BARI - E' Fiorella Mannoia la maestra concertatrice della 26esima edizione del Concertone de La Notte della Taranta, il più grande festival d'Italia e una delle più significative manifestazioni sulla cultura popolare in Europa, in programma il 26 agosto a Melpignano (LE).
Lo hanno annunciato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il presidente della Fondazione Notte della Taranta, Massimo Manera, nella conferenza stampa svoltasi questa mattina a Bari, alla quale hanno partecipato la consigliera delegata alla cultura, Grazia Di Bari, il direttore del dipartimento cultura della Regione Puglia, Aldo Patruno, e la sindaca di Melpignano, Valentina Avantaggiato.
“Stiamo parlando di una delle artiste più identitarie del panorama musicale italiano e internazionale - ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano -. Ovviamente è una persona di straordinaria qualità che ha interpretato il suo ruolo con libertà , indipendenza, senza mai rassegnarsi ai luoghi comuni dello star system. Quindi è una personalità che si adatta molto alla nostra Notte della Taranta, luogo di libertà , identità , appunto, ma anche indipendenza dai luoghi comuni e dalle banalità . Io sono molto felice e confesso che è una delle artiste preferite anche da me. La sua presenza è stata nascosta anche a me fino all’ultimo e questo ha creato piacevolmente l’effetto sorpresa. La signora Mannoia ha cantato alcune delle canzoni più belle dedicate alle donne: gli uomini dovrebbero abbassare lo sguardo di fronte a questa grande umanità al femminile”.
Sulla Notte della Taranta, in particolare, il presidente ha tenuto a precisare che è “prima di tutto un grande appuntamento a livello culturale e musicale, poi indirettamente, come ogni evento culturale di grande respiro, ha anche un effetto turistico molto positivo. I due elementi si tengono sempre insieme, quello del turismo e della cultura. Perché, come ho detto sempre, per noi prima di tutto vale il principio di accoglienza rivolto a chiunque voglia venire qui nella nostra terra, turisti e non. Mi riferisco a tutti i tipi di flussi migratori: sono fratelli che arrivano a dare sollievo a se stessi ma anche a noi. La loro presenza rafforza il nostro DNA, la nostra economia, ma soprattutto ci regalano uno sguardo sul mondo che, senza di loro, ci mancherebbe. Sono una ricchezza, come ribadisco sempre, e mi auguro che l’Europa, prima o poi, e l’Italia tutta lo comprenda”.
Alla domanda su quale fosse la canzone preferita della Mannoia, il presidente ha così risposto: “quella che fa sentire in imbarazzo gli uomini di fronte ai loro stessi errori e che recita ‘le donne dicono sempre un altro sì’”. Visibilmente emozionata Fiorella Mannoia ha ricordato la sua esperienza sul palco della Taranta. “Sono salita la prima volta nel 2016 invitata da Carmen Consoli e cantavo la Cardilledda e Lu Zinzale. È un onore e un privilegio essere stata chiamata come maestra concertatrice. Mi piacerebbe fare una Notte della Taranta al femminile, sottolineare le storie di donne. Le donne della tradizione popolare sono cantate in canti apparentemente leggeri ma che nascondevano dietro le parole grandi significati, e sulle quali ci vorremo intrattenere, storie di lavoro, di abuso, di sfruttamento. Abbiamo il dovere di preservare questa storia, perché se non sappiamo da dove veniamo non sappiamo neanche dove andiamo. È la cultura che unisce i popoli, che ci fa riconoscere l’un l’altro, senza questo scambio culturale di cui si è nutrito il nostro Paese che è un meticciato. Noi risentiamo dell’influenza araba, spagnola, greca, noi siamo un meticciato, questo dobbiamo sottolineare, questo sarà il mio obiettivo, dando spazio alla parte percussiva, senza la quale non sarebbe Taranta. Penso che le percussioni siano l’anello che ha unito tutte le culture e allora speriamo di lavorare insieme a Carlo Di Francesco e Clemente Ferrari sotto questo profilo. Io sceglierò le canzoni che richiamano come protagoniste le donne, ma non solo, le sceglieremo insieme all’orchestra popolare, che ho conosciuto nel 2016 e ne ho constatato la bravura, la serietà e la competenza. L’aspettativa è grande e noi ce la metteremo tutta per fare del nostro meglio. Sono molto emozionata e gratificata da questo incarico, spero di essere all’altezza della situazione perché la Notte della Taranta è una cosa grande”. E rispondendo alle domande dei giornalisti ha aggiunto “Noi stiamo facendo una ricerca sulle canzoni tradizionali che abbiano come tema le donne e le loro denunce sul mondo del lavoro, lavoravano dalla mattina alla sera, spesso venivano abusate, spesso si sentivano in gabbia. C’è da lavorare e siamo impegnati nella ricerca. La Notte della Taranta è una notte di cultura perché al di là del divertimento, e al di là delle 200mila persone che abbiamo davanti, è una notte di riproposta, un grande privilegio. Mi rendo conto che sto per lavorare per una cosa importantissima per la Puglia e per l’Italia”.
Per il direttore del Dipartimento Turismo e Cultura Regione Puglia, Aldo Patruno, “Fiorella Mannoia è un’artista straordinaria: questo suo incontro con la Notte della Taranta segna un ulteriore passaggio evolutivo di questa grande esperienza, giunta alla 26esima edizione. Uno degli appuntamenti clou del palinsesto unico delle attività culturali e dello spettacolo dal vivo della nostra regione: il Concertone preceduto dal festival popolare itinerante, che attraversa l'intera Grecìa Salentina. Quindi musica popolare, spettacolo dal vivo, grandi eventi e grandi nomi per un rilancio e una promozione della Puglia sempre più attraverso la Cultura e lo Spettacolo. Questa è la scelta che abbiamo fatto e annunciato in questo primo scorcio di anno in tutte le grandi fiere nazionali, compresa la BTM a Bari: non abbiamo più bisogno di una promozione generalista della Puglia, tutti conoscono la nostra Regione in Italia e nel mondo. Dobbiamo invece posizionare sempre più la Puglia - una grande regione del Sud - come grande regione di cultura, di accoglienza e di ben-essere. La Notte della Taranta è in qualche maniera la punta di diamante di questo percorso.”
La consigliera regionale delegata alla cultura, Grazia di Bari, ha affermato: "siamo felici che Fiorella Mannoia abbia accettato di essere maestra concertatrice di questa edizione della Notte della Taranta. Una edizione che vedrà le donne protagoniste, con canzoni popolari femminili. Eventi come la Notte della Taranta, tra i Festival più conosciuti al mondo fanno grande la nostra Puglia, che diventa sempre più conosciuta anche per la grande offerta culturale. Una manifestazione che tramanda la nostra tradizione e riesce in ogni edizione a mantenere la sua unicità . Con la cultura si sostiene l’economia della nostra regione, basti pensare che per ogni euro investito per la Notte della Taranta c’è un ritorno di 4 euro. La cultura è vitale per la Puglia".
Per Luca Scandale, direttore generale di Pugliapromozione “la Notte della Taranta è un acceleratore del turismo per il Salento e per tutta la Puglia. Già 20 anni fa ha rappresentato la miccia che ha portato a far esplodere l’attenzione verso un territorio attraverso una fusione tra cultura tradizionale, innovazione e turismo: sono proprio questi i pilastri sui quali stiamo lavorando per il Piano Strategico Puglia 3x6x5”.
“La scelta di affidare a Fiorella Mannoia il ruolo di maestra concertatrice - ha affermato il presidente della fondazione della Notte della Taranta, Massimo Manera - è una scelta in avanti molto importante, come avvenuto negli ultimi anni. Lei è molto contenta di questo incarico, ci porterà il rosso e il brio irlandese. Fiorella Mannoia è già stata ospite della Notte della Taranta, in quella che non è solo un Concertone ma una festa dove si creano rapporti tra amici. Questo è il Concertone di Melpignano, una grande giornata di festa che chiude il Festival che anima le piazze salentine. Quello della Mannoia sarà uno sguardo al femminile, sulla musica, sugli arrangiamenti”.
“Dopo aver lavorato sulla musica, ha aggiunto il Direttore Creativo della Fondazione Notte della Tarant,a Gabriella Della Monaca, faremo una ricerca approfondita sui testi dei canti che hanno come protagoniste le donne. E affidiamo questo compito ad una tra le più grandi interpreti della canzone italiana che con la sua sensibilità ci porterà a scoprire i sogni di Ninnella mia, la storia di Cecilia che per salvare il suo amato seduce il capitano, Cesarina invocata dal detenuto nelle carceri di Lecce. E poi ancora il simbolismo della rosa e le metafore dei poeti popolari. Il Concertone farà anche un omaggio a Italo Calvino nel centenario della sua nascita musicando alcuni racconti della raccolta Fiabe Italiane”.
La sindaca di Melpignano Valentina Avantaggiato ha sottolineato che “Melpignano è il paese dove nasce questo percorso, dove nasce la Notte della Taranta, è un onore ospitare e accogliere questa contaminazione con tutte le persone che arrivano da tutta Italia. Per noi è un onore avere come maestra concertatrice di questa edizione Fiorella Mannoia, un’artista a tutto tondo che personalmente ammiro moltissimo anche per il suo impegno sociale, politico e civile e che attraverso le sue canzoni e la sua arte ma anche attraverso il suo impegno quotidiano è riuscita a costruire umanità . Quindi immaginare che quest’anno lei possa organizzare la nostra orchestra e con loro riprendere i nostri canti che parlano di lavoro, di sfruttamento, ci porta ancora di più ad apprezzare le nostre ricchezze dalle quali bisogna ripartire per fare cultura che sia crescita culturale di un territorio d quindi uno sviluppo sano e sostenibile che non lasci dietro nessuno”.
Una tra le più grandi interpreti della canzone italiana, una carriera ricca di prestigiosi riconoscimenti e straordinari successi con 21 dischi di platino e 6 dischi d’oro, Fiorella Mannoia interpreta storie e melodie con delicatezza e coinvolgimento unico. Una storia, la sua, fatta di musica, impegno sociale e solidarietà che è d’ispirazione per tutte le donne.
La maestra concertatrice ha già partecipato alla Notte della Taranta come ospite speciale nel 2016 ed è la quarta donna, dopo Carmen Consoli, Andrea Mirò e Madame, a dirigere il grande evento live dell’estate pugliese. Fiorella Mannoia porterà sul palco di Melpignano le storie delle donne protagoniste dei canti di lavoro, di protesta e d’amore della tradizione popolare salentina.
Mannoia sarà affiancata dal produttore musicale e percussionista Carlo Di Francesco e dal direttore d’orchestra e arrangiatore Clemente Ferrari.
Dopo lo straordinario successo dello scorso anno con duecentomila presenze a Melpignano, l’obiettivo è consegnare al pubblico un’opera culturale unica che sappia coniugare il passato al futuro attraverso lo sguardo delle donne.
Nell’edizione 2023 la ricerca tematica del Concertone sarà focalizzata sulle parole dei testi popolari esaltando la poetica dei versi attraverso l’interpretazione profonda della maestra concertatrice che dialogherà con i 21 componenti dell’Orchestra Popolare e gli ospiti italiani e internazionali.
Una narrazione al femminile per ripercorrere le tappe del viaggio di emancipazione che le donne hanno compiuto dal tarantismo ad oggi, passando dalle rivendicazioni sindacali in tema di lavoro alla ribellione per un destino imposto da altri. La musica femminile nel Salento accompagnava la vicenda umana e vedeva svolgere un ruolo determinante della donna nell’intera comunità . Tessitrici di relazioni sociali e custodi di sapienza millenaria, le donne salentine cantavano per profonde necessità culturali: conferire ritmo al duro lavoro di ogni giorno, divertire i piccoli, cullare i neonati, celebrare i riti religiosi, sospirare per un amore non corrisposto e soprattutto sconfiggere ogni paura. Un racconto scandito dal ritmo del tamburello con le pizziche ipnotiche e travolgenti della tradizione che abbraccia la contemporaneità delle percussioni.
La direzione artistica del Concertone è affidata dal 2021 all’Orchestra Popolare della Taranta eclettica testimone della rinascita culturale salentina che ha cambiato la storia della pizzica esportandola nel mondo. Nato nel 2004 all’interno del Concertone di Melpignano, il gruppo di musicisti e cantanti popolari, è oggi leader indiscusso nel panorama della world music. Tradizione e costante innovazione, sound unico e inconfondibile, l’Orchestra si caratterizza per la moltitudine di affascinanti percorsi sonori nati dalle collaborazioni con gli artisti incontrati sul palco di Melpignano. Nel tour all’estero l’Orchestra della Taranta infiamma le piazze del mondo e rappresenta la Cultura popolare italiana nei contesti internazionali più prestigiosi. Ogni anno l’Orchestra, acclamata da pubblico e critica, guida il Concertone di Melpignano che nell’ultimo quarto di secolo ha favorito la nascita di nuovi gruppi e nuovi festival legati alla pizzica promuovendo tutte le attività legate al recupero e alla riproposta delle tradizioni popolari. L’insieme dei canti e delle danze proposte dall’Orchestra nel corso di 25 anni della Notte della Taranta, oggi rappresentano un archivio parlante d’eccellenza.
Il Concertone di Melpignano è un progetto culturale della Fondazione La Notte della Taranta sostenuto dalla Regione Puglia in collaborazione con Unione dei Comuni della Grecìa salentina. Istituto Diego Carpitella e Pugliapromozione.
Lo hanno annunciato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il presidente della Fondazione Notte della Taranta, Massimo Manera, nella conferenza stampa svoltasi questa mattina a Bari, alla quale hanno partecipato la consigliera delegata alla cultura, Grazia Di Bari, il direttore del dipartimento cultura della Regione Puglia, Aldo Patruno, e la sindaca di Melpignano, Valentina Avantaggiato.
“Stiamo parlando di una delle artiste più identitarie del panorama musicale italiano e internazionale - ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano -. Ovviamente è una persona di straordinaria qualità che ha interpretato il suo ruolo con libertà , indipendenza, senza mai rassegnarsi ai luoghi comuni dello star system. Quindi è una personalità che si adatta molto alla nostra Notte della Taranta, luogo di libertà , identità , appunto, ma anche indipendenza dai luoghi comuni e dalle banalità . Io sono molto felice e confesso che è una delle artiste preferite anche da me. La sua presenza è stata nascosta anche a me fino all’ultimo e questo ha creato piacevolmente l’effetto sorpresa. La signora Mannoia ha cantato alcune delle canzoni più belle dedicate alle donne: gli uomini dovrebbero abbassare lo sguardo di fronte a questa grande umanità al femminile”.
Sulla Notte della Taranta, in particolare, il presidente ha tenuto a precisare che è “prima di tutto un grande appuntamento a livello culturale e musicale, poi indirettamente, come ogni evento culturale di grande respiro, ha anche un effetto turistico molto positivo. I due elementi si tengono sempre insieme, quello del turismo e della cultura. Perché, come ho detto sempre, per noi prima di tutto vale il principio di accoglienza rivolto a chiunque voglia venire qui nella nostra terra, turisti e non. Mi riferisco a tutti i tipi di flussi migratori: sono fratelli che arrivano a dare sollievo a se stessi ma anche a noi. La loro presenza rafforza il nostro DNA, la nostra economia, ma soprattutto ci regalano uno sguardo sul mondo che, senza di loro, ci mancherebbe. Sono una ricchezza, come ribadisco sempre, e mi auguro che l’Europa, prima o poi, e l’Italia tutta lo comprenda”.
Alla domanda su quale fosse la canzone preferita della Mannoia, il presidente ha così risposto: “quella che fa sentire in imbarazzo gli uomini di fronte ai loro stessi errori e che recita ‘le donne dicono sempre un altro sì’”. Visibilmente emozionata Fiorella Mannoia ha ricordato la sua esperienza sul palco della Taranta. “Sono salita la prima volta nel 2016 invitata da Carmen Consoli e cantavo la Cardilledda e Lu Zinzale. È un onore e un privilegio essere stata chiamata come maestra concertatrice. Mi piacerebbe fare una Notte della Taranta al femminile, sottolineare le storie di donne. Le donne della tradizione popolare sono cantate in canti apparentemente leggeri ma che nascondevano dietro le parole grandi significati, e sulle quali ci vorremo intrattenere, storie di lavoro, di abuso, di sfruttamento. Abbiamo il dovere di preservare questa storia, perché se non sappiamo da dove veniamo non sappiamo neanche dove andiamo. È la cultura che unisce i popoli, che ci fa riconoscere l’un l’altro, senza questo scambio culturale di cui si è nutrito il nostro Paese che è un meticciato. Noi risentiamo dell’influenza araba, spagnola, greca, noi siamo un meticciato, questo dobbiamo sottolineare, questo sarà il mio obiettivo, dando spazio alla parte percussiva, senza la quale non sarebbe Taranta. Penso che le percussioni siano l’anello che ha unito tutte le culture e allora speriamo di lavorare insieme a Carlo Di Francesco e Clemente Ferrari sotto questo profilo. Io sceglierò le canzoni che richiamano come protagoniste le donne, ma non solo, le sceglieremo insieme all’orchestra popolare, che ho conosciuto nel 2016 e ne ho constatato la bravura, la serietà e la competenza. L’aspettativa è grande e noi ce la metteremo tutta per fare del nostro meglio. Sono molto emozionata e gratificata da questo incarico, spero di essere all’altezza della situazione perché la Notte della Taranta è una cosa grande”. E rispondendo alle domande dei giornalisti ha aggiunto “Noi stiamo facendo una ricerca sulle canzoni tradizionali che abbiano come tema le donne e le loro denunce sul mondo del lavoro, lavoravano dalla mattina alla sera, spesso venivano abusate, spesso si sentivano in gabbia. C’è da lavorare e siamo impegnati nella ricerca. La Notte della Taranta è una notte di cultura perché al di là del divertimento, e al di là delle 200mila persone che abbiamo davanti, è una notte di riproposta, un grande privilegio. Mi rendo conto che sto per lavorare per una cosa importantissima per la Puglia e per l’Italia”.
Per il direttore del Dipartimento Turismo e Cultura Regione Puglia, Aldo Patruno, “Fiorella Mannoia è un’artista straordinaria: questo suo incontro con la Notte della Taranta segna un ulteriore passaggio evolutivo di questa grande esperienza, giunta alla 26esima edizione. Uno degli appuntamenti clou del palinsesto unico delle attività culturali e dello spettacolo dal vivo della nostra regione: il Concertone preceduto dal festival popolare itinerante, che attraversa l'intera Grecìa Salentina. Quindi musica popolare, spettacolo dal vivo, grandi eventi e grandi nomi per un rilancio e una promozione della Puglia sempre più attraverso la Cultura e lo Spettacolo. Questa è la scelta che abbiamo fatto e annunciato in questo primo scorcio di anno in tutte le grandi fiere nazionali, compresa la BTM a Bari: non abbiamo più bisogno di una promozione generalista della Puglia, tutti conoscono la nostra Regione in Italia e nel mondo. Dobbiamo invece posizionare sempre più la Puglia - una grande regione del Sud - come grande regione di cultura, di accoglienza e di ben-essere. La Notte della Taranta è in qualche maniera la punta di diamante di questo percorso.”
La consigliera regionale delegata alla cultura, Grazia di Bari, ha affermato: "siamo felici che Fiorella Mannoia abbia accettato di essere maestra concertatrice di questa edizione della Notte della Taranta. Una edizione che vedrà le donne protagoniste, con canzoni popolari femminili. Eventi come la Notte della Taranta, tra i Festival più conosciuti al mondo fanno grande la nostra Puglia, che diventa sempre più conosciuta anche per la grande offerta culturale. Una manifestazione che tramanda la nostra tradizione e riesce in ogni edizione a mantenere la sua unicità . Con la cultura si sostiene l’economia della nostra regione, basti pensare che per ogni euro investito per la Notte della Taranta c’è un ritorno di 4 euro. La cultura è vitale per la Puglia".
Per Luca Scandale, direttore generale di Pugliapromozione “la Notte della Taranta è un acceleratore del turismo per il Salento e per tutta la Puglia. Già 20 anni fa ha rappresentato la miccia che ha portato a far esplodere l’attenzione verso un territorio attraverso una fusione tra cultura tradizionale, innovazione e turismo: sono proprio questi i pilastri sui quali stiamo lavorando per il Piano Strategico Puglia 3x6x5”.
“La scelta di affidare a Fiorella Mannoia il ruolo di maestra concertatrice - ha affermato il presidente della fondazione della Notte della Taranta, Massimo Manera - è una scelta in avanti molto importante, come avvenuto negli ultimi anni. Lei è molto contenta di questo incarico, ci porterà il rosso e il brio irlandese. Fiorella Mannoia è già stata ospite della Notte della Taranta, in quella che non è solo un Concertone ma una festa dove si creano rapporti tra amici. Questo è il Concertone di Melpignano, una grande giornata di festa che chiude il Festival che anima le piazze salentine. Quello della Mannoia sarà uno sguardo al femminile, sulla musica, sugli arrangiamenti”.
“Dopo aver lavorato sulla musica, ha aggiunto il Direttore Creativo della Fondazione Notte della Tarant,a Gabriella Della Monaca, faremo una ricerca approfondita sui testi dei canti che hanno come protagoniste le donne. E affidiamo questo compito ad una tra le più grandi interpreti della canzone italiana che con la sua sensibilità ci porterà a scoprire i sogni di Ninnella mia, la storia di Cecilia che per salvare il suo amato seduce il capitano, Cesarina invocata dal detenuto nelle carceri di Lecce. E poi ancora il simbolismo della rosa e le metafore dei poeti popolari. Il Concertone farà anche un omaggio a Italo Calvino nel centenario della sua nascita musicando alcuni racconti della raccolta Fiabe Italiane”.
La sindaca di Melpignano Valentina Avantaggiato ha sottolineato che “Melpignano è il paese dove nasce questo percorso, dove nasce la Notte della Taranta, è un onore ospitare e accogliere questa contaminazione con tutte le persone che arrivano da tutta Italia. Per noi è un onore avere come maestra concertatrice di questa edizione Fiorella Mannoia, un’artista a tutto tondo che personalmente ammiro moltissimo anche per il suo impegno sociale, politico e civile e che attraverso le sue canzoni e la sua arte ma anche attraverso il suo impegno quotidiano è riuscita a costruire umanità . Quindi immaginare che quest’anno lei possa organizzare la nostra orchestra e con loro riprendere i nostri canti che parlano di lavoro, di sfruttamento, ci porta ancora di più ad apprezzare le nostre ricchezze dalle quali bisogna ripartire per fare cultura che sia crescita culturale di un territorio d quindi uno sviluppo sano e sostenibile che non lasci dietro nessuno”.
Una tra le più grandi interpreti della canzone italiana, una carriera ricca di prestigiosi riconoscimenti e straordinari successi con 21 dischi di platino e 6 dischi d’oro, Fiorella Mannoia interpreta storie e melodie con delicatezza e coinvolgimento unico. Una storia, la sua, fatta di musica, impegno sociale e solidarietà che è d’ispirazione per tutte le donne.
La maestra concertatrice ha già partecipato alla Notte della Taranta come ospite speciale nel 2016 ed è la quarta donna, dopo Carmen Consoli, Andrea Mirò e Madame, a dirigere il grande evento live dell’estate pugliese. Fiorella Mannoia porterà sul palco di Melpignano le storie delle donne protagoniste dei canti di lavoro, di protesta e d’amore della tradizione popolare salentina.
Mannoia sarà affiancata dal produttore musicale e percussionista Carlo Di Francesco e dal direttore d’orchestra e arrangiatore Clemente Ferrari.
Dopo lo straordinario successo dello scorso anno con duecentomila presenze a Melpignano, l’obiettivo è consegnare al pubblico un’opera culturale unica che sappia coniugare il passato al futuro attraverso lo sguardo delle donne.
Nell’edizione 2023 la ricerca tematica del Concertone sarà focalizzata sulle parole dei testi popolari esaltando la poetica dei versi attraverso l’interpretazione profonda della maestra concertatrice che dialogherà con i 21 componenti dell’Orchestra Popolare e gli ospiti italiani e internazionali.
Una narrazione al femminile per ripercorrere le tappe del viaggio di emancipazione che le donne hanno compiuto dal tarantismo ad oggi, passando dalle rivendicazioni sindacali in tema di lavoro alla ribellione per un destino imposto da altri. La musica femminile nel Salento accompagnava la vicenda umana e vedeva svolgere un ruolo determinante della donna nell’intera comunità . Tessitrici di relazioni sociali e custodi di sapienza millenaria, le donne salentine cantavano per profonde necessità culturali: conferire ritmo al duro lavoro di ogni giorno, divertire i piccoli, cullare i neonati, celebrare i riti religiosi, sospirare per un amore non corrisposto e soprattutto sconfiggere ogni paura. Un racconto scandito dal ritmo del tamburello con le pizziche ipnotiche e travolgenti della tradizione che abbraccia la contemporaneità delle percussioni.
La direzione artistica del Concertone è affidata dal 2021 all’Orchestra Popolare della Taranta eclettica testimone della rinascita culturale salentina che ha cambiato la storia della pizzica esportandola nel mondo. Nato nel 2004 all’interno del Concertone di Melpignano, il gruppo di musicisti e cantanti popolari, è oggi leader indiscusso nel panorama della world music. Tradizione e costante innovazione, sound unico e inconfondibile, l’Orchestra si caratterizza per la moltitudine di affascinanti percorsi sonori nati dalle collaborazioni con gli artisti incontrati sul palco di Melpignano. Nel tour all’estero l’Orchestra della Taranta infiamma le piazze del mondo e rappresenta la Cultura popolare italiana nei contesti internazionali più prestigiosi. Ogni anno l’Orchestra, acclamata da pubblico e critica, guida il Concertone di Melpignano che nell’ultimo quarto di secolo ha favorito la nascita di nuovi gruppi e nuovi festival legati alla pizzica promuovendo tutte le attività legate al recupero e alla riproposta delle tradizioni popolari. L’insieme dei canti e delle danze proposte dall’Orchestra nel corso di 25 anni della Notte della Taranta, oggi rappresentano un archivio parlante d’eccellenza.
Il Concertone di Melpignano è un progetto culturale della Fondazione La Notte della Taranta sostenuto dalla Regione Puglia in collaborazione con Unione dei Comuni della Grecìa salentina. Istituto Diego Carpitella e Pugliapromozione.