BARI - Su proposta dell’assessore al Patrimonio ed Erp Vito Lacoppola, la giunta ha approvato ieri il progetto definitivo relativo ai lavori di risanamento e sistemazione delle aree esterne degli immobili di proprietà comunale di edilizia residenziale pubblica nel quartiere Santa Rita (Edifici A, B, C, D, E), per un importo complessivo di € 1.392.239,64, finanziato dal Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQUA) nell’ambito del PNRR -, Misura Infrastrutture sociali, Famiglie, Comunità e Terzo Settore, Missione M5, Componente C2, Investimento 2.3.
Per rispettare la tempistica prevista dal PNRR, i lavori andranno in gara entro giugno.
Gli interventi di manutenzione straordinaria previsti, mirano al risanamento e recupero delle aree esterne pertinenziali di tutti gli edifici ERP e riguardano:
· la manutenzione del manto stradale per viabilità interna e parcheggi scoperti · la segnaletica orizzontale, verticale e riduttori della velocità veicolare · la manutenzione delle recinzioni e dei cancelli · la manutenzione del verde · la realizzazione di aree ludiche attrezzate.
Il progetto ricerca un linguaggio comune in grado di connotare gli immobili interessati dai lavori, restituendo identità e senso di appartenenza, assegnando un tema cromatico ad ogni edificio e declinandolo sulla qualità dei manufatti oggetto dalla manutenzione. I benefici ambientali legati alle scelte progettuali possono riassumersi in:
· riduzione dell’isola di calore: utilizzando dei pigmenti colorati mescolati agli inerti e al bitume tradizionale, si otterrà una colorazione più chiara del colore nero-grigio tradizionale, la cui efficacia è valutata con la misurazione periodica del valore dell’SRI - Solar Reflection Index (Indice di Riflettanza Solare); · riduzione dell’inquinamento atmosferico e delle poveri sottili: utilizzando una vernice fotocatalitica al biossido di titanio si otterrà l’abbattimento degli inquinanti provenienti dalle auto e dagli pneumatici, l’utilizzo del trattamento sulla superficie della pavimentazione stradale permette di ridurre immediatamente in modo consistente e duraturo l’inquinamento; · riduzione del consumo di materiali: attraverso la conservazione e restauro dei manufatti metallici esistenti si riduce considerevolmente il consumo di materiali nuovi; · riduzione del consumo di acqua: la messa a dimora di specie autoctone xerofile consente una consistente riduzione dell’uso di acqua per scopi irrigui, tra le scelte operate c’è il prato con semi di gramigna (macroterma della specie Cynodon Dactylon).
Si ricorda che l’intervento oggetto della delibera è parte del più ampio progetto di rigenerazione “Santa Rita, il quartiere che abbraccia la Cava”, finanziato con il PINQUA per 15.000.000 di euro così suddivisi:
· risanamento e sistemazione delle aree esterne degli immobili di proprietà comunale di edilizia residenziale pubblica - a cura della ripartizione Patrimonio ed Erp · sostituzione infissi ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà comunale di edilizia residenziale pubblica - a cura della ripartizione Patrimonio ed Erp · qualificazione urbana del quartiere Santa Rita con interventi sulla mobilità sostenibile, compresi i parcheggi e percorsi sicuri per le utenze deboli, realizzazione di un nuovo spazio pubblico a ridosso della cava di Maso, creazione di un parco attrezzato in via Cascia, realizzazione di un centro per l’infanzia e di un centro di educazione ambientale - a cura della Ripartizione IVOP.
“Su Santa Rita a breve partiranno i lavori di un piano di riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica senza precedenti - commenta Vito Lacoppola -: ai 15 milioni del PINQUA si sommano infatti i fondi del programma “Sicuro, verde e sociale” che agli stessi alloggi destina circa 14 milioni di euro per interventi di efficientamento energetico, con la sostituzione delle caldaie, il rifacimento dei lastrici solari, la realizzazione del cappotto termico sulle facciate e sull’intradosso del solaio del porticato e indagini dirette alla verifica della sicurezza sismica e statica degli edifici.
Entro il 2026, dunque, gli assegnatari degli alloggi comunali di Santa Rita potranno contare su abitazioni efficienti e accoglienti, con un netto risparmio anche in termini energetici e ambientali. Il tutto attraverso un insieme di opere utili a migliorare la sicurezza sismica, l’efficienza energetica degli edifici e a riqualificare gli spazi pubblici di pertinenza degli immobili.
A breve scriverò una lettera a tutti gli assegnatari delle zone interessate dai lavori per spiegare loro la tipologia degli interventi e chiedere scusa in anticipo per il disagio che i cantieri inevitabilmente determineranno. Ma il sacrificio sarà ampiamente ripagato dai vantaggi in termini di efficientamento energetico e di miglioramento della qualità della vita che i condomini potranno sperimentare a lavori ultimati”.
Per rispettare la tempistica prevista dal PNRR, i lavori andranno in gara entro giugno.
Gli interventi di manutenzione straordinaria previsti, mirano al risanamento e recupero delle aree esterne pertinenziali di tutti gli edifici ERP e riguardano:
· la manutenzione del manto stradale per viabilità interna e parcheggi scoperti · la segnaletica orizzontale, verticale e riduttori della velocità veicolare · la manutenzione delle recinzioni e dei cancelli · la manutenzione del verde · la realizzazione di aree ludiche attrezzate.
Il progetto ricerca un linguaggio comune in grado di connotare gli immobili interessati dai lavori, restituendo identità e senso di appartenenza, assegnando un tema cromatico ad ogni edificio e declinandolo sulla qualità dei manufatti oggetto dalla manutenzione. I benefici ambientali legati alle scelte progettuali possono riassumersi in:
· riduzione dell’isola di calore: utilizzando dei pigmenti colorati mescolati agli inerti e al bitume tradizionale, si otterrà una colorazione più chiara del colore nero-grigio tradizionale, la cui efficacia è valutata con la misurazione periodica del valore dell’SRI - Solar Reflection Index (Indice di Riflettanza Solare); · riduzione dell’inquinamento atmosferico e delle poveri sottili: utilizzando una vernice fotocatalitica al biossido di titanio si otterrà l’abbattimento degli inquinanti provenienti dalle auto e dagli pneumatici, l’utilizzo del trattamento sulla superficie della pavimentazione stradale permette di ridurre immediatamente in modo consistente e duraturo l’inquinamento; · riduzione del consumo di materiali: attraverso la conservazione e restauro dei manufatti metallici esistenti si riduce considerevolmente il consumo di materiali nuovi; · riduzione del consumo di acqua: la messa a dimora di specie autoctone xerofile consente una consistente riduzione dell’uso di acqua per scopi irrigui, tra le scelte operate c’è il prato con semi di gramigna (macroterma della specie Cynodon Dactylon).
Si ricorda che l’intervento oggetto della delibera è parte del più ampio progetto di rigenerazione “Santa Rita, il quartiere che abbraccia la Cava”, finanziato con il PINQUA per 15.000.000 di euro così suddivisi:
· risanamento e sistemazione delle aree esterne degli immobili di proprietà comunale di edilizia residenziale pubblica - a cura della ripartizione Patrimonio ed Erp · sostituzione infissi ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà comunale di edilizia residenziale pubblica - a cura della ripartizione Patrimonio ed Erp · qualificazione urbana del quartiere Santa Rita con interventi sulla mobilità sostenibile, compresi i parcheggi e percorsi sicuri per le utenze deboli, realizzazione di un nuovo spazio pubblico a ridosso della cava di Maso, creazione di un parco attrezzato in via Cascia, realizzazione di un centro per l’infanzia e di un centro di educazione ambientale - a cura della Ripartizione IVOP.
“Su Santa Rita a breve partiranno i lavori di un piano di riqualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica senza precedenti - commenta Vito Lacoppola -: ai 15 milioni del PINQUA si sommano infatti i fondi del programma “Sicuro, verde e sociale” che agli stessi alloggi destina circa 14 milioni di euro per interventi di efficientamento energetico, con la sostituzione delle caldaie, il rifacimento dei lastrici solari, la realizzazione del cappotto termico sulle facciate e sull’intradosso del solaio del porticato e indagini dirette alla verifica della sicurezza sismica e statica degli edifici.
Entro il 2026, dunque, gli assegnatari degli alloggi comunali di Santa Rita potranno contare su abitazioni efficienti e accoglienti, con un netto risparmio anche in termini energetici e ambientali. Il tutto attraverso un insieme di opere utili a migliorare la sicurezza sismica, l’efficienza energetica degli edifici e a riqualificare gli spazi pubblici di pertinenza degli immobili.
A breve scriverò una lettera a tutti gli assegnatari delle zone interessate dai lavori per spiegare loro la tipologia degli interventi e chiedere scusa in anticipo per il disagio che i cantieri inevitabilmente determineranno. Ma il sacrificio sarà ampiamente ripagato dai vantaggi in termini di efficientamento energetico e di miglioramento della qualità della vita che i condomini potranno sperimentare a lavori ultimati”.
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