'Proteggiamo chi cura': l’impegno della ASL Bari nella lotta contro la violenza ai danni degli operatori sanitari e socio sanitari


BARI – Dalla testimonianza di una giovane infermiera presa a calci e inseguita da una paziente al pronto soccorso dell’Ospedale di Venere, agli interventi da mettere in campo per fare informazione e prevenzione, dalle esperienze dirette del personale in prima linea che opera nelle strutture aziendali più colpite fino all’attivazione di un servizio di counselling psicologico dedicato agli operatori che subiscono aggressioni e/o minacce nei luoghi di lavoro.

Sono diversi i temi e le proposte al centro della giornata di sensibilizzazione contro la violenza ai danni degli operatori sanitari, organizzata dalla ASL di Bari e dal CUG (Comitato unico di garanzia) dal titolo “Proteggiamo chi cura”, in programma venerdì 10 marzo, dalle 9 alle 13, presso “Auditorium Arcobaleno”nella sede dell’ex CTO, in vista del 12 marzo, data in cui ricorre la seconda edizione della Giornata nazionale per la educazione e prevenzione della violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, istituita dal Ministero della Salute.

A dare il benvenuto con i saluti istituzionali: Antonella Bellomo, Prefetta della città di Bari, Antonio Sanguedolce, direttore generale ASL Bari, Luigi Rossi, direttore sanitario e Lorenzina Maria Proscia, Presidente CUG ASL Bari. Intervengono: Francesca Fumai, infermiera Pronto Soccorso Ospedale Di Venere, Guido Quaranta, direttore del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Paolo, Fulvio Fucilli direttore SPPA (Servizio Prevenzione e Protezione aziendale), Franco Polemio direttore Medicina del Lavoro, Sorveglianza Sanitaria e Radioprotezione medica, Domenico Semisa- direttore Dipartimento Salute Mentale.

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