BRINDISI - Nella prima mattinata di venerdì 14 aprile, personale di questa Squadra Mobile ha tratto in arresto S.F., in esecuzione di Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal Giudice della Indagini Preliminari del Tribunale di Brindisi, su richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, nei confronti di noto pregiudicato brindisino, poiché, con recidiva reiterata, sarebbe presumibilmente l’autore dell’atto intimidatorio perpetrato ai danni dell’attività commerciale denominata “Ottica Minno”.
Nello specifico l’ordigno è stato fatto esplodere proprio dinanzi alla saracinesca del negozio verso le ore 02:30 del 6 gennaio 2023. Si accertava che, il commerciante non aveva mai ricevuto richieste estorsive. L’immediata attività investigativa si concentrava inizialmente sulla visione delle telecamere dell’impianto di videosorveglianza, le quali consentivano di appurare che, un individuo, travisato con cappello da baseball e mascherina per nascondere il volto, giungeva a piedi da via Irpinia, trasportando un pacco che poi collocava dinanzi alla saracinesca del negozio di ottica. Lo stesso, dopo aver dato fuoco alla miccia, si dileguava fuggendo dalla stessa direzione da cui era giunto. Le stesse telecamere registravano la deflagrazione dopo circa 15 secondi da detta deposizione.
L’attività investigativa espletata da personale di questa Squadra Mobile, permetteva comunque l’identificazione del presunto autore dell’atto intimidatorio e l’accertamento del contesto in cui è maturato l’attentato, ossia una ritorsione a causa di una aggressione subita dall’attentatore qualche mese prima per movente passionale.
Nello specifico l’ordigno è stato fatto esplodere proprio dinanzi alla saracinesca del negozio verso le ore 02:30 del 6 gennaio 2023. Si accertava che, il commerciante non aveva mai ricevuto richieste estorsive. L’immediata attività investigativa si concentrava inizialmente sulla visione delle telecamere dell’impianto di videosorveglianza, le quali consentivano di appurare che, un individuo, travisato con cappello da baseball e mascherina per nascondere il volto, giungeva a piedi da via Irpinia, trasportando un pacco che poi collocava dinanzi alla saracinesca del negozio di ottica. Lo stesso, dopo aver dato fuoco alla miccia, si dileguava fuggendo dalla stessa direzione da cui era giunto. Le stesse telecamere registravano la deflagrazione dopo circa 15 secondi da detta deposizione.
L’attività investigativa espletata da personale di questa Squadra Mobile, permetteva comunque l’identificazione del presunto autore dell’atto intimidatorio e l’accertamento del contesto in cui è maturato l’attentato, ossia una ritorsione a causa di una aggressione subita dall’attentatore qualche mese prima per movente passionale.