BARI - Si allarga la rete della Città amiche dell’Autismo in provincia di Bari. Dopo le intese siglate con i comuni di Altamura, Ruvo di Puglia e Acquaviva delle Fonti, la ASL di Bari ha sottoscritto un protocollo di intesa anche con il comune di Gravina in Puglia per predisporre iniziative congiunte di formazione e informazione rivolte alle persone con autismo.
I casi di autismo sono in aumento. In provincia di Bari sono almeno 2mila i minori con problematiche legate a questa condizione. Eppure il disturbo dello spettro autistico è ancora sottostimato e difficilmente diagnosticabile e spesso si creano situazioni di disagio per pazienti e famigliari. Da qui la necessità di una chiara informazione e una specifica formazione della comunità che possa migliorare la qualità della vita sociale delle persone con tali problematiche.
“La ASL – ha detto il direttore generale Antonio Sanguedolce - attraverso i servizi competenti, si impegna in particolare a promuovere attività di formazione finalizzate alla diffusione del progetto e organizzare con personale interno corsi rivolti a: famiglie; insegnanti di ogni ordine e grado, con particolare riferimento ai docenti di sostegno, addetti ai servizi socio-educativi, imprenditori e commercianti e liberi professionisti”.
Nel progetto saranno parte attiva il Dipartimento di Medicina della Età Evolutiva, la Unità operativa complessa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza e il Dipartimento di Salute mentale. Fare formazione e informazione contribuisce a rendere l’autismo, non tanto una disabilità ma piuttosto una risorsa sociale e lavorativa.
Soddisfatto il sindaco di Gravina in Puglia, Fedele Lagreca. “Questo protocollo d’intesa – ha dichiarato il primo cittadino - nasce per diffondere maggiore consapevolezza circa le esigenze delle persone affette dal disturbo dello spettro autistico, promuovendo e sostenendo iniziative volte a sostenere forme di accoglienza delle persone che vivono questa situazione, facilitando tutti gli aspetti della vita quotidiana e la fruizione di attività e servizi. Il tema – ha concluso Lagreca - è particolarmente sentito, tant’è vero che l’avviso pubblico ha avuto tantissime adesioni. Aderendo alla rete della “Città amiche dell’Autismo” ci consentirà di stare maggiormente accanto a soggetti affetti da autismo e alle loro famiglie”.
I casi di autismo sono in aumento. In provincia di Bari sono almeno 2mila i minori con problematiche legate a questa condizione. Eppure il disturbo dello spettro autistico è ancora sottostimato e difficilmente diagnosticabile e spesso si creano situazioni di disagio per pazienti e famigliari. Da qui la necessità di una chiara informazione e una specifica formazione della comunità che possa migliorare la qualità della vita sociale delle persone con tali problematiche.
“La ASL – ha detto il direttore generale Antonio Sanguedolce - attraverso i servizi competenti, si impegna in particolare a promuovere attività di formazione finalizzate alla diffusione del progetto e organizzare con personale interno corsi rivolti a: famiglie; insegnanti di ogni ordine e grado, con particolare riferimento ai docenti di sostegno, addetti ai servizi socio-educativi, imprenditori e commercianti e liberi professionisti”.
Nel progetto saranno parte attiva il Dipartimento di Medicina della Età Evolutiva, la Unità operativa complessa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza e il Dipartimento di Salute mentale. Fare formazione e informazione contribuisce a rendere l’autismo, non tanto una disabilità ma piuttosto una risorsa sociale e lavorativa.
Soddisfatto il sindaco di Gravina in Puglia, Fedele Lagreca. “Questo protocollo d’intesa – ha dichiarato il primo cittadino - nasce per diffondere maggiore consapevolezza circa le esigenze delle persone affette dal disturbo dello spettro autistico, promuovendo e sostenendo iniziative volte a sostenere forme di accoglienza delle persone che vivono questa situazione, facilitando tutti gli aspetti della vita quotidiana e la fruizione di attività e servizi. Il tema – ha concluso Lagreca - è particolarmente sentito, tant’è vero che l’avviso pubblico ha avuto tantissime adesioni. Aderendo alla rete della “Città amiche dell’Autismo” ci consentirà di stare maggiormente accanto a soggetti affetti da autismo e alle loro famiglie”.