Scudo penale ex Ilva, l'Ue accende i fari sulla legge del Governo Meloni
BARI - "La Commissione sta attualmente valutando la questione sollevata dall'onorevole deputato. Sulla base dell'esito della valutazione, deciderà in merito alla linea d'azione più opportuna da intraprendere". Lo ha annunciato il commissario Ue all'Ambiente Virginijus Sinkevicius rispondendo a una interrogazione dell'eurodeputata Rosa D'Amato (Greens/EFA) in cui si sollevano dubbi sullo scudo penale previsto dall’ennesima legge salva Ilva, questa volta voluta dal centrodestra e dal governo Meloni.
"In attesa delle valutazioni della Commissione europea - dice D'Amato - ribadisco l’esigenza di chiarire formalmente se lo scudo penale per chi gestisce l’ex Ilva vìoli (a mio parere, palesemente) ben tre direttive Ue: il principio del 'chi inquina paga' (articolo 1 della direttiva 2004/35/CE), l’articolo 8 della direttiva 2010/75/UE e l’articolo 6, comma, 3 della direttiva 2004/35/CE. È ora di dire basta all'impunità per chi inquina Taranto e mette a rischio la salute dei suoi cittadini", conclude.