MOLFETTA (BA) - La Cooperativa Muratori & Cementisti – CMC di Ravenna, storica impresa che realizza grandi
opere infrastrutturali da oltre 122 anni, con la presente nota intende rappresentare la propria
posizione in merito ai notevoli ritardi nell’erogazione dei fondi previsti dal D.L. 50/2022 (c.d. caro
materiali).
Quel Decreto prevede l’erogazione di somme in favore delle aziende che hanno sopportato l’innalzamento indiscriminato dei prezzi in conseguenza del caro delle materie prime, a causa della pandemia e della guerra in Ucraina.
Tuttavia, ad oggi si registrano ritardi di oltre 10 mesi nell’assegnazione delle somme da parte del Ministero delle Infrastrutture in favore delle stazioni appaltanti affinché queste, come previsto dalla normativa, procedano a loro volta a ristorare le imprese.
Il perdurante ritardo non solo ha reso privo di efficacia il fine della normativa, adottata proprio per proteggere le imprese italiane in un difficile momento storico ed economico, ma attualmente si sta rivelando un grave danno sia per le imprese stesse che, nel frattempo, hanno già sostenuto tali costi, sia per i subappaltatori che le stanno attendendo.
Tale deplorevole situazione, comune a molte imprese del settore delle costruzioni, è stata oggetto anche di specifica interrogazione in Senato al Ministro Matteo Salvini ad opera dei Senatori Rojc, Camusso, Mirabelli, Rossomando, Franceschelli, Giacobbe, Furlan, Basso, D’Elia, Rando, Alfieri, in data 26 aprile.
CMC di Ravenna ha da tempo segnalato al Ministero di vantare un credito di oltre 5 milioni di euro, dei quali circa 3,5 solo dal Comune di Molfetta, per la realizzazione del locale Porto commerciale. CMC, che è in costante contatto con la Municipalità pugliese, ha peraltro ripetutamente cercato - senza successo - di interloquire con la Direzione del Ministero preposta. Mentre i vertici aziendali di CMC continueranno a fare quanto nelle loro possibilità per avere ciò che spetta di diritto, le aziende locali, subappaltatrici di CMC, impegnate nella realizzazione dei lavori del Porto di Molfetta, nonché i loro lavoratori si stanno organizzando per manifestare nei confronti del Comune di Molfetta affinché chieda con maggior forza al Ministero dei Trasporti l’erogazione delle somme dovute.
Per CMC, per i lavoratori, per tutti i suoi creditori l’incasso in tempi brevi di questo credito è di rilevante importanza, poiché permetterebbe di dare maggiore impulso alle attività di cantiere, supportando lo sforzo che la Cooperativa sta facendo per onorare gli obblighi concordatari e dare continuità alla sua attività.
Le opere previste nel progetto in corso dell’importo di €20.527.000 di euro riguardano la salvaguardia e messa in sicurezza alla navigazione ed all’ormeggio dello specchio acqueo del Porto Commerciale marittimo di Molfetta. Le parti d’opera prioritarie d’intervento che interessano il secondo braccio del Molo di Sopraflutto, la Banchina Martello, la Banchina Nord Ovest. «Non ci sarà alcuno stop al cantiere del nuovo porto, i cui lavori si sono conclusi per la parte già appaltata». La conferma arriva dal primo cittadino di Molfetta, Tommaso Minervini, all'indomani delle notizie circolate relative ad un presunto nuovo fermo nei lavori in seguito ad un credito vantato dalla CMC di Ravenna nei confronti del Ministero.
«Nessun fermo per il semplice motivo che i lavori sono terminati. Anzi il comune – continua il sindaco - si accinge a varare i lavori della priorità 2 e 4. Il Ministero sta ancora istruendo i Sal (Stato avanzamento lavori) per il caro materiale derivanti dal dl 50/2022. Il comune di Molfetta ha già erogato una cospicua tranche per i Sal straordinari ed erogherà il saldo appena si avranno notizie dal Ministero. Comunque – conclude Minervini - vi è la copertura dei fondi ministeriali già ricevuti».
Quel Decreto prevede l’erogazione di somme in favore delle aziende che hanno sopportato l’innalzamento indiscriminato dei prezzi in conseguenza del caro delle materie prime, a causa della pandemia e della guerra in Ucraina.
Tuttavia, ad oggi si registrano ritardi di oltre 10 mesi nell’assegnazione delle somme da parte del Ministero delle Infrastrutture in favore delle stazioni appaltanti affinché queste, come previsto dalla normativa, procedano a loro volta a ristorare le imprese.
Il perdurante ritardo non solo ha reso privo di efficacia il fine della normativa, adottata proprio per proteggere le imprese italiane in un difficile momento storico ed economico, ma attualmente si sta rivelando un grave danno sia per le imprese stesse che, nel frattempo, hanno già sostenuto tali costi, sia per i subappaltatori che le stanno attendendo.
Tale deplorevole situazione, comune a molte imprese del settore delle costruzioni, è stata oggetto anche di specifica interrogazione in Senato al Ministro Matteo Salvini ad opera dei Senatori Rojc, Camusso, Mirabelli, Rossomando, Franceschelli, Giacobbe, Furlan, Basso, D’Elia, Rando, Alfieri, in data 26 aprile.
CMC di Ravenna ha da tempo segnalato al Ministero di vantare un credito di oltre 5 milioni di euro, dei quali circa 3,5 solo dal Comune di Molfetta, per la realizzazione del locale Porto commerciale. CMC, che è in costante contatto con la Municipalità pugliese, ha peraltro ripetutamente cercato - senza successo - di interloquire con la Direzione del Ministero preposta. Mentre i vertici aziendali di CMC continueranno a fare quanto nelle loro possibilità per avere ciò che spetta di diritto, le aziende locali, subappaltatrici di CMC, impegnate nella realizzazione dei lavori del Porto di Molfetta, nonché i loro lavoratori si stanno organizzando per manifestare nei confronti del Comune di Molfetta affinché chieda con maggior forza al Ministero dei Trasporti l’erogazione delle somme dovute.
Per CMC, per i lavoratori, per tutti i suoi creditori l’incasso in tempi brevi di questo credito è di rilevante importanza, poiché permetterebbe di dare maggiore impulso alle attività di cantiere, supportando lo sforzo che la Cooperativa sta facendo per onorare gli obblighi concordatari e dare continuità alla sua attività.
Le opere previste nel progetto in corso dell’importo di €20.527.000 di euro riguardano la salvaguardia e messa in sicurezza alla navigazione ed all’ormeggio dello specchio acqueo del Porto Commerciale marittimo di Molfetta. Le parti d’opera prioritarie d’intervento che interessano il secondo braccio del Molo di Sopraflutto, la Banchina Martello, la Banchina Nord Ovest. «Non ci sarà alcuno stop al cantiere del nuovo porto, i cui lavori si sono conclusi per la parte già appaltata». La conferma arriva dal primo cittadino di Molfetta, Tommaso Minervini, all'indomani delle notizie circolate relative ad un presunto nuovo fermo nei lavori in seguito ad un credito vantato dalla CMC di Ravenna nei confronti del Ministero.
«Nessun fermo per il semplice motivo che i lavori sono terminati. Anzi il comune – continua il sindaco - si accinge a varare i lavori della priorità 2 e 4. Il Ministero sta ancora istruendo i Sal (Stato avanzamento lavori) per il caro materiale derivanti dal dl 50/2022. Il comune di Molfetta ha già erogato una cospicua tranche per i Sal straordinari ed erogherà il saldo appena si avranno notizie dal Ministero. Comunque – conclude Minervini - vi è la copertura dei fondi ministeriali già ricevuti».