POLIGNANO A MARE (BA) - A Polignano l’inchiesta “Amici Miei”, che ha portato agli arresti di Sindaco e vicesindaco nonché alle dimissioni dell’Amministrazione Vitto e al successivo commissariamento lo scorso anno, continua ad avere ripercussioni sulla vita comunale. A farne le spese questa volta sono, però, gli alunni dei plessi scolastici del paese. Nonostante l’inchiesta giudiziaria non abbia riguardato l’appalto per la manutenzione ordinaria, essendo questo in capo ad una azienda risultata tra gli indagati, l’Amministrazione Carrieri ne ha sospeso l’operatività. Evidenti le conseguenze per la vita quotidiana degli studenti sia dal punto di vista qualitativo sia da quello della sicurezza degli ambienti scolastici.
“Seppure la ditta vincitrice del bando per la manutenzione scolastica risulta inquisita nell’inchiesta, la sua interdittiva è durata sino al novembre 2022 – dichiara il consigliere comunale Vito Pietro L’Abbate, primo firmatario di una interrogazione all’Amministrazione di Polignano con la collega Maria La Ghezza (M5S) – Da allora, pertanto, a Palazzo di Città non dovrebbero esserci problemi a richiedere i doverosi interventi alla azienda. Interventi che lo stato di abbandono e incuria degli edifici scolastici richiedono fortemente. Eppure dalle parole del Sindaco sembra sia espressa volontà politica di questa Amministrazione ‘non avere rapporti lavorativi con tutti coloro che sono ancora coinvolti nell’inchiesta Amici Miei’. Il Primo Cittadino – prosegue L’Abbate – ha anche aggiunto che pare ci sia una norma del regolamento degli appalti che tiene conto della questione morale’. A nostro modo di vedere, una Amministrazione dovrebbe anteporre la qualità della vita e finanche la sicurezza degli studenti nelle proprie scuole a qualsiasi simpatia o antipatia nei confronti di questa o quella impresa privata. Laddove vi siano degli impedimenti legali e normativi, si rescinda il contratto motivandolo ma altrimenti è bene che non ci si trasformi da amministratori in giudici. Del resto – continua il consigliere comunale 5 Stelle – non si comprende come mai da novembre ad oggi ancora non abbiano compreso quale azione intraprendere nell’interesse della nostra comunità”.
All’Amministrazione Carrieri, i consiglieri L’Abbate e La Ghezza chiedono quali siano le ragioni in concreto per le quali da novembre Palazzo di Città non si sia avvalso della ditta con cui ha un contratto considerato che al momento non risulta esserci alcuna proposta di risoluzione contrattuale. Se vi sono altre aziende che si stanno occupando della manutenzione degli ambienti scolastici. Se sono a conoscenza che indire una nuova gara farà perdere ulteriori mesi, prima di addivenire a concreti risultati a beneficio della comunità scolastica. Se si è consapevoli dei rischi di subire un’azione risarcitoria da parte dell’azienda appaltatrice con rischi di risarcire eventuali danni e se si è preventivamente ottenuto un parere legale dagli uffici.
“Seppure la ditta vincitrice del bando per la manutenzione scolastica risulta inquisita nell’inchiesta, la sua interdittiva è durata sino al novembre 2022 – dichiara il consigliere comunale Vito Pietro L’Abbate, primo firmatario di una interrogazione all’Amministrazione di Polignano con la collega Maria La Ghezza (M5S) – Da allora, pertanto, a Palazzo di Città non dovrebbero esserci problemi a richiedere i doverosi interventi alla azienda. Interventi che lo stato di abbandono e incuria degli edifici scolastici richiedono fortemente. Eppure dalle parole del Sindaco sembra sia espressa volontà politica di questa Amministrazione ‘non avere rapporti lavorativi con tutti coloro che sono ancora coinvolti nell’inchiesta Amici Miei’. Il Primo Cittadino – prosegue L’Abbate – ha anche aggiunto che pare ci sia una norma del regolamento degli appalti che tiene conto della questione morale’. A nostro modo di vedere, una Amministrazione dovrebbe anteporre la qualità della vita e finanche la sicurezza degli studenti nelle proprie scuole a qualsiasi simpatia o antipatia nei confronti di questa o quella impresa privata. Laddove vi siano degli impedimenti legali e normativi, si rescinda il contratto motivandolo ma altrimenti è bene che non ci si trasformi da amministratori in giudici. Del resto – continua il consigliere comunale 5 Stelle – non si comprende come mai da novembre ad oggi ancora non abbiano compreso quale azione intraprendere nell’interesse della nostra comunità”.
All’Amministrazione Carrieri, i consiglieri L’Abbate e La Ghezza chiedono quali siano le ragioni in concreto per le quali da novembre Palazzo di Città non si sia avvalso della ditta con cui ha un contratto considerato che al momento non risulta esserci alcuna proposta di risoluzione contrattuale. Se vi sono altre aziende che si stanno occupando della manutenzione degli ambienti scolastici. Se sono a conoscenza che indire una nuova gara farà perdere ulteriori mesi, prima di addivenire a concreti risultati a beneficio della comunità scolastica. Se si è consapevoli dei rischi di subire un’azione risarcitoria da parte dell’azienda appaltatrice con rischi di risarcire eventuali danni e se si è preventivamente ottenuto un parere legale dagli uffici.