Il prof. Giovanni Losito ha accolto l'invito del Cielo

SANTA FIZZAROTTI SELVAGGI - Giovanni Losito, mio collega, ha accolto l’invito del Cielo e ha lasciato la fragilità della condizione umana. Anni di dialogo intenso, un lungo articolato epistolario su tematiche diverse, commenti preziosi come gioielli ai miei pensieri in forma di poesia. Tutti pubblicati nei vari miei lavori. Una attenta disamina del fare poetico attraverso lo sguardo psicoanalitico.

Gianni Losito aveva una cultura straordinaria ed era convinto, come me e Andreas Giannakoulas, che lo psicoanalista oggi deve poter inscriversi al crocevia della conoscenza. Estremamente affabile, ci sentivamo fratelli, per cui metaforicamente ci siamo tenuti sempre per mano. L'ho conosciuto tra gli anni Settanta e Ottanta condividendo la grande attenzione ai soggetti diversamente abili, alla loro integrazione. Amavamo dialogare di tutto. 

E poi l’esperienza comune della psicologia clinica dove scoprii in lui la capacità didattica, fatta di passione e autorevolezza. Non abbiamo mai avuto momenti di crisi perché eravamo capaci di parlare di tutto senza alcun limite. L'immagine di sua madre, Aurora, era nel suo cuore sempre come la famiglia americana che conobbe durante gli anni negli States. Era sempre profondamente grato e amorevole. 

Sul web si legge: “Membro della Divisione di Psicoanalisi dell’A.P.A., Washington D.C. (Section V, psychologist-psychoanalyst clinicians, New York) dal 1992. Full Member della Group-Analytic Society International, London, dal 1987. Membro dell’International Association of Group Psychotherapy dal 1986. Clinical Member dell’American Association of Group Psychotherapy, New York dal 1990. Membro ordinario e supervisore de “Il Cerchio” onlus, ex C.I.G.A., COIRAG, Roma dal 1992. Membro fondatore dell’A.R.I.R.I., Bari, Scuola di Psicoterapia psicoanalitica riconosciuta con DM. 16/XI/00, n. 214, fino al 2013. Membro fondatore di I.Ga.Bo., Istituto di Gruppoanalisi, Bologna. Docente a contratto, anni 2006, 2007, 2009 e 2010, presso l’Università di Bari Facoltà di Medicina e Chirurgia, Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica”. E questo è solo il più sintetico dei suoi curricoli.

Amava le arti, tutte le arti, ma in maggior misura la poesia. Emily Dickinson, Saffo e i lirici greci. In uno dei miei lavori ho trovato una sua postilla emblematica: “Forse la luce è l'illuminazione dell'ispirazione poetica, il ricordo di antichi sussurri materni, il contatto col fanciullino interno. Questa la forza dell'energia rigeneratrice della poesia”.

La psicoanalisi perde un maestro che rimarrà nei suoi allievi.

In me. Per sempre.

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