Liste d’attesa, Galante (M5S): 'Azione gioca sulla salute dei pugliesi. Si danneggiano i cittadini per una sterile polemica politica'

BARI - “Giocare sulla salute dei pugliesi è un esercizio che lasciamo al gruppo di Azione. La sola cosa che hanno ‘sventato’ oggi è un progetto pilota con cui avremmo potuto davvero iniziare un percorso importante per l’abbattimento delle liste d’attesa. Si danneggiano i cittadini per una sterile polemica politica. Non c’è che dire un gran bel risultato”. Lo dichiara il capogruppo del M5S Marco Galante.

“La sanità pubblica - continua Galante - può lavorare solo con l’aiuto della sanità privata accreditata, e questo non lo diciamo noi, ma è l’intendimento della norma nazionale. ovvero del decreto legislativo numero 502 del 1992 su cui si fonda il rapporto tra la sanità pubblica e quella privata accreditata. Il Progetto Pilota che abbiamo proposto non aumenta i tetti di spesa e non fa nessun regalo ai privati accreditati, ma attua quanto già previsto dal piano per le liste d’attesa del 2023, aumentando le prestazioni per cui si registrano le maggiori criticità , avvalendosi delle strutture più virtuose secondo i monitoraggi effettuati dalle singole Asl. In una prima fase è previsto che la sperimentazione si attui per le prestazioni, contraddistinte dal codice di esenzione 048, ovvero per patologia oncologica, di particolare complessità e che si effettuano con mezzi di contrasto. Azione quindi ha preferito far venir meno il numero legale, pur di non far approvare un emendamento che avrebbe consentito ai malati oncologici di poter avere un canale di preferenza accedendo presso le strutture private accreditate più virtuose, senza dover attendere necessariamente i tempi del servizio pubblico che ad oggi non è assolutamente in grado di poter soddisfare l’intera domanda assistenziale (questa è la dura realtà). In altre parole per Azione è meglio che il paziente oncologico attenda tempi migliori dalla sanità pubblica anziché consentire di andare nella struttura privata accreditata. Contenti loro, meno contenti i cittadini”.

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