Ospedale in Fiera, FdI: "Quando tutti si andavano a complimentare e far foto con Emiliano e Lerario, noi eravamo gli unici e essere contrari"

BARI - “La trasmissione Report ha dedicato un ampio servizio alla realizzazione del fantomatico ospedale Covid in Fiera e le notizie hanno scandalizzato molti pugliesi… Peccato che sin dalla sua realizzazione il gruppo regionale di Fratelli d’Italia si è opposto. Il 1° febbraio 2021, prima che fosse aperto, insieme all’attuale ministro Fitto e all’attuale sottosegretario alla Salute Gemmato facemmo un sopralluogo e ponemmo all’allora capo della Protezione Civile regionale, Lerario, tutta una serie di domande che non ebbero risposta. Ma era fin troppo evidente che la struttura serviva solo per ‘impiegare’ le tantissime risorse che arrivavano dal Governo per l’emergenza Covid e che potevano non essere rendicontate, ma anche per soddisfare la fame di visibilità del presidente Emiliano che voleva emulare l’ospedale Covid di Milano, anche quello costruito in Fiera ma con i soldi dei privati.

“Fratelli d’Italia è stato l’unico partito, a Bari come a Roma, ad aver avuto una posizione univoca sull’ospedale, tanto che apparivamo una ‘voce isolata’ mentre assistevamo a vicesegretari nazionali di partito, ministri del Governo Draghi e l’allora capo della Protezione civile nazionale visitare l’ospedale, fare foto e complimentarsi con Emiliano e Lerario per quella che a loro dire era un’eccellenza. Per noi non lo è mai stata perché: 1) non serviva, sarebbe stato sufficiente ampliare il numero di posti letto di terapia intensiva negli ospedali già esistenti; 2) costava troppo; 3) mancava il personale, quindi bisognava reclutarlo togliendolo dagli altri ospedali; 4) non sarebbe servito a lungo ma solo per qualche mese; 5) la Regione continua a pagare un lauto fitto (111mila euro al mese) alla Fiera del Levante; 6) non c'era stata alcuna variante urbanistica ma solo una volontà di imperio della Protezione civile per realizzarlo.

“E siamo stati gli unici a proporre l’istituzione di una commissione d’inchiesta, proprio per verificare gli errori commessi e evitare che si ripetessero in futuro. Ma, soprattutto, capire le eventuali responsabilità politiche, visto che su quelle penali sta intervenendo la magistratura, mentre su quelle contabili ci pensa la Corte dei Conti. Ma la proposta è stata rispedita al mittente dalla maggioranza rosso-gialla, con in testa Emiliano.

“Ora dopo il servizio di Report resta l’amarezza delle mancate risposte della politica, quella con la P maiuscola, che avrebbe dovuto evitare un disastro annunciato.”

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