condotte dalla Digos della Questura di Brindisi, hanno permesso di acclarare che durante il soggiorno in carcere i 7 indagati, per un periodo continuato, dalla loro cella riuscivano ad intrattenere, con telefonini introdotti in modo da eludere i controlli, numerose conversazioni e non solo con i propri familiari.
All’esito delle risultanze raccolte dagli investigatori la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi ha emesso un provvedimento, poi notificato della Digos, di avviso di conclusioni delle indagini per i sette, alcuni dei quali sono ancora in stato di detenzione.
Le indagini, condotte dalla Digos della Questura di Brindisi, hanno permesso di acclarare che durante il soggiorno in carcere i 7 indagati, per un periodo continuato, dalla loro cella riuscivano ad intrattenere, con telefonini introdotti in modo da eludere i controlli, numerose conversazioni e non solo con i propri familiari.
All’esito delle risultanze raccolte dagli investigatori la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi ha emesso un provvedimento, poi notificato della Digos, di avviso di conclusioni delle indagini per i sette, alcuni dei quali sono ancora in stato di detenzione.