Confidustria, passaggio generazionale: molte più aziende in difficoltà al Sud
BARI - Per le imprese familiari che reggono gran parte dell’economia della Puglia e dell’Italia spesso è molto difficile avere le competenze che servono a sviluppare strategie efficaci per pianificare il patrimonio aziendale e per assicurare la continuità generazionale. Allo scopo di elevare la gestione patrimoniale delle imprese del territorio Confindustria Bari e BAT ha sottoscritto un accordo di collaborazione con Mediobanca Private Banking che è stato presentato oggi dal presidente di Confindustria Bari e BAT Sergio Fontana e da Alberto Chiesa di Mediobanca Private Banking. L’intesa, che è la prima del genere sottoscritta in Puglia da Mediobanca Private Banking, consentirà di offrire consulenza gratuita agli imprenditori del territorio per migliorare la pianificazione patrimoniale, per gestire il passaggio generazionale, per aprire il capitale a terzi o per affrontare un’eventuale quotazione.
“Questa collaborazione con Mediobanca è la prima esperienza del genere attivata in Puglia e mira a sostenere le nostre imprese in passaggi cruciali della loro vita” ha dichiarato il presidente di Confindustria Bari e BAT Sergio Fontana.
“L’accordo stipulato oggi con Confindustria Bari e BAT conferma l’impegno di Mediobanca, attraverso la sua Divisione di Private Banking, al fianco gli imprenditori nella gestione dei loro patrimoni. Come evidenziato da una recente indagine condotta dall’Area Studi Mediobanca, oggi il 35.1% delle imprese del Sud Italia è alla prese con il passaggio generazionale, con una buona parte che si dichiara in oggettiva difficoltà nella gestione di questo processo. L’obiettivo di questo accordo è mettere a disposizione degli associati di Confindustria l’esperienza, le competenze e il network professionale di Mediobanca su specifici temi di interesse, dalla gestione, organizzazione e protezione del patrimonio complessivo fino ad arrivare alle opportunità derivanti dall’apertura del capitale dell’azienda mediante operazioni straordinarie” ha dichiarato Alberto Chiesa, Wealth Planning Head di Mediobanca Private Banking.
Come evidenziato nell’ultimo Rapporto sulle medie imprese industriali realizzato dall’Area Studi di Mediobanca, dal Centro Studi Tagliacarne e da Unioncamere, al Sud il tema del passaggio generazionale è una questione molto più urgente rispetto al resto del Paese. Oggi, infatti, il 35,1% delle imprese del Sud Italia è alle prese con il passaggio generazionale, ma non lo ha ancora ultimato. Vi è poi un ulteriore 35,1% di aziende che non ha ancora affrontato il processo, con una buona parte (il 16,2%) in oggettiva difficoltà per mancanza o eccessiva numerosità di eredi e dissidi fra i soci. Nel resto del Paese, invece, solo il 15,7% delle medie imprese non ha ancora ultimato il passaggio e appena l’8,3% non lo ha ancora iniziato per oggettive difficoltà.
Ed è anche per via di queste criticità, che si sta facendo strada nelle imprese meridionali la consapevolezza che sia ormai necessario agire sulla propria governance attraverso un rinnovo manageriale: ne è convinto l’85,1% delle medie imprese del Sud contro il 78,4% delle medie imprese del resto d’Italia, ed è significativo che il 40,9% delle medie imprese meridionali abbia fatto ricorso a manager esterni per gestire il passaggio generazionale contro il 31,6% delle aziende italiane delle altre aree.
L’iniezione di nuove competenze è dunque un bisogno molto sentito nelle medie imprese del Mezzogiorno che, ciò nonostante, negli ultimi dieci anni hanno raggiunto risultati di crescita migliori delle loro omologhe del Centro e del Nord.
“Questa collaborazione con Mediobanca è la prima esperienza del genere attivata in Puglia e mira a sostenere le nostre imprese in passaggi cruciali della loro vita” ha dichiarato il presidente di Confindustria Bari e BAT Sergio Fontana.
“L’accordo stipulato oggi con Confindustria Bari e BAT conferma l’impegno di Mediobanca, attraverso la sua Divisione di Private Banking, al fianco gli imprenditori nella gestione dei loro patrimoni. Come evidenziato da una recente indagine condotta dall’Area Studi Mediobanca, oggi il 35.1% delle imprese del Sud Italia è alla prese con il passaggio generazionale, con una buona parte che si dichiara in oggettiva difficoltà nella gestione di questo processo. L’obiettivo di questo accordo è mettere a disposizione degli associati di Confindustria l’esperienza, le competenze e il network professionale di Mediobanca su specifici temi di interesse, dalla gestione, organizzazione e protezione del patrimonio complessivo fino ad arrivare alle opportunità derivanti dall’apertura del capitale dell’azienda mediante operazioni straordinarie” ha dichiarato Alberto Chiesa, Wealth Planning Head di Mediobanca Private Banking.
Come evidenziato nell’ultimo Rapporto sulle medie imprese industriali realizzato dall’Area Studi di Mediobanca, dal Centro Studi Tagliacarne e da Unioncamere, al Sud il tema del passaggio generazionale è una questione molto più urgente rispetto al resto del Paese. Oggi, infatti, il 35,1% delle imprese del Sud Italia è alle prese con il passaggio generazionale, ma non lo ha ancora ultimato. Vi è poi un ulteriore 35,1% di aziende che non ha ancora affrontato il processo, con una buona parte (il 16,2%) in oggettiva difficoltà per mancanza o eccessiva numerosità di eredi e dissidi fra i soci. Nel resto del Paese, invece, solo il 15,7% delle medie imprese non ha ancora ultimato il passaggio e appena l’8,3% non lo ha ancora iniziato per oggettive difficoltà.
Ed è anche per via di queste criticità, che si sta facendo strada nelle imprese meridionali la consapevolezza che sia ormai necessario agire sulla propria governance attraverso un rinnovo manageriale: ne è convinto l’85,1% delle medie imprese del Sud contro il 78,4% delle medie imprese del resto d’Italia, ed è significativo che il 40,9% delle medie imprese meridionali abbia fatto ricorso a manager esterni per gestire il passaggio generazionale contro il 31,6% delle aziende italiane delle altre aree.
L’iniezione di nuove competenze è dunque un bisogno molto sentito nelle medie imprese del Mezzogiorno che, ciò nonostante, negli ultimi dieci anni hanno raggiunto risultati di crescita migliori delle loro omologhe del Centro e del Nord.