BARI - In occasione dell’avvio del progetto “In viaggio con la Banca d’Italia”, il percorso di cultura finanziaria e di comunicazione organizzato dalla Banca d’Italia, questa mattina, dal palco del Teatro comunale Piccinni il sindaco Antonio Decaro ha portato i saluti della città al governatore Ignazio Visco.
“Sono particolarmente orgoglioso di darLe il benvenuto, Signor Governatore, in questo luogo perché, come ho ricordato martedì scorso, in occasione della festa della Liberazione, in questo Teatro ha preso forma e sostanza l’idea repubblicana e democratica del nostro Paese - ha esordito Decaro nel suo intervento -. Infatti, il 28 gennaio del 1944 si svolgeva qui il Primo Congresso dei Comitati di Liberazione Nazionale. Qui Benedetto Croce, Michele Cifarelli, Arangio-Ruiz, Carlo Sforza, Michele Cassandro e tanti altri posero le basi di quella che sarebbe stata la Repubblica italiana, libera e democratica, dotata della Costituzione più bella del mondo. Di quella Costituzione che all’art.47 prevede che sia la Repubblica a incoraggiare e tutelare il risparmio in tutte le sue forme, nonché a disciplinare, coordinare e controllare l’esercizio del credito.
Questi principi così impegnativi e di grande responsabilità per la tenuta della comunità nazionale sono stati affidati alla Banca d’Italia che, con austera autorevolezza e competenza, ha svolto il suo ruolo decisivo per la crescita del nostro Paese.
Oggi con grande favore guardiamo non solo all’iniziativa di aprirsi ai territori e alle comunità locali, di diventare “meno austera” nella percezione dei cittadini e, come diremmo oggi, più social ma siamo ancor più felici, signor Governatore, che abbiate scelto Bari come prima tappa del tour istituzionale “In viaggio con la Banca d’Italia”, che l’abbiate scelta come primo appuntamento di questo percorso di conoscenza e dialogo con i territori.
Non era affatto scontato, e noi ne siamo contenti perché riteniamo che questa scelta sia il riconoscimento del lavoro di sviluppo ed emancipazione che la città e il Mezzogiorno stanno compiendo ormai da anni. Questo perché siamo sempre più consapevoli e convinti di avere qui, sul territorio, gli strumenti, le risorse e le competenze per crescere e per affrancarci da quello stereotipo che vede il Sud sempre fanalino di coda del Paese.
Voglio inoltre ringraziare la Banca d’Italia per la rinnovata attenzione al dialogo e alla collaborazione con gli enti locali, portatori e interpreti, oggi, di un processo di rilancio e sviluppo del Paese che non ha precedenti.
A cominciare dalla complessa e articolata gestione dei 40 miliardi del PNRR su cui, mi preme ribadire ancora una volta, i Comuni sono tra i soggetti attuatori ad oggi maggiormente rispettosi delle scadenze e delle fasi di avanzamento rispetto ai target fissati dal Governo e dall’Unione Europea.
Dei 40 miliardi complessivi affidati ai Comuni (che citavo prima) alla data del 7 marzo sono stati effettivamente assegnati 31 miliardi e 700 milioni. Sulla base di questi fondi, stando ai dati pubblicati da ANAC, i Comuni hanno già bandito, per la realizzazione dei propri progetti, 35 mila gare, impegnando ben 17 miliardi e 700 milioni (oltre il 56 per cento delle risorse disponibili già messe a gara).
Un ulteriore dettaglio, che è giusto sottolineare soprattutto in questa sede, riguarda il dato relativo ai fondi destinati al Sud: il 44,6%, a riprova del fatto che la riserva stabilita dall’Europa per il Mezzogiorno del 40% è stata addirittura superata rispetto alle previsioni.
Di questo siamo orgogliosi, ci teniamo a dirlo soprattutto a fronte di una campagna mediatica che vede nei Comuni i responsabili dei ritardi. Noi, come abbiamo più volte ribadito, siamo pronti a fare la nostra parte e la stiamo facendo ma non siamo disponibili ad assumerci responsabilità che non sono nostre. Siamo consapevoli che non è possibile sprecare un’occasione unica e irripetibile per il Paese e il Mezzogiorno e sappiamo, al contempo, che le maggiori risorse da destinare al rilancio dell’economia italiana e a ridurre i divari territoriali costituiscono il mezzo e non il fine di questa sfida epocale.
Anche per questo ringrazio la Banca d’Italia, per offrirci queste occasioni di incontro.
Da questo confronto, nel nostro ruolo di rappresentanti di un tessuto sociale articolato e fecondo di iniziative, ci aspettiamo anche lo sviluppo di una comunicazione sui fatti economici e finanziari sempre più ampia con l’autorevolezza e l’affidabilità che da sempre contraddistinguono la Banca d’Italia. Una comunicazione capace di contrastare le banalizzazioni e le fake news, spesso strumentali, alle quali in tanti casi assistiamo impotenti.
L’economia e la finanza, d’altra parte, condizionano ampiamente la vita quotidiana di milioni di persone comuni, basti pensare a tante delle crisi degli ultimi decenni i cui effetti hanno avuto una diffusione globale, senza che i meccanismi che le hanno generate siano stati adeguatamente compresi. L’informazione qualificata sui fatti finanziari è uno strumento formidabile di partecipazione e consapevolezza, soprattutto verso i nostri giovani che si apprestano, tra tante difficoltà, a svolgere il loro ruolo di classe dirigente di un Paese che di ricambio generazionale ha tanto bisogno.
Alla Banca d’Italia il nostro ordinamento assegna missioni importanti in materia di stabilità e, al tempo stesso, una forte autonomia dai governi, quindi dalla politica.
Non ci sorprende, ma ci sembra opportuno e rassicurante, che lo sviluppo di questo decisivo ruolo stabilizzatore avvenga anche attraverso la ricerca di un dialogo con le forze sociali, le associazioni e le istituzioni dei nostri diversi e meravigliosi territori”.
Poco prima dell’inizio dell’evento, Antonio Decaro, insieme ai sindaci dei Comuni dell’Area metropolitana di Bari, ha accolto il governatore a Palazzo di Città per la firma del Libro d’onore e la consegna della sacra manna, accompagnata da una targa che recita:
“A Ignazio Visco, uomo delle istituzioni, banchiere centrale, economista e personalità di spicco del panorama internazionale, il dono più prezioso che la città di Bari possa offrire ai suoi ospiti, con l’auspicio che San Nicola accompagni il suo impegno, fondamentale per garantire un futuro di crescita e di stabilità per il nostro Paese e per tutti i cittadini”.
Questo invece il messaggio che il governatore ha lasciato sul Libro d’onore della Città:
“Ringraziando per l’ospitalità, sono particolarmente lieto di iniziare il nostro “Viaggio con la Banca d’Italia” da questa splendida città. Con i miei auguri migliori, Ignazio Visco”.