Conversano, al via 'Boccioli di Parole': domani 28 aprile Michele Diomede presenta Ragazzo di Puglia


CONVERSANO (BA) – Boccioli di Parole è il nuovo spazio culturale dedicato agli autori del territorio pugliese: scrittori, poeti e narratori uniti dall’amore per le parole che si “aprono” al lettore come piccoli boccioli. L’evento è inserito nel contenitore Conversano in Rassegna, pensato, ideato e organizzato da Silvia Serena Perrone della Libreria Emmaus in collaborazione con Ninnì Galasso presidente della Pro Loco, Francesco Rizzo di Scaffaeleweb, Tony Vici di Librinstreaming e la giornalista Maria Sportelli con #puglianterviste. 

Gli appuntamenti si svolgeranno nella saletta G. Ramunni della Pro Loco e presso la sala convegno del Monastero di San Benedetto, (1^ Piano, ingresso dal chiostro), ingresso libero. Si ringrazia Paolo Firulli, presidente del Comitato Feste Patronali della Maria Santissima della Fonte; il M° Angelo Schirinzi della banda Ligonzo e il M° Enzo Blaco della Piantoni; i ragazzi del servizio civile e tutti gli amanti delle parole. Gli appuntamenti del 5 e 12 maggio sono patrocinati dal Comune nell’ambito del progetto la Città che Legge. Ingresso libero, per info segui la pagina facebook @libreriaemmaus, 346 420 1703. Ecco il programma nel dettaglio.

RAGAZZO DI PUGLIA, MICHELE DIOMEDE

Venerdì 28 aprile ore 19:00, Pro Loco – Saletta G. Ramunni in piazza Castello, appuntamento con Michele Diomede e il suo ultimo lavoro editoriale: “Ragazzo di Puglia” Flamingo Edizioni. Dialoga con l’autore la professoressa Doriana Campanella.

Sinossi. “Ragazzo di Puglia” è un romanzo narrato in prima persona, che, come dice il suo sottotitolo, ha l’ambizione di raccontare la fortuna ma anche la tragedia umana di Federico II di Svevia. Il libro nasce dalla curiosità e dall’ ammirazione che l’autore ha nutrito verso questo personaggio, la cui venuta al mondo ha già qualcosa di fiabesco; sua madre, la normanna Costanza d’Altavilla, è sorpresa dalle doglie mentre stava viaggiando dalla Germania alla volta di Palermo. Siamo nel 1194, costretta a fermarsi a Iesi, nelle marche, la regina fa allestire una grande tenda nella piazza principale di questa cittadina: è sua intenzione partorire non entro le mura di un palazzo, ma all’aperto e consentendo a qualsiasi donna, non solo alle nobili del suo seguito ma anche alle popolane del luogo di assistere al parto; Costanza, ha 40 anni, un’età assai avanzata per l’epoca; la regina vuole fugare ogni sospetto che si tratti di un parto simulato. Federico trascorrerà la sua infanzia a Palermo in un ambiente cosmopolita molto stimolante; il capoluogo siciliano era a quei tempi la città delle mille e una notte, piena di palazzi splendidi, ville, giardini, fontane.