Emiliano a Ginosa per la cittadinanza onoraria ad Alfredo Mantovano e la targa dedicata a Livatino: 'Riconoscimento ai servitori dello Stato'


GINOSA (TA) - Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha partecipato questa mattina a Ginosa alla cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria ad Alfredo Mantovano, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Contestualmente, in Piazza Marconi ha partecipato anche alla cerimonia di svelamento della targa di intitolazione dell’aula magna dell’I.C. Deledda-Bosco al magistrato Rosario Livatino, martire di giustizia, assassinato dalla Stidda il 21 settembre 1990 vicino Agrigento, con il
Sindaco di Ginosa Vito Parisi, le autorità civili, militari e religiose, alunni, insegnanti e cittadini.

“Questa è una giornata che viene dedicata, attraverso figure individuali, a tutta una categoria di servitori dello Stato che in silenzio, e spesso ricavando più guai che vantaggi, compiono il loro dovere fino in fondo. Persone che realizzano la Costituzione incarnata” ha dichiarato il
Presidente Emiliano.

“Con Alfredo Mantovano – ha aggiunto Emiliano – abbiamo in comune sia il diritto che la politica. E anche l’amicizia. Alfredo ed io siamo amici da tantissimi anni. Forse avremo qualcosa di diverso da dire dopo i singoli provvedimenti del governo, ma questo non toglie nulla alla mia gioia e al mio orgoglio per questo riconoscimento che sta ricevendo dalla città di Ginosa dove ha svolto le funzioni di pretore”.

Durante la cerimonia in Piazza Marconi, il presidente Emiliano ha ricordato il suo legame con il giudice Livatino: “Ricordare Rosario insieme al prestigioso riconoscimento a Mantovano è una meravigliosa coincidenza. La mia prima sede di servizio da magistrato è stata la Procura di Agrigento e la persona che mi ha accolto a luglio del 1988 in quell’ufficio era Rosario Livatino. Un collega di lavoro che peraltro mi ha insegnato il mestiere e che poi ha perso la vita in un modo barbaro e inaccettabile. Ho cominciato a fare il magistrato portando la sua bara sulla spalla e questo mi rende questa giornata particolarmente cara. Conserverò la memoria di questa giornata e ringrazio davvero il sindaco di Ginosa, la giunta, il consiglio comunale e tutti i ginosini che sono qui: mi avete regalato un momento particolare, ho il cuore che batte forte insieme al vostro”.

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