La 'Natrix Helvetica Sicula morde', la scoperta dell’ambientalista Sebastian Colnaghi


FRANCESCO GRECO -
Mentre tutta Italia è in ansia per la sorte dell’orsa Jj4, che in un momento storico in cui le donne sono “aiutate” a non diventare madri, ha ucciso perché sentiva minacciata la sua prole (finirà che la ammazzeranno nell’interesse del turismo), giunge l’eco di una nuova scoperta nel campo dell’erpetologia.

Finita dritta dritta su una rivista scientifica internazionale. Grazie anche all’intuizione e la passione del giovane ambientalista (ha solo 22 anni) Sebastian Colnaghi, molto conosciuto in Sicilia, che ha collaborato con un team di ricerca e studio dei serpenti al reperimento delle prove scientifiche tese a dimostrare che la “Natrice dal collare” (Natrix helvetica sicula il nome scientifico), nota pure come biscia d’acqua, “biddrina” o “culovra” in stretto dialetto siciliano, una specie innocua, non pericolosa per l’uomo, in alcune circostanze morde. 

Impegnato da molti anni nell'osservazione dei serpenti, Sebastian ha documentato uno dei rari casi di morso di difesa di una “Natrice dal collare” incontrata durante un monitoraggio erpetologico, un’attività di osservazione e rilevamento di dati di rettili selvatici, a cui ha appena partecipato in provincia di Siracusa.

E così adesso il nome dello studioso siracusano è tra i coautori di una nota scientifica (la seconda al suo attivo) redatta dall’erpetologo Matteo R. Di Nicola e recentemente pubblicata dalla rivista “Herpetology notes”.  

Giustificata pertanto la soddisfazione dell’ambientalista: “È stata un’incredibile scoperta, se si considera che la Natrice dal collare è uno dei serpenti considerati non mordaci, nemmeno se molestati. Questa specie di solito si limita a meccanismi di difesa quali la morte apparente (tanatosi) e l’emissione di sostanze maleodoranti”. Vero. Spesso i rettili sentendo la presenza umana, si immobilizzano per far credere appunto di essere ormai morti.

 Aggiunge Sebastian: “Sono davvero orgoglioso di fornire un contributo importante alla scienza per aggiungere un tassello in più alla conoscenza di questi rettili spesso ignorati o bistrattati. Si tratta di una scoperta sensazionale in considerazione anche del fatto che le prove sono state acquisite in Sicilia, dove abbiamo ben undici specie di serpenti, considerando anche le specie alloctone di recente descrizione, ma solo una ha un veleno che si può considerare di rilevanza clinica, e cioè la vipera comune. Le restanti specie possono essere più o meno mordaci, ma non avendo un veleno attivo, non possono ritenersi pericolose per l’uomo”.

Nell’articolo scientifico della suddetta rivista, oltre alla descrizione degli eventi, sono presenti i link (il lettore può trovarli sui social) dei video girati anche da Sebastian, con la documentazione di tali comportamenti del tutto inusuali per la specie..

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