ANDRIA (BT) - I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Andria nei giorni scorsi, durante servizio di pattuglia automontata finalizzata al controllo della circolazione stradale lungo questa strada provinciale 231, hanno intimato l’alt ad una Citroen C3 di colore grigio con due soggetti a bordo, entrambi di Canosa di Puglia. L’autista, all’avvicinarsi dei militari al mezzo, ha manifestato sin da subito un ingiustificato stato di agitazione.
I carabinieri hanno deciso quindi di approfondire il controllo con una ispezione dell’autovettura ed una perquisizione personale degli occupanti, rinvenendo nella loro disponibilità una pistola alterata calibro 8 mm perfettamente funzionante, insieme ad un caricatore monofilare e 5 cartucce cal. 380 di provenienza clandestina.
I due, di concerto con il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Trani- sono stati dichiarati in arresto per detenzione e porto di arma da fuoco alterata e munizioni clandestine. Il Giudice per le indagini preliminari, ha poi convalidato l’arresto disponendo l’applicazione -nei loro confronti- della custodia cautelare degli arresti domiciliari. Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che i provvedimenti adottati non sono definitivi. L’eventuale colpevolezza dell’arrestato in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contradditorio tra le parti.
I carabinieri hanno deciso quindi di approfondire il controllo con una ispezione dell’autovettura ed una perquisizione personale degli occupanti, rinvenendo nella loro disponibilità una pistola alterata calibro 8 mm perfettamente funzionante, insieme ad un caricatore monofilare e 5 cartucce cal. 380 di provenienza clandestina.
I due, di concerto con il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Trani- sono stati dichiarati in arresto per detenzione e porto di arma da fuoco alterata e munizioni clandestine. Il Giudice per le indagini preliminari, ha poi convalidato l’arresto disponendo l’applicazione -nei loro confronti- della custodia cautelare degli arresti domiciliari. Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che i provvedimenti adottati non sono definitivi. L’eventuale colpevolezza dell’arrestato in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contradditorio tra le parti.