La Rete nazionale delle Culture si presenta in Puglia
La Rete delle Culture organizza e rappresenta associazioni, fondazioni, cooperative sociali che operano in campo culturale e sociale con l'obiettivo, sulla base delle nuove normative sul Terzo Settore, di mettere insieme competenze, energie, esperienze e storie diverse in tutte le regioni d'Italia. In questo modo favorisce collaborazioni e progettazione condivisa, interventi comuni, mutuo soccorso, assistenza, scambio di informazioni. Uno strumento, dunque, che dà la possibilità di andare oltre l’ambito locale e ragionare in un’ottica di rete nazionale tra diversi soggetti.
Il tessuto associativo culturale è diffuso nell’intero Paese. Per lo più si tratta di piccole e medie strutture piuttosto fragili, animate anche da volontari. Esse operano nei più diversi settori culturali (dagli eventi allo spettacolo, dalle manifestazioni religiose fino ai festival e alla gestione di beni culturali o di servizi educativi) e sono molto radicate nei territori. In una fase difficile di attuazione della riforma del Terzo Settore, la Rete delle Culture vuole essere una risposta concreta alla necessità di accompagnare gli enti non lucrativi che operano nel settore culturale e sociale ad affrontare questa lunga fase di transizione, senza disperdere quel patrimonio di esperienze che anima le comunità in ogni parte del Paese.
Dopo la crisi pandemica, che ha penalizzato fortemente i luoghi e le attività culturali, le organizzazioni non lucrative, soprattutto quelle più piccole e collocate nelle aree periferiche delle città e nei centri minori, rischiano di non riuscire a ripartire e ad adeguarsi alle innovazioni introdotte dal Codice del Terzo Settore. La Rete delle Culture, la prima nel suo genere, sarà quindi punto di aggregazione e di rappresentanza, di servizi e, allo stesso tempo, motore di innovazione, strumento di formazione per la crescita degli Enti aderenti, luogo di coprogettazione di piani e programmi culturali condivisi.
Il suo atto di nascita è stato stipulato a Roma nel maggio scorso. Il presidente della Rete e segretario generale di Mecenate 90, associazione storica che si occupa di promozione culturale nel nostro Paese, è Ledo Prato.
Lo scorso 14 marzo 2023, l’Assemblea Nazionale del Forum del Terzo Settore ha approvato, all’unanimità, a Roma, la richiesta di adesione della Rete delle Culture. Una data storica. È la prima volta che una Rete di organizzazioni e Enti del Terzo Settore che operano nel settore culturale e sociale entra a far parte del Forum. Si apre un cantiere che vedrà la Rete impegnata a costruire una piattaforma di sviluppo degli ETS (Enti del Terzo Settore ndr) culturali e sociali nel contesto di un nuovo welfare generativo, sostenibile e inclusivo.
Associarsi alla Rete delle Culture consente di affrontare al meglio queste nuove sfide, condividendo esperienze, obiettivi, valori, programmazioni e buone pratiche. L’adesione alla Rete è aperta a tutti coloro che ne condividono la Carta dei Valori e lo Statuto.
«Ci abbiamo creduto da subito – afferma Niki Battaglia, direttore di Palazzo delle Arti Beltrani. Quando Ledo Prato ci ha parlato di questo progetto, primo in Italia, ha acceso subito in tutti noi la grande voglia di accettare una nuova ed ambiziosa sfida. Il 6 maggio del 2022, dopo tanti incontri in tutto il Paese e tante call, anche in remoto, ci siamo riuniti in largo Arenula a Roma in presenza del notaio per la costituzione della Prima Rete Nazionale delle Culture. Siamo partiti in 16 (organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, fondazioni, cooperative sociali e Unione delle Pro Loco d'Italia) e oggi siamo oltre 60 e cresceremo ancora. Questo appuntamento regionale nella città di Trani ci rende molto orgogliosi ed è un'importantissima occasione per tutto il mondo del welfare culturale che, grazie alla Riforma del Terzo Settore, diventa sempre più strutturato e ricco di nuovi traguardi che, solo unendo le forze, si possono raggiungere».
L’incontro del 24 marzo a Trani, a partire dalle ore 15,30, verrà introdotto dallo stesso manager culturale Ledo Prato, presidente della Rete nazionale delle Culture, che nel suo intervento presenterà le opportunità per lo sviluppo del Terzo Settore culturale e il ruolo della Rete delle Culture. Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, illustrerà “Il Piano Regionale della Puglia 2021/2027: misure a sostegno della cultura e del Terzo Settore”.
Seguirà un dibattito aperto a stakeholder, associazioni e operatori culturali e a tutti coloro che vorranno intervenire iscrivendosi, compilando il seguente form: https://forms.gle/zQCmSevBJKPrMahi7
«La Puglia – sottolinea il presidente della Rete delle Culture, Ledo Prato - è una terra fertile per la crescita e lo sviluppo del Terzo Settore culturale e sociale. Lo dimostra la vivacità con cui centinaia di organizzazioni animano l’offerta culturale di città grandi, medie e piccole, mettono in valore i talenti pugliesi e agiscono per creare comunità accoglienti e coese. La Rete delle Culture, prima in Italia, vuole essere lo strumento per accompagnarne la crescita, lo sviluppo, nella cornice dell’economia civile e del Codice del Terzo Settore. La Puglia – prosegue Prato – può essere la regione in cui si sperimentano forme inedite di innovazione culturale e sociale. Ringrazio il direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, Aldo Patruno, per aver accolto il nostro invito e per la disponibilità a costruire percorsi condivisi. Come protagonisti del Terzo Settore siamo chiamati a svolgere compiti e funzioni inedite. Insieme possiamo farcela».
Ad aprire i lavori dell’incontro, il sindaco della città di Trani Amedeo Bottaro.
«Siamo orgogliosi di poter ospitare nella nostra città e nel nostro Palazzo delle Arti un evento di una portata culturale straordinaria, figlio di una visione che Palazzo Beltrani ha saputo cogliere da subito, confermandosi sul territorio regionale e nazionale come un poderoso motore di sviluppo sociale e culturale – sottolinea il primo cittadino. In questo processo di cambiamento, condivisione ed innovazione artistica e culturale, Palazzo Beltrani diventa scenario ideale per la presentazione della Rete nazionale delle Culture, di intelligenze che diventano collettive per la costruzione di un percorso nuovo e stimolante, compatibile con le identità e le vocazioni dei vari attori protagonisti: un immenso capitale umano di conoscenze e creatività, pronte a cooperare ed a mobilitarsi su un progetto che profuma di futuro».