Il nuovo dizionario e grammatica del dialetto di Ceglie Messapica
VITTORIO POLITO – È ormai acquisito che il dialetto fornisce quella sicurezza e quella certezza della nostra provenienza, delle nostre radici, alle quali, nonostante tutto, siamo e saremo ancorati, malgrado i tentativi maldestri che vengono messi in atto per tagliare questo importante e vitale cordone ombelicale.
Dal punto di vista glottologico ed espressivo, non c’è alcuna differenza tra lingua letteraria e dialetto: entrambe hanno una formazione storica dovuta a fattori molto complessi, anche se esprimono una tradizione di cultura e letteratura. È errato quindi ritenere che i dialetti siano una degradazione della lingua letteraria.
Nel repertorio bibliografico dei dialetti entra il recentissimo “Dizionario e Grammatica del dialetto di Ceglie Messapica” di Domenico Epicoco e curato da Angelo Palma (WIP Edizioni). Ceglie Messapica, è un Comune italiano della provincia di Brindisi, noto perché città d’arte e terra di gastronomia. Il territorio è caratterizzato da trulli, masserie, olivi secolari e grotte carsiche.
Nel dizionario cegliese-italiano e italiano cegliese è stato adottato un “modello
di grafia” rimasto finora alquanto incerto. Buona parte è stata riservata alle
regole grammaticali specifiche, definite per la prima volta con tutte le
trasformazioni che i vocaboli hanno subito nel corso del tempo. Molta
attenzione è stata dedicata all’etimo delle voci ogni qualvolta è stato
possibile.
Il corposo testo è arricchito da tabelle con agevole sintesi delle parti del discorso e la coniugazione completa dei principali verbi e non manca neanche, in appendice, l’elenco dei nomignoli, degli antichi rioni, delle contrade, delle masserie, delle specchie (manufatti presenti soprattutto nel Salento), e delle grotte.
Il corposo testo è arricchito da tabelle con agevole sintesi delle parti del discorso e la coniugazione completa dei principali verbi e non manca neanche, in appendice, l’elenco dei nomignoli, degli antichi rioni, delle contrade, delle masserie, delle specchie (manufatti presenti soprattutto nel Salento), e delle grotte.
Anche il poeta cegliese Pietro Gatti è presente con
vocaboli e frasi caratteristici o rari, alcuni dei quali ormai arcaici.
Domenico Epicoco, vive a Bari, vincitore di concorso a preside di scuola
media, cultore di greco e latino, ha insegnato a Losanna e successivamente
a Milano e, da pensionato, si è dedicato a parecchie ricerche e studi sul
dialetto cegliese.
Angelo Palma, appassionato del dialetto cegliese, che ha curato l’organizzazione tecnica e l’impaginazione, è autore della parte italiano- cegliese, delle tabelle e di parte della sintassi e dell’appendice fornendo collaborazione per la definizione di vocaboli ed etimologie.
Il dizionario, che si avvale del Patrocinio del Comune di Ceglie Messapica e della presentazione del sindaco, Cosimo Francesco Palmisano, è un testo imperdibile per i cegliesi ed i cultori del dialetto.
Angelo Palma, appassionato del dialetto cegliese, che ha curato l’organizzazione tecnica e l’impaginazione, è autore della parte italiano- cegliese, delle tabelle e di parte della sintassi e dell’appendice fornendo collaborazione per la definizione di vocaboli ed etimologie.
Il dizionario, che si avvale del Patrocinio del Comune di Ceglie Messapica e della presentazione del sindaco, Cosimo Francesco Palmisano, è un testo imperdibile per i cegliesi ed i cultori del dialetto.