Gravina in Puglia, al via la riqualificazione del Rione Piaggio

GRAVINA IN PUGLIA (BA) - Simbolico taglio del nastro questa mattina per l’avvio dei lavori di recupero del Piaggio, il rione di Gravina in Puglia che, insieme a Fondovico racchiude le radici della città.

Come annunciato nei giorni scorsi, il Rione è stato interessato da due finanziamenti la cui esecuzione seguirà diverse fasi.

Nella prima fase ci sarà il concreto inizio del progetto denominato "Accessibilità e fruizione de La Gravina" finanziato dalla Città Metropolitana con 2 milioni e 700mila euro (aggiudicato alla ditta Cobar Spa), risorse provenienti nell'ambito del “Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana” che prevede la messa in sicurezza degli edifici pericolanti e la riqualificazione delle aree pubbliche con la ripavimentazione delle strade e la realizzazione di arredi urbani, il rifacimento della pubblica illuminazione, la realizzazione di nuove condotte idriche e l'impianto raccolta, trattamento e riutilizzo acque piovane.

Dopo le operazioni di messa in sicurezza si darà avvio alla seconda fase che prevede il “Potenziamento dell’impianto di risalita attraverso il recupero e il riutilizzo delle acque reflue del Rione Piaggio” finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del POR Puglia, Asse XII “Sviluppo Sostenibile” Azione 12.1 “Rigenerazione Urbana Sostenibile” per un importo di € 515.000,00 (aggiudicato alla ditta Apulia) che prevede l’adeguamento dell’esistente rete fognaria di acque nere con la sostituzione dei tronchi fognari e la realizzazione dell’impianto di sollevamento dei reflui che ci connetterà alla rete fognaria di superficie.

«La "rinascita" di una comunità passa anche attraverso il recupero delle proprie radici. Dopo aver recuperato il rione Fondovito, oggi parte la rigenerazione del rione Piaggio. Torniamo a riappropriarci di un pezzo importante del nostro passato, un pezzo di grande rilevanza che, con il tempo, è stato ridotto in stato di abbandono» ha commentato il sindaco di Gravina in Puglia Dr. Fedele Lagreca a margine della cerimonia. E ha poi proseguito «Sono convinto che questi lavori di riqualificazione incentiveranno i privati ad attivarsi con interventi di riqualificazione delle rispettive proprietà. Ringrazio l’ex sindaco Alesio Valente, e gli ex Consiglieri della Città Metropolitana Mimmo Cardascia e Antonio Stragapede (chesi occupò anche della rigenerazione del quartiere Fondovito n.d.r.) per l’impegno profuso nei rispettivi ruoli, perché se oggi siamo qui è anche grazia a loro».

«Siamo orgogliosi di lavorare al fianco dell’amministrazione comunale di Gravina per la riqualificazione del rione Piaggio che finalmente sta ricominciando a prendere vita, anche grazie al turismo – ha aggiunto Vito Barozzi, amministratore unico di Cobar Spa - E lo siamo doppiamente perché grazie all’affidamento dei lavori che abbiamo ricevuto possiamo intervenire in questo contesto mettendo a disposizione della nostra terra l’esperienza maturata in oltre 40 anni di lavoro in tutta Italia, con la certezza che questi interventi porteranno ancora più ricchezza al nostro bellissimo territorio».

L'intervento previsto nel rione Piaggio, affidato alla Cobar Spa, rappresenta dunque di fatto una piccola sfida, ma molto ambiziosa che nasce dall'esigenza di "ri-animare" il centro antico, facilitando l'accesso al quartiere in modo che possa tornare a soddisfare i requisiti di accessibilità, riconoscibilità, emozionalità e benessere, che concorrono a determinare la qualità di uno spazio urbano. Si lavorerà quindi sulla rivalutazione degli ingressi al quartiere per ricollegare il rione Piaggio alla città e favorirne la rivitalizzazione.

Il tutto sempre rispondendo ai criteri di benessere ambientale, razionalizzazione del cantiere, economicità nella gestione dell'opera, contaminando antico e moderno e ridando identità all'area, facilitando l'integrazione con la restante città. Sono previsti dunque da un lato interventi architettonici in equilibrio tra esigenze di tutela e di ricostruzione, dall'altro interventi di rifunzionalizzazione degli spazi.

Il recupero di quest’area dovrebbe essere inteso come un’opportunità per l’intero territorio, un progetto che non cancelli la memoria viva del posto, la sua storia, sovrascrivendola con un intervento asettico, ma che sappia raccontare e mettere in mostra quell’insieme pregnante di valori di cui il posto è pieno.

Si interverrà quindi sul rifacimento e sul restauro del basolato del manto stradale e calpestabile senza tralasciare nel contempo gli interventi sulle infrastrutture: impianto di illuminazione pubblica e quello della rete gas, oltre alla realizzazione di un sistema di trattamento delle acque meteoriche nuovo.

In aggiunta sono previsti lavori di messa in sicurezza e valorizzazione di alcuni manufatti a ridosso della gravina e saranno realizzati spazi comuni di socialità attraverso la riqualificazione dell'affaccio sulla gravina e di alcune piazze anche attraverso il posizionamento di arredo urbano.

Al termine dell'intervento, il Piaggio sarà quindi un "Gateway", ovvero una porta di accesso fisica all’ecomuseo dell’abitare (aree archeologiche e complessi rupestri), ai suoi sentieri naturalistici e al patrimonio rurale.

Un luogo da dove poter fruire e conoscere il notevole patrimonio identitario, culturale e immateriale, mediante l’uso di nuove tecnologie (wifi, totem interattivi, app); un "luogo dell'abitare" vissuto tra tradizione e innovazione; un "aggregatore", ovvero un luogo di connessione e condivisione, un grande spazio pubblico formato da una serie di piazzette e slarghi con sedute, rastrelliere, wifi, spazio per spettacoli all’aperto, Giardino di Pietra (Orto urbano) e Belvedere.

Sarà anche un "manifesto di sostenibilità", ovvero un luogo dove attuare una sostenibilità ambientale, economica e sociale, con l’utilizzo di materiali da costruzione a km 0 e a bassa produzione di CO2, altamente compatibili con il contesto.

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