PALO DEL COLLE (BA) - I Carabinieri della Compagnia di Modugno hanno arrestato in flagranza di reato un 50enne originario di Foggia, censurato, ritenuto, fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa, responsabile dei reati di riciclaggio e di resistenza a Pubblico Ufficiale.
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Modugno e quelli della Stazione di Bitetto si sono recati nell’agro del comune di Palo del Colle per individuare una banda di malfattori dediti al furto di autovetture e alla commercializzazione sul “mercato nero” di pezzi e parti di esse. Nell’area interessata, circondata da vegetazione e da alcune costruzioni rurali, i carabinieri hanno scorto due soggetti abilmente nascosti.
Non troppo distanti, invece, provenivano rumori metallici riconducibili all’opera di smontaggio delle autovetture. Nonostante fossero consapevoli della probabile inferiorità numerica nella quale stavano operando, i carabinieri hanno deciso di entrare in azione e nell’intimare “l’Alt” hanno constatato che i soggetti presenti erano otto, di cui sei intenti a smontare le auto e i due visti in precedenza intenti a svolgere la funzione di “vedette”.
A questo punto i militari sono riusciti a bloccare solo uno dei soggetti, mentre gli altri, scappati inizialmente tutti in direzioni diverse, sono riusciti a raggiungere due auto posizionate nelle vicinanze e a fuggire. Dopo aver bloccato il soggetto i carabinieri hanno constatato che la squadra di malfattori aveva già smontato, per metà , due autovetture rubate rispettivamente il 7 marzo e qualche ora prima in Bari.
A questo punto i militari sono riusciti a bloccare solo uno dei soggetti, mentre gli altri, scappati inizialmente tutti in direzioni diverse, sono riusciti a raggiungere due auto posizionate nelle vicinanze e a fuggire. Dopo aver bloccato il soggetto i carabinieri hanno constatato che la squadra di malfattori aveva già smontato, per metà , due autovetture rubate rispettivamente il 7 marzo e qualche ora prima in Bari.
L’uomo, le cui responsabilità dovranno essere accertate nel corso del successivo giudizio, è stato associato al carcere di Bari a disposizione della locale Procura della Repubblica che ha chiesto la convalida dell’arresto. Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e l’arresto attende l’eventuale convalida del GIP presso il Tribunale di Bari, dopo l’interrogatorio e confronto con la difesa.