NICOLA RICCHITELLI - Paolo Belli torna in teatro con “Pur di far Commedia”. L’appuntamento è al Teatro Curci di Barletta sabato 25 marzo alle 21:15. Dopo un 2022 che lo ha visto pubblicare il disco ‘La musica che ci gira intorno’, un tour all’insegna del sold-out ovunque, affiancare Milly Carlucci a ‘Ballando con le stelle’ e grande protagonista della maratona ‘Telethon’, Paolo Belli porta nei teatri di tutta Italia lo spettacolo ‘Pur di far Commedia’ con una tournée che tocca fra le altre città Palermo, Napoli, Roma.
Lo show ha debuttato nel 2022 ottenendo grande successo e applausi a scena aperta ed è l’evoluzione naturale di ‘Pur di fare Musica’, la commedia musicale che ha riscosso il riconoscimento della critica e del pubblico nelle stagioni precedenti.
In ‘Pur di far Commedia’
(scritto dallo stesso Belli con Alberto Di Risio) storie e aneddoti esilaranti accompagnano il
pubblico alla scoperta di personaggi a volte surreali, ma che si dedicano senza limiti a
realizzare il sogno di vivere seguendo la propria passione. Paolo racconta le mille peripezie ed
i colpi di scena vissuti in tanti anni di carriera, fra divertenti provini a musicisti strambi ma
geniali, momenti di riflessione ed i suoi grandi successi rivisitati in una nuova veste.
Prosa,
canzoni e risate sono gli ingredienti di “Pur di Far Commedia” dove Paolo, accompagnato da
sette musicisti, lascia più spazio al parlato, ai racconti e all’interazione con il suo pubblico, si
lascia trasportare dai ricordi riuscendo a coinvolgere i presenti, emozionando ed
emozionandosi, ripensando al percorso finora fatto.
Benvenuto sulle pagine del nostro giornale. Intanto che rapporto hai con la Puglia e con la città di Barletta?
R: «Vengo spesso in Puglia e spesso sono stato anche a Barletta. Non c'è bisogno che te lo dica, la vostra è una terra spettacolare, ci torno molto volentieri, in Puglia ci vengo non solo per lavoro ma anche per le tante amicizie che ho, ma soprattutto perché lì si sta da Dio…».
Benvenuto sulle pagine del nostro giornale. Intanto che rapporto hai con la Puglia e con la città di Barletta?
R: «Vengo spesso in Puglia e spesso sono stato anche a Barletta. Non c'è bisogno che te lo dica, la vostra è una terra spettacolare, ci torno molto volentieri, in Puglia ci vengo non solo per lavoro ma anche per le tante amicizie che ho, ma soprattutto perché lì si sta da Dio…».
Ma andiamo al dunque e parliamo di questo tuo spettacolo “Pur di far commedia”,
che è in qualche modo lo step successivo ad un altro tuo spettacolo, “Pur di far
musica”. Come si intersecano in qualche modo questi due progetti?
R: «Nasce tutto dall’idea di Alberto Di Risio – per intenderci uno che ha lavorato con Celentano, Fiorello, Panariello – è stato lui che ha visto in me le doti dell’intrattenitore, io ci credevo poco perché mi sono sentito sempre un musicista. A quel punto è venuta fuori la commedia “Pur di far musica” che in qualche metteva insieme le due anime, quella mia prettamente musicale e anche quella dell’intrattenitore, ho recitato me stesso, ho parlato delle mie vicissitudini in maniera molto divertente, fatti che strappavano una risata, ho raccontato le mie disavventure vissute nel mentre giravo per fare spettacolo e musica».
R: «Nasce tutto dall’idea di Alberto Di Risio – per intenderci uno che ha lavorato con Celentano, Fiorello, Panariello – è stato lui che ha visto in me le doti dell’intrattenitore, io ci credevo poco perché mi sono sentito sempre un musicista. A quel punto è venuta fuori la commedia “Pur di far musica” che in qualche metteva insieme le due anime, quella mia prettamente musicale e anche quella dell’intrattenitore, ho recitato me stesso, ho parlato delle mie vicissitudini in maniera molto divertente, fatti che strappavano una risata, ho raccontato le mie disavventure vissute nel mentre giravo per fare spettacolo e musica».
Il successo della prima commedia quindi diventa l’input di “Pur di far commedia”…
R: «Esatto, sempre Di Risio mi chiede di dare continuità a questo progetto visto il successo ottenuto con il primo, artisticamente sono sempre stato accompagnato da un orchestra, da una big band, l’evoluzione quindi è stata quella di raccontare tutte le cose comiche che ti accadono quando con la band giri l’Italia».
Che è anche un modo per raccontare la vostra vita di artisti?
R: «Esattamente, in fondo la vita di un artista è una commedia, la musica la fa da filo conduttore, ma vive tante situazioni delle volte anche comiche».
R: «Esatto, sempre Di Risio mi chiede di dare continuità a questo progetto visto il successo ottenuto con il primo, artisticamente sono sempre stato accompagnato da un orchestra, da una big band, l’evoluzione quindi è stata quella di raccontare tutte le cose comiche che ti accadono quando con la band giri l’Italia».
Che è anche un modo per raccontare la vostra vita di artisti?
R: «Esattamente, in fondo la vita di un artista è una commedia, la musica la fa da filo conduttore, ma vive tante situazioni delle volte anche comiche».
Anche se a dire il vero “Pur di far commedia” dà l’idea più di una provocazione, di una
critica…
R:«Hai ragione, noi pur di far questo mestiere siamo capaci di fingere, sul palcoscenico dobbiamo per forza fingere… Un artista delle volte pur di fare spettacolo fa delle cose non dico da galera ma quasi…Noi chiaramente abbiamo cercato di calcare la mano su questo tirando fuori il lato divertente, alla fine serve per raccontare la mia e la nostra vita dove a un certo momento, se va bene, pur di far commedia, siamo capaci di fare qualsiasi cosa. Raccontiamo anche il rovescio della medaglia però… Vi consiglio di venire a vedere questo spettacolo, ci saranno molte soprese che sorprenderanno lo spettatore».
Quale messaggio vuole lasciare questo spettacolo al pubblico?
R: «Noi cerchiamo di portare innanzitutto leggerezza. Bisogna ricordarsi che questa è si una commedia ma anche la vita, è una cosa molto seria, quindi la devi prendere, devi imparare l'arte, metterla da parte, devi essere sempre pronto ad essere all'altezza delle situazioni. Questa è una commedia, ma la vita non è proprio una commedia, è una commedia molto seria».
In questo momento sto vedendo Paolo Belli sulla copertina di un CD, era il 1994 e pubblicavi “Solo” ed eri un musicista impegnato. Sono passati quasi trent’anni e artisticamente ti sei evoluto. Chi è oggi Paolo Belli? Ma soprattutto ti saresti immaginato trent’anni fa in queste vesti?
R: «Bella domanda… Sarebbe troppo facile dirti di sì! Nel 1994 quello che vedi nella copertina di quel CD era un Paolo Belli impegnato, una persona molto sincera una persona che allo stesso tempo voleva imparare. Tutt’ora io voglio sempre imparare, voglio crescere, voglio farmi trovare pronto nelle situazioni che la vita mi pone davanti. In quel momento vivevo una situazione della mia vita molto complicata…però ero pronto nell'affrontarla. Guarda, se c'è una piccola cosa che mi rende orgoglioso è quello di riuscire ad attorniarmi di persone perbene, persone che hanno desiderio di remare sempre al mio fianco. Se sono diventato quello che sono diventato è grazie alla mia voglia di crescere, di non fermarmi e di farmi trovare pronto all'esigenza. Se succede un disastro devo essere pronto nel saperlo risolvere. Ma ho imparato che nella mia vita non si riesce da soli, si ha sempre bisogno di altri… la capacità è proprio quella, mettersi sempre in gioco, studiare, e avere al tuo fianco le persone giuste».
Quanto è importante per te il tuo gruppo di lavoro?
R: «Se sono riuscito ad arrivare dove sono arrivato è proprio grazie a un gruppo, a un gruppo di lavoro, a un gruppo che sa di famiglia».
In fondo anche nostro Signore Gesù non sarebbe stato tale senza i 12 apostoli…
R: «Giuro che mi hai tolto le parole di bocca (ride)… se vogliamo è un po’ il succo della commedia, la chiuderò dicendo delle cose… non ti svelo cosa! Mi auguro che tu e voi possiate venire a vedermi».
Sul palco con Paolo Belli ci sono Juan Carlos Albelo Zamora, Gabriele Costantini, Mauro Parma, Enzo Proietti, Gaetano Puzzutiello, Peppe Stefanelli e Paolo Varoli. Official Partner del tour 2023 di “Pur di far Commedia” è Sancrispino.
I biglietti per la data di Barletta sono disponibili al botteghino del teatro e su vivaticket https://www.vivaticket.com/it/Ticket/paolo-belli-pur-di-far-commedia/196198
R:«Hai ragione, noi pur di far questo mestiere siamo capaci di fingere, sul palcoscenico dobbiamo per forza fingere… Un artista delle volte pur di fare spettacolo fa delle cose non dico da galera ma quasi…Noi chiaramente abbiamo cercato di calcare la mano su questo tirando fuori il lato divertente, alla fine serve per raccontare la mia e la nostra vita dove a un certo momento, se va bene, pur di far commedia, siamo capaci di fare qualsiasi cosa. Raccontiamo anche il rovescio della medaglia però… Vi consiglio di venire a vedere questo spettacolo, ci saranno molte soprese che sorprenderanno lo spettatore».
Quale messaggio vuole lasciare questo spettacolo al pubblico?
R: «Noi cerchiamo di portare innanzitutto leggerezza. Bisogna ricordarsi che questa è si una commedia ma anche la vita, è una cosa molto seria, quindi la devi prendere, devi imparare l'arte, metterla da parte, devi essere sempre pronto ad essere all'altezza delle situazioni. Questa è una commedia, ma la vita non è proprio una commedia, è una commedia molto seria».
In questo momento sto vedendo Paolo Belli sulla copertina di un CD, era il 1994 e pubblicavi “Solo” ed eri un musicista impegnato. Sono passati quasi trent’anni e artisticamente ti sei evoluto. Chi è oggi Paolo Belli? Ma soprattutto ti saresti immaginato trent’anni fa in queste vesti?
R: «Bella domanda… Sarebbe troppo facile dirti di sì! Nel 1994 quello che vedi nella copertina di quel CD era un Paolo Belli impegnato, una persona molto sincera una persona che allo stesso tempo voleva imparare. Tutt’ora io voglio sempre imparare, voglio crescere, voglio farmi trovare pronto nelle situazioni che la vita mi pone davanti. In quel momento vivevo una situazione della mia vita molto complicata…però ero pronto nell'affrontarla. Guarda, se c'è una piccola cosa che mi rende orgoglioso è quello di riuscire ad attorniarmi di persone perbene, persone che hanno desiderio di remare sempre al mio fianco. Se sono diventato quello che sono diventato è grazie alla mia voglia di crescere, di non fermarmi e di farmi trovare pronto all'esigenza. Se succede un disastro devo essere pronto nel saperlo risolvere. Ma ho imparato che nella mia vita non si riesce da soli, si ha sempre bisogno di altri… la capacità è proprio quella, mettersi sempre in gioco, studiare, e avere al tuo fianco le persone giuste».
Quanto è importante per te il tuo gruppo di lavoro?
R: «Se sono riuscito ad arrivare dove sono arrivato è proprio grazie a un gruppo, a un gruppo di lavoro, a un gruppo che sa di famiglia».
In fondo anche nostro Signore Gesù non sarebbe stato tale senza i 12 apostoli…
R: «Giuro che mi hai tolto le parole di bocca (ride)… se vogliamo è un po’ il succo della commedia, la chiuderò dicendo delle cose… non ti svelo cosa! Mi auguro che tu e voi possiate venire a vedermi».
Sul palco con Paolo Belli ci sono Juan Carlos Albelo Zamora, Gabriele Costantini, Mauro Parma, Enzo Proietti, Gaetano Puzzutiello, Peppe Stefanelli e Paolo Varoli. Official Partner del tour 2023 di “Pur di far Commedia” è Sancrispino.
I biglietti per la data di Barletta sono disponibili al botteghino del teatro e su vivaticket https://www.vivaticket.com/it/Ticket/paolo-belli-pur-di-far-commedia/196198