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Tra le principali misure previste nella disposizione, su cui ci saranno limature fino all'ultimo momento: si è consumato scontro tra il leader della Lega settentrionale Matteo Salvini, sostenitore della linea dura, e il premier Giorgia Meloni, impegnato a trovare un Equilibrio per mantenere insieme la sua maggioranza.
Nella relazione alle camere, il ministro degli interni Matteo Piantedosi ha attribuito la responsabilità del naufragio ai contrabbandieri e ai trafficanti. Al momento gli arrestati devono rispondere per il crimine di aiutare e favorire l'immigrazione clandestina, punita con carcere da uno a cinque anni e una multa di 15.000 euro per ogni persona trasportata.
Le aggravanti sono già previste, ma ora l'obiettivo è quello di introdurne uno specifico che verrebbe innescato se il trasporto si concludesse in tragedia, cioè con le vittime, come è accaduto a Cutro. Nel mirino non ci sono solo quelli che guidano i barconi, ma anche le reti criminali che gestiscono il traffico.
Ci sono solo poche migliaia di rimpatri di immigrati irregolari ogni anno. Un dato che i vari titolari del Viminale non sono mai riusciti a scalfire e che sconta lo scoglio di un accordo del Paese di provenienza delle persone da allontanare.
Ora, se uno straniero si trova in uno stato di irregolarità , nella maggior parte dei casi gli viene dato un documento di rilascio con un invito a lasciare il territorio nazionale. Il governo mira a rendere efficaci le espulsioni, con l'ok dei paesi di origine, essendo inteso che quest'ultimo deve essere "sicuro": coloro che sono rimpatriati non devono finire in una zona di guerra o rischiare un trattamento disumano.
L'esecutivo Meloni intende quindi intervenire con lo strumento del decreto flussi, che sarà esteso e fatto pluriennale.Con quest'ultimo sono stati già programmati circa 83mila ingressi regolari per motivi di lavoro. Ci saranno ora numeri più alti per venire incontro alle esigenze del mondo produttivo.