'QOCO Un filo d'Olio nel piatto', crossover del gusto ad Andria


ANDRIA (BT) - Provate a immaginare QOCO Un filo d'Olio nel piatto in uno dei luoghi prediletti dall'imperatore Federico II di Svevia: Castel del Monte! La vasta e geniale apertura sull'Universo che contraddistinse quel genio assoluto, autore perfino di un trattato gastronomico con ricette dal mondo intero, passava infatti proprio da una cucina costituita da sovrapposizioni di culture, influssi, e suggestioni le più diverse.

Non poteva allora che tenersi in questa Terra, raccolta intorno a Castel del Monte, QOCO, il Concorso Internazionale per Giovani Cuochi dell' Euromediterraneo, nato nel 1999 e che dopo 10 anni di stop rinasce quest'anno per volontà del Comune di Andria, con l'organizzazione dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio e la collaborazione di Slow Food Puglia e Strada dell'Olio Castel del Monte.

Dieci gli chef in concorso, per gran parte "Generazione Z": quasi tutti al di sotto dei 25 anni. Paesi di provenienza: Belgio, Francia, Germania, Italia (con 2 chef in concorso), Paesi Bassi, Slovenia (con 2 chef in concorso), Spagna, Turchia. Tutti i cuochi, selezionati da JRE- Jeunes Restaurateurs d'Europe, saranno affiancati da cuochi tutor del territorio con i quali lavoreranno insieme così da rendere ancora più stretti i legami e lo scambio.

Già nella giornata di venerdì 24 marzo, tutti i concorrenti, terminato il breafing mattutino con il presidente di giuria, Alfonso Jaccarino, si distribuiranno in dieci ristoranti del territorio della provincia di Andria/Barletta/Trani dove in serata contribuiranno ad un menù a quattro mani, frutto di confronto e di suggestive contaminazioni gastronomiche. Forti di una visione contemporanea e nel segno dell'Olio extravergine pugliese, testimone di una mediterraneità profonda. I dieci gemellaggi, denominati “Qoco Fusion” si svolgeranno in collaborazione con la Strada dell'Olio Castel del Monte.

Quartier generale e palcoscenico principale dell'evento sarà Villa Carafa, un'antica masseria rivisitata nel segno dell'ospitalità, nel cuore della Murgia andriese a pochi chilometri proprio da Castel del Monte. Per tre giorni Villa Carafa diventerà una vera e propria "food court" dove gli chef la mattina del sabato si cimenteranno ai fornelli e presenteranno i piatti alla Giuria presieduta da Alfonso e Ernesto Iaccarino (ristorante Don Alfonso 1890 di Sant'Agata sui Due Golfi) e nella quale siederanno, tra gli altri, anche Nino di Costanzo (ristorante Danì Maison di Ishia, 2 stelle Michelin), Giuseppe Iannotti (ristorante Kresios di Telese, 2 stelle Michelin) e Felice Sgarra (ristorante Casa Sgarra di Trani, una stella Michelin). La giuria sarà chiamata a valutare i piatti in base ai seguenti parametri: gusto, originalità, presentazione, equilibrio generale. Dirimente sarà la valorizzazione ed esaltazione dell'Olio Evo pugliese.

La triade dei primi 3 classificati sarà rivelata nella serata di sabato 25 marzo al termine di una CENA DI... GOLA, presso la stessa Villa Carafa. Nel corso dell'evento tutti gli chef in gara si presenteranno al pubblico raccontando il loro piatto in un appassionante percorso da nord a sud del Mediterraneo e viceversa. QOCO per i viaggiatori colti e curiosi sarà una meraviglia insolita che vedrà la Puglia dialogare a tavola con Paesi diversi e culture gastronomiche profondamente distinte. 

L'atmosfera si rivelerà contemporanea, giovane, frizzante, il mood cosmopolita. Analogo a quello che si respirava alla corte dello Stupor Mundi, imperatore e gourmet che era anche un “salutista” assai attento alla cucina, come dimostrano i suoi due celebri ricettari. In definitiva un felice connubio tra territorio e apertura al mondo, sempre seguendo il filo conduttore di “Un filo d’Olio nel piatto”!

Ai dieci giovani chef in concorso, dunque, il compito di provare a riscrivere la narrazione gastronomica moderna di un luogo, la Murgia, in cui l'olivo ha una presenza monumentale e fa del paesaggio rurale un'autentica opera d'arte, con l'olio extravergine a rappresentare il DNA di quella cucina.

QOCO a sua volta farà di Andria, e di quelle terre foodie, un laboratorio del gusto, un anello di congiunzione tra passato e futuro attraverso una nuova visione. Piatti e ricette in cui si parte dalla memoria che diviene germe creativo e fermento.

Poi, però, libero spazio all'esplorazione e alla creatività individuale con le storie e gli stili che s'incrociano. Per guardare avanti al futuro.