Sarah Scazzi, nuova lettera di Misseri dal carcere: "Liberate Sabrina e Cosima, sono io il colpevole"
BARI - “Sono io il vero colpevole. Quando esco da qui non mi fermerò perché devo lottare per mia figlia Sabrina e mia moglie Cosima, sono innocenti e ho paura che mia figlia la faccia finita per colpa mia. Non le hanno torto neanche un capello al povero angelo biondo. Non ha avuto giustizia vera e con gli innocenti non si fa giustizia. Ho perso il conto di quante lettere le ho scritto senza una risposta e sto male. So cosa significa stare in carcere da innocente. Per me non lo è stato perché sono colpevole”. E' quanto recita una lettera inviata da Michele Misseri a Telenorba all’indomani della notizia dello sconto di pena di 41 giorni ricevuto a causa dell’effetto del decreto svuota carceri.
L'agricoltore di Avetrana, 68 anni, è stato condannato in via definitiva a 8 anni di reclusione per la soppressione del cadavere della nipote Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa e gettata in un pozzo il 26 agosto 2010, ed è detenuto nel carcere di Lecce. Sua figlia Sabrina Misseri e sua moglie Cosima Serrano (cugina e zia di Sarah) stanno scontando l'ergastolo per l'omicidio della ragazza.
L'agricoltore di Avetrana, 68 anni, è stato condannato in via definitiva a 8 anni di reclusione per la soppressione del cadavere della nipote Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa e gettata in un pozzo il 26 agosto 2010, ed è detenuto nel carcere di Lecce. Sua figlia Sabrina Misseri e sua moglie Cosima Serrano (cugina e zia di Sarah) stanno scontando l'ergastolo per l'omicidio della ragazza.