BARI - Ha risposto a tutte le domande del pm nell'interrogatorio durato tre ore Domenico Chiarelli, uno dei tre feriti nella rissa a coltellate avvenuta a Capurso, nel Barese, lo scorso 16 marzo, al culmine della quale è morto il muratore 29enne Vito Caputo. Chiarelli, accompagnato dal suo avvocato, ha fornito la sua versione dei fatti.
Secondo le prime ricostruzioni della tragedia di giovedì 16 marzo, il giovane si trovava insieme alla vittima a bordo di un'auto. Al termine di un inseguimento è scoppiata una lite con Renato e Pietro Canonico, padre e figlio di 50 e 25 anni, di Capurso. I tre feriti sono indagati a piede libero per una rissa con l'aggravante della morte di uno dei partecipanti.
Secondo le prime ricostruzioni della tragedia di giovedì 16 marzo, il giovane si trovava insieme alla vittima a bordo di un'auto. Al termine di un inseguimento è scoppiata una lite con Renato e Pietro Canonico, padre e figlio di 50 e 25 anni, di Capurso. I tre feriti sono indagati a piede libero per una rissa con l'aggravante della morte di uno dei partecipanti.