BARI - “Continuano a non lasciarci tranquilli le notizie, purtroppo sempre più concrete, in merito alla realizzazione di un termovalorizzatore nel comune di Ginosa da parte della società Ecologistic Spa. alimentato con il CSS, combustibile solido secondario derivato dal trattamento dei rifiuti plastici. Sembra infatti che la società abbia già ottenuto un finanziamento di 150 milioni di euro per questo impianto. Attualmente in Regione non risultano procedure in corso e tantomeno la presentazione di alcun progetto, come ci hanno confermato gli uffici. È ovvio che un'operazione con un simile impatto per il territorio dovrà scontare le prescritte procedure autorizzative con il coinvolgimento della Regione e del Comune, nel corso delle quali saranno valutate le ricadute ambientali e gli aspetti tecnici ed impiantistici. Desta però preoccupazione la mancata smentita dei vertici di Ecologistic, vista l’insistenza con cui si sta diffondendo questa indiscrezione e le voci relative alla documentazione progettuale già predisposta. Parlerò con il sindaco Parisi, a seguito della interlocuzione avuta con gli uffici regionali, perché il Comune avrà un ruolo determinante per i pareri di competenza e serve la massima collaborazione a tutti i livelli per difendere la comunità”. Lo dichiara il capogruppo del M5S Marco Galante.
“Il territorio di Ginosa - continua - ospita già l’impianto di compostaggio e fanghi di depurazione ASECO, che a regime tratterà 80.000 tonnellate annue tra FORSU e fanghi, come ribadito anche oggi in Commissione Ambiente, e l’impianto di valorizzazione dei rifiuti plastici della società Ecologistic. Inoltre, a pochi chilometri di distanza si trova il termovalorizzatore di Massafra della società Appia Energy e la cementeria Italcementi di Matera, oltre ai diversi impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti diffusi in tutta la provincia di Taranto. Dobbiamo scongiurare sul nascere la possibilità di avere un inceneritore sul nostro territorio e siamo pronti a intraprendere tutte le iniziative opportune per raggiungere questo obiettivo”.
“Il territorio di Ginosa - continua - ospita già l’impianto di compostaggio e fanghi di depurazione ASECO, che a regime tratterà 80.000 tonnellate annue tra FORSU e fanghi, come ribadito anche oggi in Commissione Ambiente, e l’impianto di valorizzazione dei rifiuti plastici della società Ecologistic. Inoltre, a pochi chilometri di distanza si trova il termovalorizzatore di Massafra della società Appia Energy e la cementeria Italcementi di Matera, oltre ai diversi impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti diffusi in tutta la provincia di Taranto. Dobbiamo scongiurare sul nascere la possibilità di avere un inceneritore sul nostro territorio e siamo pronti a intraprendere tutte le iniziative opportune per raggiungere questo obiettivo”.