Continuano le tensioni in Sudan nonostante la tregua di tre giorni concordata tra forze armate e paramilitari. Intanto c'è corsa all'evacuazione degli stranieri, italiani compresi. Sono circa 200 i nostri connazionali che attualmente si trovano nel Paese: per loro è pronto un piano di evacuazione, a disposizione della Difesa.
L'evacuazione, come avviene per altri Paesi occidentali, avverrà attraverso il punto di raccolta a Gibuti, attraverso la rotta di Khartoum, con l'ausilio di aerei militari. L'operazione si svolgerà con le stesse modalità di quella ordinata in Afghanistan ma, in questo caso, riguarderà solo cittadini italiani.
"Seguo con la massima attenzione gli sviluppi della situazione in Sudan. L'Ambasciata a Khartoum è pienamente operativa ed è in costante contatto con tutti gli italiani. Il governo in collegamento con le organizzazioni internazionali e con i Paesi alleati sta facendo e farà di tutto per garantire l'incolumità e la sicurezza dei nostri cittadini”, ha scritto su Facebook il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
L'evacuazione, come avviene per altri Paesi occidentali, avverrà attraverso il punto di raccolta a Gibuti, attraverso la rotta di Khartoum, con l'ausilio di aerei militari. L'operazione si svolgerà con le stesse modalità di quella ordinata in Afghanistan ma, in questo caso, riguarderà solo cittadini italiani.
"Seguo con la massima attenzione gli sviluppi della situazione in Sudan. L'Ambasciata a Khartoum è pienamente operativa ed è in costante contatto con tutti gli italiani. Il governo in collegamento con le organizzazioni internazionali e con i Paesi alleati sta facendo e farà di tutto per garantire l'incolumità e la sicurezza dei nostri cittadini”, ha scritto su Facebook il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani.