FASANO (BR) – Un incontro, organizzato dall’Ente Parco Naturale Regionale Dune Costiere «da Torre Canne a Torre S.
Leonardo» e dal Comune di Fasano, che ha coinvolto oltre 30 tra operatori economici che operano in ambito
turistico e culturale, guide, cooperative, società e associazioni che erogano servizi di fruizione e conoscenza del
territorio, aziende agricole e agriturismi, strutture ricettive, associazioni di categoria ed enti locali, con
l’obbiettivo di intraprendere un percorso di condivisione e partecipazione allo sviluppo sostenibile del territorio
legato all’Area Naturale Protetta del Parco.
Questo il focus dell’incontro che si è svolto ieri, martedì 28 marzo, nella sala consiliare del Comune di Fasano, intitolato «Il ruolo del Parco delle Dune Costiere per la valorizzazione turistica del paesaggio». Un momento di dialogo e condivisione di idee, durante il quale è stato presentato il nuovo Direttore del Parco delle Dune Costiere (direttore dal 19 dicembre 2022) Michele Lastilla, e le iniziative in programma per il biennio 2023-25.
Ha aperto i lavori l’assessore al Turismo, Pierfrancesco Palmariggi, mentre il coordinatore della Consulta del Turismo di Fasano Valerio Palasciano ha moderato gli interventi del presidente del Parco Dune Costiere Annarita Angelini, del direttore del Parco Michele Lastilla, e dell’architetto Marco Massari, esperto in progetti di valorizzazione territoriale.
«Ogni volta che parliamo di sostenibilità del turismo – dice l’assessore al Turismo Pierfrancesco Palmariggi - ed ispiriamo a questo concetto tutto quello che realizziamo per il Turismo a Fasano, lo facciamo perché crediamo fortemente nell’equilibrio tra difesa dell’ambiente e sviluppo economico. - spiega l’Assessore al Turismo Pier Francesco Palmariggi - Crediamo nell’armonia tra offerta turistica d’eccellenza, rispetto della natura e del paesaggio e coinvolgimento diretto di imprese e cittadini in tutti i processi di sviluppo. Questo è il “modello Fasano” che attira l’attenzione e la curiosità di molti. E la presenza in questo territorio di un’area naturale protetta non solo ci aiuta a rafforzare questo metodo di lavoro, ma ci aiuta a concepire l’ambiente non più soltanto attraverso il concetto di “tutela”, ma anche attraverso il concetto di “esperienza” che genera interesse e si posiziona tra i principali criteri di scelta delle destinazioni turistiche da parte dei viaggiatori, che col tempo maturano sempre maggiore sensibilità e attenzione verso i temi ambientali».
«Il Parco delle Dune Costiere – dice presidente del Parco Annarita Angelini -, nel processo di valorizzazione del Parco rispetto ai paesaggi unici e alle potenzialità turistiche non del tutto espresse, ha voluto incontrare gli operatori del settore per una progettazione integrata e strategica che ci veda tutti coinvolti e impegnati, affinché la sostenibilità ambientale venga integrata con quella sociale ed economica, in un ciclo virtuoso che apporti benefici al territorio e alle comunità che lo abitano e lo vivono».
«Il Parco delle Dune Costiere – dice il Direttore del Parco Michele Lastilla -, con il suo patrimonio naturalistico e ambientale, rappresenta uno dei territori e paesaggi con una bellezza straordinaria, unica per la Piana degli Ulivi Monumentali, riconosciuto dal Mipaaf come paesaggio storico da tutelare, è entrato a far parte di una associazione nazionale di tutela e valorizzazione dei paesaggi storici di recente costituzione. Il Parco è un grande attrattore culturale e naturalistico, non bisogna inventarsi nulla, che insiste su due città come Fasano e Ostuni ricche di patrimonio storico culturale, archeologico, architettonico e antropologico straordinario, di per sé un luogo che ha tutte le caratteristiche per ritenersi di eccellenza della nostra regione. Si intreccia su questo territorio la sapiente capacità delle persone di essere accoglienti, di saper rappresentare la tradizione e cultura locale che, insieme ai luoghi, rappresentano appunto identità forti che vogliamo tutelare e valorizzare. Oggi si tratta di organizzare, gestire, promuovere e comunicare il Parco, costruire un nuovo storytelling aggiornato e che contenga contenuti plurimi, espressione di una qualità fatta di persone e cose da raccontare. Bisogna che il Parco sia raccontato dai cittadini che lo abitano per poter dare al viaggiatore l’idea di una consapevolezza e di una appartenenza vera che trasmette bellezza, sicurezza, piacere del vivere. Oggi la sfida è questa: aprirsi al mondo di chi viaggia non solo per conoscere ma per vivere una esperienza, per vedere con occhi nuovi ciò che noi tuteliamo e, come già accaduto nella storia, siamo in grado di contaminarli, offrendo Benessere, sia con la cultura che con il saper vivere all’aria aperta. Per tutto questo serve una forte coesione fra pubblico e privato, e in questa direzione anche il Parco farà la propria parte».
«Il Parco Naturale delle Dune Costiere – dice il coordinatore della Consulta del Turismo di Fasano Valerio Palasciano - è da sempre considerato – anche oltre i confini nazionali – un modello innovativo di gestione sostenibile di un’area naturale, fondato sul dialogo e sulla partecipazione degli operatori economici che lo vivono e che lo custodiscono. Riprendere il dialogo con gli stakeholders pubblici e privati - perso anche a causa delle vicende legate alla pandemia – diventa una premessa essenziale per pianificare attività e interventi utili alla gestione dell’area e alla sua conoscenza, che significa consapevolezza di vivere e creare economie di scala in un luogo di pregio da rispettare, tutelare e valorizzare insieme. Sono queste, infatti, le prerogative per un nuovo cammino».
Questo il focus dell’incontro che si è svolto ieri, martedì 28 marzo, nella sala consiliare del Comune di Fasano, intitolato «Il ruolo del Parco delle Dune Costiere per la valorizzazione turistica del paesaggio». Un momento di dialogo e condivisione di idee, durante il quale è stato presentato il nuovo Direttore del Parco delle Dune Costiere (direttore dal 19 dicembre 2022) Michele Lastilla, e le iniziative in programma per il biennio 2023-25.
Ha aperto i lavori l’assessore al Turismo, Pierfrancesco Palmariggi, mentre il coordinatore della Consulta del Turismo di Fasano Valerio Palasciano ha moderato gli interventi del presidente del Parco Dune Costiere Annarita Angelini, del direttore del Parco Michele Lastilla, e dell’architetto Marco Massari, esperto in progetti di valorizzazione territoriale.
«Ogni volta che parliamo di sostenibilità del turismo – dice l’assessore al Turismo Pierfrancesco Palmariggi - ed ispiriamo a questo concetto tutto quello che realizziamo per il Turismo a Fasano, lo facciamo perché crediamo fortemente nell’equilibrio tra difesa dell’ambiente e sviluppo economico. - spiega l’Assessore al Turismo Pier Francesco Palmariggi - Crediamo nell’armonia tra offerta turistica d’eccellenza, rispetto della natura e del paesaggio e coinvolgimento diretto di imprese e cittadini in tutti i processi di sviluppo. Questo è il “modello Fasano” che attira l’attenzione e la curiosità di molti. E la presenza in questo territorio di un’area naturale protetta non solo ci aiuta a rafforzare questo metodo di lavoro, ma ci aiuta a concepire l’ambiente non più soltanto attraverso il concetto di “tutela”, ma anche attraverso il concetto di “esperienza” che genera interesse e si posiziona tra i principali criteri di scelta delle destinazioni turistiche da parte dei viaggiatori, che col tempo maturano sempre maggiore sensibilità e attenzione verso i temi ambientali».
«Il Parco delle Dune Costiere – dice presidente del Parco Annarita Angelini -, nel processo di valorizzazione del Parco rispetto ai paesaggi unici e alle potenzialità turistiche non del tutto espresse, ha voluto incontrare gli operatori del settore per una progettazione integrata e strategica che ci veda tutti coinvolti e impegnati, affinché la sostenibilità ambientale venga integrata con quella sociale ed economica, in un ciclo virtuoso che apporti benefici al territorio e alle comunità che lo abitano e lo vivono».
«Il Parco delle Dune Costiere – dice il Direttore del Parco Michele Lastilla -, con il suo patrimonio naturalistico e ambientale, rappresenta uno dei territori e paesaggi con una bellezza straordinaria, unica per la Piana degli Ulivi Monumentali, riconosciuto dal Mipaaf come paesaggio storico da tutelare, è entrato a far parte di una associazione nazionale di tutela e valorizzazione dei paesaggi storici di recente costituzione. Il Parco è un grande attrattore culturale e naturalistico, non bisogna inventarsi nulla, che insiste su due città come Fasano e Ostuni ricche di patrimonio storico culturale, archeologico, architettonico e antropologico straordinario, di per sé un luogo che ha tutte le caratteristiche per ritenersi di eccellenza della nostra regione. Si intreccia su questo territorio la sapiente capacità delle persone di essere accoglienti, di saper rappresentare la tradizione e cultura locale che, insieme ai luoghi, rappresentano appunto identità forti che vogliamo tutelare e valorizzare. Oggi si tratta di organizzare, gestire, promuovere e comunicare il Parco, costruire un nuovo storytelling aggiornato e che contenga contenuti plurimi, espressione di una qualità fatta di persone e cose da raccontare. Bisogna che il Parco sia raccontato dai cittadini che lo abitano per poter dare al viaggiatore l’idea di una consapevolezza e di una appartenenza vera che trasmette bellezza, sicurezza, piacere del vivere. Oggi la sfida è questa: aprirsi al mondo di chi viaggia non solo per conoscere ma per vivere una esperienza, per vedere con occhi nuovi ciò che noi tuteliamo e, come già accaduto nella storia, siamo in grado di contaminarli, offrendo Benessere, sia con la cultura che con il saper vivere all’aria aperta. Per tutto questo serve una forte coesione fra pubblico e privato, e in questa direzione anche il Parco farà la propria parte».
«Il Parco Naturale delle Dune Costiere – dice il coordinatore della Consulta del Turismo di Fasano Valerio Palasciano - è da sempre considerato – anche oltre i confini nazionali – un modello innovativo di gestione sostenibile di un’area naturale, fondato sul dialogo e sulla partecipazione degli operatori economici che lo vivono e che lo custodiscono. Riprendere il dialogo con gli stakeholders pubblici e privati - perso anche a causa delle vicende legate alla pandemia – diventa una premessa essenziale per pianificare attività e interventi utili alla gestione dell’area e alla sua conoscenza, che significa consapevolezza di vivere e creare economie di scala in un luogo di pregio da rispettare, tutelare e valorizzare insieme. Sono queste, infatti, le prerogative per un nuovo cammino».
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