BARI - “Abbiamo ritenuto questo aggiornamento normativo – frutto di un lavoro lungo e sinergico tra la Sezione Commercio del Dipartimento Sviluppo economico e le associazioni maggiormente rappresentative del settore, che voglio ringraziare – indispensabile per intercettare e soddisfare le nuove esigenze di un settore che ha vissuto negli ultimi anni profonde trasformazioni. Per questa approvazione, avvenuta all’unanimità, voglio anche ringraziare ogni consigliere regionale”. Commenta così l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, l’approvazione all’unanimità del restyling della normativa sull’artigianato.
“L'artigianato – continua Delli Noci – riveste in Puglia un ruolo di primaria importanza. Secondo l'ultimo studio commissionato dalla Regione a Unìoncamere, le aziende operanti e iscritte alla sezione artigiana del Registro delle Imprese, nel 2021, sono 67.588, per 145.628 addetti complessivi. Un dato importante non solo per il ruolo economico svolto ma per il patrimonio di conoscenze e di esperienze che caratterizzano l'intero territorio regionale. È evidente che oggi la bottega artigiana non è solo il luogo in cui si producono oggetti di pregevole fattura, mediante l’ausilio di tecniche tramandate sapientemente da generazione in generazione, ma anche il luogo in cui vi sono ampi margini per l’innesto di elementi innovativi nelle tecniche impiegate nel processo produttivo. Il settore offre interessanti spazi di sviluppo e di innovazione: basti pensare ad alcune professioni artigiane, soprattutto quelle legate al mondo del design su cui tanto stiamo puntando, ma anche del web, della comunicazione, che hanno fatto un notevole passo in avanti negli ultimi anni. Nel settore dell’artigianato artistico e tradizionale, al quale è dedicato il Capo V del presente disegno di legge, il rinnovamento attraverso l’impiego di tecnologie innovative può facilitare la trasmissione del saper fare alle generazioni future incoraggiandone la continuità. Questa Legge – conclude Delli Noci – nell’articolo 20, ci permette anche di riconoscere il ruolo dell’artigianato artistico e tradizionale per i settori della cartapesta, delle luminarie – a cui è stato riconosciuto recentemente specifico codice Ateco - della ceramica per esempio, con provvedimenti tesi alla certificazione e al riconoscimento delle imprese e dei prodotti, rilasciando anche specifiche denominazioni o marchi di qualità. A questo proposito, abbiamo presentato un emendamento con cui si aggiunge menzione ai comuni di Terlizzi, Rutigliano e San Pietro in Lama che hanno avuto da poco il riconoscimento dal Consiglio Nazionale Ceramico presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy di zone di affermata produzione ceramica”.
Il disegno di legge, che consta di 28 articoli, introduce numerose novità tra cui la programmazione di interventi per l’artigianato sia attraverso l’elaborazione - in collaborazione con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, con i Comuni e le CCIAA - di piani organici e pluriennali di sostegno alla crescita delle imprese artigiane in un’ottica di semplificazione e digitalizzazione delle procedure e degli adempimenti, sia attraverso l’adozione di un piano triennale per lo sviluppo dell’artigianato.
Inoltre, all’articolo 20 la Legge prevede interventi a supporto dell’artigianato artistico e tradizionale pugliese per il quale la Regione promuove l’adozione di strategie per: il sostegno di iniziative culturali e percorsi esperienziali e turistici; la riduzione degli oneri delle imprese; il ripopolamento aziendale degli insediamenti storici; la realizzazione di rassegne ed esposizioni tematiche dedicate alla promozione e a preservare la memoria delle produzioni storiche; la partecipazione delle imprese a rassegne e manifestazioni italiane ed estere, e la relativa realizzazione di pubblicazioni, cataloghi, supporti audiovisivi con particolare attenzione ai canali digitali.
A copertura della fase di avvio della legge si prevede una dotazione iniziale di 500.000,00 euro per l’anno 2023 finalizzati a favorire il processo di insediamento, aggregazione o di adesione a insediamenti collettivi delle imprese attraverso la rete dei CATA; ad attività di osservatorio permanente sull’artigianato e ad attività di promozione dell’artigianato artistico e di tradizione e valorizzazione all’interno della filiera turistica regionale.
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