ph. Annalisa Gonnella |
BARI - Il confine rappresentato da una porta, che divide e collega l’umanità in un gioco di rimandi continuo. Un limite che Antonio Rezza e Flavia Mastrella rappresentano sul palcoscenico attraverso le porte nel loro ultimo spettacolo che arriva a Bari al Teatro Kismet. Venerdì 21 e sabato 22 aprile alle ore 21 in scena Hybris, nel nuovo appuntamento della Stagione ‘Sconfinamenti’, a cura di Teresa Ludovico. Un importante attestato di vicinanza per il duo vincitore del Leone d’oro alla carriera nel 2018, che ancora una volta sceglie l’Opificio per le Arti baresi per la prima regionale delle sue produzioni.
‘Come si possono riempire le cose vuote? È possibile che il vuoto sia solo un punto di vista?’ sono i quesiti con cui Rezza e Mastrella mettono in mostra le gabbie naturali imposte dal mondo, che legiferano della nascita, della crescita e della cultura, non a caso scegliendo di intitolare l’opera con la parola greca che segna il confine. “La porta attraversata dal corpo, che è di cervello e profondamente pigro, si trasforma in un portale nel vuoto – raccontano - al bordo del precipizio si può immaginare un mondo alternativo ma il bambolotto si lascia abitare da chiunque, di ognuno prende un pezzo, uno spunto, sicuro e consapevole di dare una direzione sua alle cose. La spina dorsale si allunga e si anima: finalmente si divide. Aprire la porta sulle altrui incertezze, sull’ambiguità, sull’insicurezza dell’essere e la meschinità dello stare”.
Dal 1987 RezzaMastrella firma a quattro mani l’ideazione e il progetto artistico degli spettacoli. Antonio Rezza fonde totalmente, in un solo corpo, le due distinzioni di attore e performer, distinzioni che grazie a lui perdono ogni barriera, creando una modalità dello stare in scena unica, per estro e a tratti per pura, folle e lucida genialità. Flavia Mastrella è l’artista che crea habitat e spazi scenici che sono forme d’arte che a sua volta Rezza e al tempo stesso scardina, spazi che diventano oggetti che ispirano vicende e prendono vita grazie alla forza performativa del corpo e della voce di Rezza.
Tra metafora e racconto onirico, riscoperta di se stessi e delle abitudini del quotidiano, Hybris - produzione RezzaMastrella, La Fabbrica dell’Attore - Teatro Vascello, Teatro di Sardegna – vede sul palcoscenico Antonio Rezza, Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini, Enzo Di Norscia, Antonella Rizzo, Daniele Cavaioli e Cristina Maccioni.
Gli spettacoli della Stagione serale 2022.23 del Teatro Kismet partono da un prezzo di 12,50 euro, acquistabili al botteghino del teatro (strada San Giorgio martire 22F, Bari) e sul circuito Vivaticket. Per info si può chiamare il numero 335 805 22 11. Il programma completo di Sconfinamenti è disponibile sul sito su www.teatridibari.it.
Sabato 22 aprile si rinnova l’appuntamento con lo Spettatore critico: dopo la replica si tiene nel foyer l’incontro con il cast artistico, che dialogherà con il pubblico insieme alla regista Teresa Ludovico e al critico Nicola Viesti. Nella stessa serata nel foyer del teatro sarà allestito lo stand dell’associazione culturale ‘Un panda sulla luna’, che gestisce anche una libreria a Terlizzi. Uno spazio dove gli spettatori potranno acquistare e ricevere consigli sul prossimo libro da leggere.