FASANO (BR) – Un’antica tradizione che si riaccende dopo il fermo imposto dalla pandemia. Torna il falò di San Giuseppe,
che a Fasano ha infatti origini antiche nella tradizione contadina: un rituale del fuoco che rappresenta occasione
di aggregazione sociale, per scaldarsi e illuminare la notte, assumendo un significato di rigenerazione che annuncia
la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera.
L’evento patrocinato dal Comune di Fasano è promosso dalla Confraternita Maria SS. Assunta in Cielo in collaborazione con l’Azione Cattolica San Giovanni Battista, le confraternite del Purgatorio, di San Giuseppe e di SS. Maria de La Salette e San Francesco da Paola, l’Oratorio ANSPI “Don Cosimo De Carolis, il Comitato «Giugno Fasanese» e l’associazione «Iniziative per Fasano» e il presidio di Fasano della Croce Rossa Italiana.
Una serata di beneficenza in Largo San Giovanni Battista con stand enogastronomici e animazione musicale a cura del gruppo folk «U Panaridd». L’intero raccolto della serata sarà devoluto a favore della dispensa alimentare del Comune di Fasano gestita e animata dai volontari delle due Zone Pastorali di Fasano e Fasano sud, con il supporto della Caritas diocesana, che garantisce mensilmente supporto a circa 400 famiglie nel territorio comunale.
L’evento patrocinato dal Comune di Fasano è promosso dalla Confraternita Maria SS. Assunta in Cielo in collaborazione con l’Azione Cattolica San Giovanni Battista, le confraternite del Purgatorio, di San Giuseppe e di SS. Maria de La Salette e San Francesco da Paola, l’Oratorio ANSPI “Don Cosimo De Carolis, il Comitato «Giugno Fasanese» e l’associazione «Iniziative per Fasano» e il presidio di Fasano della Croce Rossa Italiana.
Una serata di beneficenza in Largo San Giovanni Battista con stand enogastronomici e animazione musicale a cura del gruppo folk «U Panaridd». L’intero raccolto della serata sarà devoluto a favore della dispensa alimentare del Comune di Fasano gestita e animata dai volontari delle due Zone Pastorali di Fasano e Fasano sud, con il supporto della Caritas diocesana, che garantisce mensilmente supporto a circa 400 famiglie nel territorio comunale.