BARI - Con una singola scansione è possibile acquisire l'intero cuore in un singolo battito, in alta definizione a qualsiasi frequenza cardiaca, il software di intelligenza artificiale aumenta l’accuratezza diagnostica, in quanto le immagini sono esenti da artefatti da movimento e da artefatti di elementi metallici. Il nuovo sistema è stato implementato per la Tac della radiodiagnostica del Policlinico di Bari, l’apparecchiatura di ultima generazione riduce la dose di radiazioni erogata fino all'82% per i pazienti di tutte le età e ha un miglior contrasto d’immagine, in particolare negli esami vascolari con mezzo di contrasto.
Tale tecnologia innovativa, sfrutta un detettore da 160 mm, tra i più ampi esistenti su queste apparecchiature, che consente di studiare con maggiore accuratezza le patologie cardiovascolari, permettendo non solo la valutazione delle coronarie ma anche l’analisi del miocardio.
“Con tale apparecchiatura – spiega il prof. Amato Antonio Stabile Ianora, direttore dell’unità operativa di radiologia del Policlinico di Bari - è possibile ottenere alta qualità dell'immagine ed effettuare esami più veloci rispetto a sistemi Tac di vecchia generazione, con la possibilità di meglio caratterizzare le lesioni e di riconoscere i vari materiali (come calcio, iodio e acqua) sfruttando e potenziando al meglio il mezzo di contrasto e rendendo più accurata la diagnosi in quesiti clinici complessi”.
“Guardiamo con grande interesse l’applicazione dell’intelligenza artificiale in ambito sanitario. Al Policlinico di Bari la stiamo sperimentando nella radiodiagnostica, grazie ad apparecchiature di ultimissima generazione con cui è possibile identificare segni o anomalie sottili che potrebbero sfuggire all'occhio umano, migliorando la sensibilità viene fornito un supporto nelle diagnosi cliniche”, conclude il direttore generale Giovanni Migliore.
Tale tecnologia innovativa, sfrutta un detettore da 160 mm, tra i più ampi esistenti su queste apparecchiature, che consente di studiare con maggiore accuratezza le patologie cardiovascolari, permettendo non solo la valutazione delle coronarie ma anche l’analisi del miocardio.
“Con tale apparecchiatura – spiega il prof. Amato Antonio Stabile Ianora, direttore dell’unità operativa di radiologia del Policlinico di Bari - è possibile ottenere alta qualità dell'immagine ed effettuare esami più veloci rispetto a sistemi Tac di vecchia generazione, con la possibilità di meglio caratterizzare le lesioni e di riconoscere i vari materiali (come calcio, iodio e acqua) sfruttando e potenziando al meglio il mezzo di contrasto e rendendo più accurata la diagnosi in quesiti clinici complessi”.
“Guardiamo con grande interesse l’applicazione dell’intelligenza artificiale in ambito sanitario. Al Policlinico di Bari la stiamo sperimentando nella radiodiagnostica, grazie ad apparecchiature di ultimissima generazione con cui è possibile identificare segni o anomalie sottili che potrebbero sfuggire all'occhio umano, migliorando la sensibilità viene fornito un supporto nelle diagnosi cliniche”, conclude il direttore generale Giovanni Migliore.