TARANTO - “In un quadro nazionale di continui incidenti anche mortali e pressoché
giornalieri nei luoghi di lavoro o in itinere, da Nord a Sud del Paese, sarebbe davvero
inappropriato relegare a meri fatti di cronaca la serie di aggressioni ad autisti che
con crudele costanza vengono perpetrate a Taranto e le sassaiole notturne contro i
mezzi della CTP che con criminale ripetitività vengono compiute nella tratta Taranto
area industriale per Maruggio e, in particolare nelle ore notturne, segnatamente nel
territorio di Lizzano. Sia nell’uno che nell’altro caso sono messe a rischio le vite del
personale viaggiante oltreché degli stessi cittadini che fruiscono del servizio di
trasporto pubblico locale”.
Non hanno dubbi Vito Squicciarini, segretario generale territoriale della Fit
Cisl e Cinzia Fumarola, segretaria aziendale Fit Cisl presso il Consorzio Trasporti
Pubblici (CTP), nel definire “non più tollerabile questo reiterarsi di violenze contro
autisti e mezzi e, soprattutto, non sembrano più essere sufficienti le sole generali
denunce quanto necessario, invece, s’impone un cambio di paradigma sui sistemi di
prevenzione e di sorveglianza oltre ad un monitoraggio costante da parte delle
autorità di pubblica sicurezza in stretto raccordo con le istituzioni andando oltre ai
tavoli tecnici perché questi non bastano più se non vi si dà consequenzialità con azioni
concrete”.
Proseguono Squicciarini e Fumarola “ci rifiutiamo di considerare ineluttabili tali eventi, né le problematiche individuali di chi compie gesti inconsulti possono essere ricompresi tra i famigerati danni collaterali che accompagnano spesso le aggressioni ai nostri lavoratori, con conseguenze che si rivelano essere fisiche ma anche psicologiche e durature nel tempo.”
Dunque “va recuperata con maggiore decisione, in questo come in tutti gli altri comparti produttivi, la cultura della sicurezza che certamente non può limitarsi alla pietà umana, specie allorquando accadono tragedie, né alla sola espressione di vicinanza e di solidarietà alle famiglie dei lavoratori coinvolti – sottolineano i segretari della Fit Cisl ricordando che – in questo periodo sono in corso le assemblee in preparazione alle tre grandi manifestazioni interregionali che le confederazioni sindacali realizzeranno a maggio prossimo, a Bologna (6), Milano (13) e Napoli (20), anche per rivendicare maggiore sicurezza sul lavoro, contrasto alle malattie professionali e alla precarietà.”
Anche la Fit Cisl di Taranto manifesterà a Napoli e soprattutto continuerà a “rivendicare con decisione condizioni di lavoro svolte in sicurezza per assicurare un servizio che sia sicuro anche per i cittadini utenti.”
Proseguono Squicciarini e Fumarola “ci rifiutiamo di considerare ineluttabili tali eventi, né le problematiche individuali di chi compie gesti inconsulti possono essere ricompresi tra i famigerati danni collaterali che accompagnano spesso le aggressioni ai nostri lavoratori, con conseguenze che si rivelano essere fisiche ma anche psicologiche e durature nel tempo.”
Dunque “va recuperata con maggiore decisione, in questo come in tutti gli altri comparti produttivi, la cultura della sicurezza che certamente non può limitarsi alla pietà umana, specie allorquando accadono tragedie, né alla sola espressione di vicinanza e di solidarietà alle famiglie dei lavoratori coinvolti – sottolineano i segretari della Fit Cisl ricordando che – in questo periodo sono in corso le assemblee in preparazione alle tre grandi manifestazioni interregionali che le confederazioni sindacali realizzeranno a maggio prossimo, a Bologna (6), Milano (13) e Napoli (20), anche per rivendicare maggiore sicurezza sul lavoro, contrasto alle malattie professionali e alla precarietà.”
Anche la Fit Cisl di Taranto manifesterà a Napoli e soprattutto continuerà a “rivendicare con decisione condizioni di lavoro svolte in sicurezza per assicurare un servizio che sia sicuro anche per i cittadini utenti.”